Libri di William B. Yeats
Verso Bisanzio. Poesie scelte. Testo inglese a fronte
di William B. Yeats
editore: Feltrinelli
pagine: 194
Tutta la poesia di Yeats è l'esplorazione, tremebonda e splendida, della divinità, nella sua pienezza poetica, che in quanto t
L'artificio dell'eternità. Saggi sull'arte
di William B. Yeats
editore: Medusa Edizioni
pagine: 220
William Butler Yeats lavorò per tutta la vita all'interno del più profondo rinnovamento dell'arte moderna, accanto ai preraffaelliti, ai simbolisti, agli astrattisti, ai vorticisti cari all'amico Ezra Pound. Circondato da artisti anche in famiglia (il padre John, il fratello Jack, le sorelle "Lily" e "Lolly"), sviluppa la sua passione per l'Unità delle arti proiettandole soprattutto nel teatro, che diventa il principale strumento di crescita intellettuale della nuova Irlanda. La potenza di visione di Blake e il folto mondo magico d'Irlanda si fondono nel precoce ammiratore di Dante Gabriel Rossetti e della felicità utopica di William Morris in reazione all'eterogeneità del mondo moderno, il cui mito del progresso si frantuma nella prima guerra mondiale, e negli eventi che preparano la seconda. Le arti sono sempre state una chiesa del mondo immaginale, dove come i cacciatori di Baudelaire, perduti nei grandi boschi, gli artisti si lanciano gridi, inseguendo simboli nati nelle emozioni, e tagliati con il diamante dell'intelletto. Per trovare la propria maschera vera l'artista passa attraverso il proprio opposto. La propria lacerazione è necessaria all'Unità finale. L'energia gioiosa e tragica dei Greci che oltrepassa la misura di Pitagora, la mente di Michelangelo, cattura un ritmo della vita che va oltre la morte.
I cigni selvatici di Coole
di William B. Yeats
editore: Passigli
pagine: 176
Con il titolo di una delle più belle e famose delle sue poesie, "I cigni selvatici di Coole" (musicata, fra l'altro, da Angelo Branduardi in un celebre album dedicato a Yeats), Alessandro Gentili ha raccolto quelle poesie di Yeats più rappresentative del rapporto che il grande poeta ebbe con il suo Paese. Un rapporto profondo ma anche conflittuale, qui illuminato fra l'altro da un accurato studio introduttivo. Ma ciò che più affascina il lettore contemporaneo di queste poesie è proprio la "fisicità" dell'Irlanda, nei suoi paesaggi e nei suoi miti, nei suoi personaggi e nelle sue musiche. Una raccolta importante, che rende ancora una volta testimonianza della grande poesia di Yeats e, nello stesso tempo, offre uno spaccato culturale su uno dei paesi più affascinanti ed amati d'Europa.
L'opera poetica
di William B. Yeats
editore: Mondadori
pagine: 1815
Il Meridiano offre al lettore tutte le poesie di Yeats, dalla prima produzione, che include liriche suggestive e di grande incanto, spesso legate a temi e leggende irlandesi, a prove più mature che rivelano una capacità visionaria nutrita, oltre che dal grande esempio di Blake, dagli studi occultistici, per arrivare alle ultime raccolte della fine degli anni Trenta. William Butler Yeats (1865-1939), premio Nobel nel 1923, oltre che poeta, fu narratore, drammaturgo e critico. Il Meridiano presenta le traduzioni di Ariodante Marianni, che per questo volume ha rivisto le proprie traduzioni di quattro raccolte già pubblicate nella BUR e ha realizzato appositamente quelle delle altre dieci.
Autobiografie
di William B. Yeats
editore: Adelphi
pagine: 576
Visione e realtà, saga e storia, vicende politiche e avventure letterarie e artistiche: le Autobiografie di Yeats ci offrono tutto questo. Nel susseguirsi dei capitoli che compongono ogni "autobiografia", un cronista-poeta ci fa conoscere terre sperdute, ci racconta l'apprendistato di un grande scrittore e compone, attraverso i frammenti di un'esperienza diretta, i ritratti dello scandaloso O. Wilde, del patetico Aubrey Beardsley, di G. B. Shaw, di Lady Gregory, di J. M. Synge, di Douglas Hyde, il filologo e storico del mondo gaelico. "Per mantenere naturali queste note e utili a me stesso, devo impedire che l'una si ricolleghi all'altra, per non arrendermi alla letteratura". Da questo il plurale del titolo.
Fiabe irlandesi
di William B. Yeats
editore: Newton compton
pagine: 383
Poco più di un secolo fa Yeats, la maggiore voce poetica di lingua inglese del Novecento, riuniva per la prima volta nelle due raccolte "Fiabe e racconti popolari delle campagne irlandesi" (1888) e "Fiabe irlandesi" (1892), le favole e i racconti dei più grandi scrittori del suo paese, tra cui Thomas Crofton Croker, Lady Wilde (madre di Oscar), William Carleton, Douglas Hyde, che seppero ben interpretare e rivendicare la validità di una tradizione narrativa popolare autonoma e vivace: una splendida panoramica del folclore irlandese, popolato da spettri, folletti, streghe, diavoli, giganti, gatti magici, druidi...