Libri di X. Rodriguez Bradford
Louvre, mon amour. Undici grandi artisti in visita al museo più famoso del mondo
di Pierre Schneider
editore: Johan & Levi
pagine: 192
È indispensabile dare fuoco al Louvre per affermarsi tra i maestri del proprio tempo? Per rispondere a questa provocazione, ne
Il paradigma dell'arte contemporanea. Strutture di una rivoluzione artistica
di Nathalie Heinich
editore: Johan & Levi
pagine: 288
In un articolo del 1999 Nathalie Heinich proponeva di considerare l'arte contemporanea come un "genere" dell'arte, con precise
Frida Kahlo. Una biografia
di María Hesse
editore: Solferino
pagine: 149
Un corpo segnato dal dolore e dalla passione, abitato da immagini impetuose e seducenti: Frida Kahlo fu molto più che sofferen
Vedere l'invisibile. Saggio su Kandinskij
di Michel Henry
editore: Johan & levi
pagine: 174
Ogni fenomeno è traccia materiale delle forze invisibili che l'hanno generato, fusione indissolubile di contenuto e forma, di
Basquiat. La regalità, l'eroismo e la strada
di Michel Nuridsany
editore: Johan & levi
pagine: 381
È il 10 febbraio 1985 e sulla copertina del New York Times Magazine troneggia un Jean-Michel Basquiat in pompa magna, seduto nel suo studio di Great Jones Street. Lo sguardo indolente fissa l'obiettivo mentre la mano impugna il pennello come un'arma. Il piede nudo, poggiato su una seggiola rovesciata che pare una carcassa di animale, spezza la formalità del completo Armani lasciando intravedere l'orlo del pantalone sporco di pittura. Distanze siderali lo separano dai tempi in cui, sottrattosi all'indifferenza borghese del padre e all'instabilità psichica della madre, ha scelto la strada, il mondo underground dei graffiti e della musica no wave, dei club, ma soprattutto i muri di New York per dare sfogo a quell'"ottanta percento di rabbia" che alimenta la sua fame di successo. Dall'anonimato di SAMO - il marchio con cui ha timbrato a fuoco la pelle di una città ancora ostaggio dei problemi razziali e del degrado urbano - nel giro di pochi anni Jean-Michel passa a firmare opere a quattro mani con Andy Warhol. È ormai il più noto pittore nero, il primo a ottenere una fama internazionale. Un traguardo fortemente voluto e raggiunto con caparbietà, ma che non tarda a trasformarsi in un'etichetta da appiccicargli addosso, in una gabbia dorata in cui l'establishment dell'arte sembra averlo rinchiuso e da cui nemmeno gli eccessi e forse l'ultimo, estremo tentativo di fuga - un ritorno alle origini, a quell'Africa meta del biglietto aereo che ha in tasca al momento della prematura morte a ventisette anni - riusciranno a salvarlo. Temperamento contraddittorio in un'epoca di contraddizioni, Basquiat vive sulla propria pelle e nella propria persona un turbinio di stimoli, un groviglio di emozioni che riversa poi sulla tela e su qualsiasi supporto abbia a portata di mano: parole, immagini e suoni si ricompongono magicamente in una forma nuova che fa di lui uno dei maggiori poeti visivi del Novecento.
Cacciatori d'arte. I mercanti di ieri e di oggi
di Yann Kerlau
editore: Johan & levi
pagine: 250
Visionari, uomini d'affari, spericolati avventurieri con il pallino dell'arte e un'infatuazione infantile per il rischio. Stanare i van Gogh di domani è l'ossessione che da sempre spinge i mercanti più intrepidi a battere strade ignote rastrellando studi e scommettendo tutto su pittori incompresi o troppo in anticipo sui tempi. In anni recenti, tuttavia, la truffa dei falsi che ha mandato alla rovina una delle più rispettabili gallerie newyorkesi, Knoedler, ha messo allo scoperto il marcio di una professione che può presto degenerare in becera speculazione. Yann Kerlau narra la folgorante ascesa e le alterne vicende di alcuni fra i più celebri cacciatori di artisti dall'Ottocento ai giorni nostri: dal primo fervido sostenitore degli impressionisti, Théodore Duret, fautore di quel giapponismo cui Gauguin, van Gogh e Monet saranno tanto debitori, a Paul Durand-Ruel, che poco dopo spalanca ai "rifiutati" le porte del mercato americano; da un fuoriclasse nella tattica delle vendite come l'indolente Ambroise Vollard, allo scaltro Daniel-Henry Kahnweiler, divenuto il mercante di Picasso nonostante un esordio poco promettente, fino all'eccentrica Peggy Cuggenheim, l'ereditiera americana che con l'aiuto di consiglieri d'eccellenza scova gli artisti più all'avanguardia per la sua galleria newyorkese. Giunti ormai ai giorni nostri, è il turno di un pubblicitario consumato come Charles Saatchi, approdato all'olimpo dell'arte elevando l'artista a marchio di fabbrica...
