Libri di William James
Saggi sull'empirismo radicale
di William James
editore: Mimesis
pagine: 206
I "Saggi sull'empirismo radicale" rappresentano la fase più matura e originale della riflessione filosofica di William James
L'importanza degli individui
di William James
editore: Diabasis
pagine: 125
I sentimenti morali, secondo la teoria delle emozioni di William James, dipendono dallo sviluppo delle energie fisiche
L'equivalente morale della guerra e altri scritti
di William James
editore: Ets
pagine: 180
"La guerra alla guerra non sarà una gita della domenica o una scampagnata", scrisse nel 1910 William James (1842-1910), uno de
Durata reale e flusso di coscienza. Lettere e altri scritti (1902-1939)
editore: Cortina raffaello
pagine: 254
Vengono qui presentate per la prima volta tutte le lettere disponibili dello scambio epistolare intercorso fra Henri Bergson e William James fra il 1902 e il 1910, anno della morte di James, integrate dai testi (lettere ad altri corrispondenti, saggi, articoli) che documentano la storia di una straordinaria amicizia filosofica. L'incontro fra il filosofo francese e lo psicologo e filosofo americano non fu dettato soltanto dalle affinità concettuali ed esistenziali, ma soprattutto dall'esigenza di ripensare su basi rinnovate il programma di ricerca della filosofia. A unirli con un legame profondo erano il rifiuto dell'intellettualismo, la critica della metafisica di scuola come dello scientismo positivista, ma anche l'idea che per la filosofia fosse venuto il tempo di ritornare a parlare la lingua viva dell'esperienza. Solo così la filosofia si sarebbe potuta mostrare all'altezza del secolo che si stava aprendo e delle nuove esigenze teoretiche che proprio la nuova scienza aveva posto sul tappeto. Il dialogo Bergson-James è una pietra miliare nella storia intellettuale del Novecento, di cui solo oggi si comincia ad apprezzare la straordinaria portata.
Saggi di empirismo radicale
di William James
editore: Quodlibet
pagine: 256
Questa raccolta di saggi di William James (1842-1910) fu pubblicata per la prima volta due anni dopo la morte dell'autore, e viene qui riproposta al lettore italiano in una nuova edizione integrale. Proprio in questi scritti presi nel loro insieme, il caposcuola del pragmatismo americano porta a compimento nel pieno della maturità, attraverso la dottrina dell'empirismo radicale, una ventennale indagine rivolta alla teoria della conoscenza. Si tratta di un risultato fondamentale, per cui l'empirismo radicale si delinea come fenomenismo critico, ovvero come momento ineliminabile di elaborazione dell'eredità kantiana e quindi come terza direttrice di sviluppo della filosofia della conoscenza del Novecento accanto alla filosofia analitica e alla fenomenologia. Il testo dei dodici saggi presentato secondo l'edizione postuma originale curata nel 1912 da R. B. Perry, e corredato da un sostanzioso apparato di note, è integrato da una serie di altri scritti inediti tesi a mostrare la genesi e l'articolazione della teoria della conoscenza jamesiana, secondo un percorso che costituisce il tramite tra gli iniziali studi di psicologia dei Principles e la tarda formulazione di Pragmatism.
Le realtà multiple e altri scritti
editore: Ets
pagine: 212
Il volume presenta alcuni saggi di due autori ormai "classici": si tratta, in particolare, della nuova traduzione di due testi ("Le realtà multiple", tratto dai celebri "Saggi sociologici" di Alfred Schutz; "La percezione della realtà", tratto dai "Principi di psicologia" di uno dei fondatori della psicologia scientifica, William James), e di un saggio, "Il flusso di coscienza", tratto dal "Corso breve di Psicologia".
Discorsi agli insegnanti e agli studenti sulla psicologia e su alcuni ideali di vita
di William James
editore: Armando editore
pagine: 191
Le varie forme dell'esperienza religiosa. Uno studio sulla natura umana
di William James
editore: Morcelliana
pagine: 464
Riletto a più di un secolo di distanza dalla loro pubblicazione nel 1902, Le varie forme dell'esperienza religiosa di William James conserva il fascino dell'autore, della sua intelligenza, della sua capacità di sintonizzarsi con le esperienze più drammatiche per descriverle con lucidità ma con altrettanto simpatia: come per Terenzio, infatti, nulla di ciò che era umano gli era estraneo. Nel contempo, come per il corpo dei santi, dal testo promana una fragranza d'immortalità; anzi, al pari di certi santi, che non dovettero attendere la loro morte per assurgere alla nuova condizione di vita, anche il capolavoro del filosofo americano non dovette attendere la morte dell'autore per ottenere vasti consensi e riconoscimenti, non solo accademici ma anche di pubblico, come testimonia l'ininterrotta fortuna del testo inglese, ripetutamente riedito. Le ragioni di tale fortuna, che hanno invitato a una sua nuova traduzione, sono presto dette. Come ogni classico, il libro di James non ha perso nessuno dei motivi profondi della sua "contemporaneità": e questo, non solo e non tanto perché i problemi che egli aveva di fronte sono anche i nostri problemi, ma anche e soprattutto per l'intatta validità del suo modo di accostarsi e di interpretare la ricchezza della vita religiosa. (Giovanni Filoramo)