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Libri di Yukio Mishima

L'età verde

di Yukio Mishima

editore: Feltrinelli

pagine: 224

"Su tutti gli uomini incombe, oltre al giorno della benevolenza, anche il giorno della malvagità
13,00

La foresta in fiore

di Yukio Mishima

editore: Feltrinelli

pagine: 182

"La foresta in fiore" è la prima traduzione mondiale dell'opera d'esordio di Mishima, pubblicata in Giappone nel 1944
9,00

Martirio

di Yukio Mishima

editore: Via del vento

pagine: 35

Un racconto giovanile del grande Mishima tradotto per la prima volta in italiano direttamente dal giapponese.
4,00

La voce degli spiriti eroici

di Yukio Mishima

editore: Se

pagine: 128

12,00

Mishima

di Yukio Mishima

editore: Mondadori

pagine: 1886

Tra gli scrittori giapponesi che hanno riscosso in Italia il maggior successo negli ultimi cinquant'anni, il nome di Mishima Y
80,00

Lezioni spirituali per giovani Samurai e altri scritti

di Yukio Mishima

editore: Se

pagine: 134

Sono qui riuniti, per la prima volta in un libro, cinque testi non narrativi che Mishima scrisse tra il 1968 e il 1970: anni decisivi non soltanto per il grande scrittore, ma per la nuova generazione giapponese dell'epoca. Attraverso questi scritti di eccezionale importanza testimoniale, il lettore ha dunque modo di conoscere il senso profondo delle trasformazioni sociali avvenute in quegli anni in Giappone, e anche il significato simbolico e sacrificale del suicidio con cui Mishima chiuse la propria vita. Due temi maggiori percorrono e legano gli scritti qui raccolti: quello della sfiducia nell'attività artistica e quello, contrapposto, dell'azione. Ma se "Lezioni spirituali per giovani samurai", il testo del '68 che apre il volume, è ancora una proposta pedagogica, dunque discretamente ottimistica, fondata su una tradizione di valori plurisecolari, "I miei ultimi venticinque anni", scritto nel '70 (il cui tono ricorda da vicino l'ultimo Pasolini), ne è l'abiura finale.
18,50

Lettere

editore: Se

pagine: 184

Il carteggio tra Mishima e Kawabata è un documento interessante sia dal punto di vista letterario che da quello umano. L'ultima lettera di Mishima è scritta pochi giorni prima del suo drammatico suicidio rituale, nel 1970. Kawabata gli sopravviverà dodici anni, e nel 1972 seguirà l'esempio del discepolo dandosi la morte.
18,00

Inquietudine d'amore

di Yukio Mishima

editore: Stampa alternativa

pagine: 32

1,00

L'età verde

di Yukio Mishima

editore: SE

pagine: 176

10,33

Stella meravigliosa

di Yukio Mishima

editore: Guanda

pagine: 203

Giappone, primi anni Sessanta
12,00

Il mio amico Hitler

di Yukio Mishima

editore: Guanda

pagine: 125

Berlino, giugno 1934. Il presidente von Hindenburg è in fin di vita e Adolf Hitler, già cancelliere del Reich, progetta di assumerne la carica dando ufficialmente corso alla dittatura. Per riuscirci gli occorrono il sostegno degli industriali e dell'esercito, che però chiedono in cambio lo scioglimento delle SA, le truppe d'assalto, e l'epurazione dell'ala rivoluzionaria del partito. Questo lo scenario in cui Yukio Mishima ambienta il suo dramma, dando voce con sorprendente capacità di penetrazione alle opposte ragioni dei protagonisti di quei giorni. La vicenda procede verso l'epilogo della Notte dei lunghi coltelli, in cui troveranno la morte centinaia di persone, tra cui Rohm, "l'amico di Hitler", sordo ai tentativi di Strasser di metterlo in guardia, aggrappato con tragica pateticità a valori condivisi in un passato leggendario, ma ormai irrimediabilmente tramontati. Senza la pretesa di alcuna valutazione morale a proposito di Hitler, definito "un genio politico, ma non un eroe", Mishima punta sulla seduzione estetizzante di una scrittura preziosa e affascinante, rivolta all'ideale modello del Britannicus di Racine, "che canta in versi alessandrini una grandiosa tragedia politica".
12,50

Morte di mezza estate e altri racconti

di Yukio Mishima

editore: Guanda

pagine: 239

Scrittore aggressivo, emblematico di una cultura elegante e basata sul rituale, Mishima uniformò il suo stile di vita ai precetti degli antichi samurai, pur rimanendo il più "occidentale" degli intellettuali giapponesi. L'intreccio di arte e di azione non basta a spiegare la tragica coerenza del personaggio, né la sua posizione di primo piano nella letteratura giapponese del Novecento. Proprio per questo i dieci racconti di "Morte di mezza estate" si rivelano illuminanti: introducono ai temi fondamentali della sua opera e a una ricerca estetica che dà vita a un linguaggio ora prezioso ora freddo e lineare.
12,00

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