Il grande libro dell'olio d'oliva. Una storia millenaria
di Carlos Falcó
editore: Mondadori
pagine: 239
La storia dei paesi del Mediterraneo, favoriti da un clima mite e fecondo, è stata segnata dalla produzione dell'olio d'oliva, tanto che diverse città sono nate e si sono sviluppate proprio grazie al commercio di questo antichissimo e pregiato prodotto della civiltà umana. Così, quando si parla di cultura mediterranea, si parla anche di cultura dell'olio: una cultura radicata e condivisa da diversi popoli, per i quali l'olivo è sempre stato oggetto di cure amorevoli e simbolo di valori preziosi. Carlos Falcò, celebre produttore spagnolo di vino e olio, ci accompagna in questo viaggio alla scoperta della cultura dell'"oro liquido", partendo dalle prime testimonianze scritte sulla coltivazione dell'olivo, risalenti al III millennio a.C., per arrivare ai giorni nostri. E quello che ci presenta è un quadro esauriente dell'"universo olio", capace di soddisfare ogni curiosità: dalle sue origini alle diverse tecniche produttive, dalle varietà esistenti alle loro numerose proprietà e applicazioni - in gastronomia, nella cosmesi, come fonte d'illuminazione -, dal significato del termine "extravergine" ai modi per riconoscere un olio di qualità superiore. Con la stessa passione con cui illustra ogni fase del processo che trasforma le olive nel più apprezzato dei condimenti, l'autore denuncia la frode che inquina parte del vastissimo e ricco mercato dell'olio, fornendo al lettore importanti strumenti per orientarlo verso un consumo consapevole.
Memorie di un mercante di quadri
di Ambroise Vollard
editore: Johan & levi
pagine: 318
Scritti in prima persona a mo' di aneddoti sul suo esordio nel mestiere, i ricordi del leggendario mercante di quadri hanno il merito di restituirci l'atmosfera di un mondo ormai scomparso. Siamo nella Parigi di fine Ottocento, i pittori "rifiutati" si impongono, a poco a poco, come principali attori della scena su cui muove i primi passi il giovane Vollard. Sbarcato nella capitale per proseguire gli studi di diritto, non tarda ad abbandonare la toga per frequentare librerie e bancarelle, dove scova stampe e disegni a buon mercato che saranno i suoi primi materiali di scambio. Dotato di uno spregiudicato senso per gli affari, ha anche l'indispensabile fiuto per capire da che parte tira il vento: fa visita alla vedova di Manet, e torna a casa con un'intera raccolta di disegni del maestro; stringe amicizia con Renoir, Degas e soprattutto Pissarro, di cui segue i consigli; rastrella lo studio di Cézanne, poi quelli di Vlaminck, Derain e Picasso; assume una posizione coraggiosa nel mercato d'avanguardia esponendo van Gogh e Gauguin. L'epoca è propizia per chi ha una galleria nella "strada dei quadri", centro di gravità per mercanti e collezionisti dove è facile imbattersi in Matisse, Renoir, Degas, Redon, Apollinaire, Jarry, spesso ospiti delle indimenticabili cene alla Cantina Vollard. Sono loro i veri protagonisti delle sue memorie, eppure il lettore coglierà, fra le righe, un'immagine precisa dello stesso Vollard.
Il metodo V
di Víctor Valdés
editore: Mondadori
pagine: 137
Ti sei dato sfide da superare e obiettivi da raggiungere? Devi dimostrare ogni giorno al tuo capo quanto vali? O il capo sei tu e hai un'azienda da mandare avanti? Stai per affrontare una prova da cui dipende il tuo futuro? Hai davanti a te un esame importante o un colloquio di lavoro? Devi parlare di fronte a una platea numerosa e convincerla di quello che stai dicendo? Stai pensando di voltare pagina ma non osi fare il primo passo per paura dell'ignoto? Tutti si trovano quotidianamente di fronte a situazioni simili che generano molto stress. Con un semplice metodo in otto passi, "II metodo V" intende aiutarti a gestire e neutralizzare la pressione, in modo da raggiungere con tranquillità gli obiettivi prefissati. Con questo metodo, ideato a partire dalla propria esperienza diretta, Valdés è diventato uno dei migliori portieri del mondo. Eppure, come racconta in questo libro, Victor Valdés non voleva nemmeno giocare tra i pali. Sono stati i suoi allenatori e la sua famiglia a obbligarlo. Dopo essere stato sul punto di abbandonare il calcio in varie occasioni, Valdés ha allenato la sua mente a superare tutti gli ostacoli ed è arrivato a giocare nel leggendario Barcellona di Pep Guardiola e Leo Messi, vincendo tutti i titoli individuali e di club. In questo libro Victor Valdés spiega come è arrivato a questi risultati, mettendo a disposizione del lettore il suo metodo.
Louvre, mon amour. Undici grandi artisti in visita al museo più famoso del mondo
di Pierre Schneider
editore: Johan & levi
pagine: 190
È indispensabile dare fuoco al Louvre per affermarsi tra i maestri del proprio tempo? Per rispondere a questa domanda provocat