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Lindau: I Pellicani / Le Beatitudini

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio

editore: Lindau

pagine: 96

Il mondo non è ancora in pace. Guerre, terrorismo, violenza diffusa compongono un inquietante scenario. Come i discepoli sulla barca travolta dalla tempesta dell'episodio evangelico (Mc 4,38), l'umanità è spaventata, smarrita: che cosa può fare per non cedere alla paura e alla rassegnazione, per riprendere con fiducia il cammino verso un mondo finalmente pacificato? Alcune risposte a questa drammatica domanda si trovano nei due saggi di questo volume dedicato alla settima Beatitudine: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio". Nel primo, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, rievoca, alla luce delle Sacre Scritture, l'antico sogno di pace dell'umanità. Proponendo l'esempio delle comunità cristiane operanti in tutto il mondo, indica come strumenti indispensabili per il superamento della violenza e della guerra la fede in Dio, la preghiera, l'ascolto della Parola. Nel secondo saggio, il sociologo Franco Cassano, nel contesto di un'analisi rigorosa del valore al tempo stesso trascendente e immanente delle Beatitudini, individua come tratto peculiare della settima Beatitudine il suo non essere soltanto la promessa di un risarcimento futuro delle sofferenze patite in questo mondo, ma anche l'indicazione operativa di un obiettivo concreto - la costruzione della pace - da realizzare insieme agli altri uomini sulla terra, subito, senza attendere la fine dei tempi.
13,00

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati

editore: Lindau

pagine: 100

La parola "giustizia" ricorre sia nella quarta sia nell'ottava Beatitudine. Alla prima delle due, che si rivolge a "quelli che hanno fame e sete della giustizia", è dedicato questo libro. Su di essa riflettono e si confrontano Luigi Ciotti, da sempre impegnato nella lotta contro tutte le ingiustizie e per la difesa della legalità, e Salvatore Natoli, un filosofo laico sensibile ai temi religiosi e all'universalità del messaggio cristiano. Nei due saggi che compongono il volume gli autori sottolineano il valore non solo teologico e religioso, ma anche etico, civile e politico della giustizia annunciata e promessa nel Discorso della Montagna. Dimostrano come nella società secolarizzata contemporanea - attraversata da una fenomenologia dell'ingiustizia che assume di volta in volta nomi e forme diverse (disuguaglianze sociali, povertà, schiavitù, violenza e guerra) - la parola evangelica conservi la sua concretezza umana e, anzi, la sua attualità e radicalità rivoluzionaria. Ci ricordano come il Vangelo esprima un'universale aspirazione degli uomini e li motivi a un'azione comune per la costruzione di un mondo più giusto, tenendo viva la speranza anche per i non credenti.
13,50

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra

editore: Lindau

pagine: 85

Nella società contemporanea la mitezza è spesso assimilata alla passività, alla debolezza, alla mancanza di coraggio
13,00

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio

editore: Lindau

pagine: 100

Nell'attuale linguaggio dominante, costituito prevalentemente da un lessico economico e quantitativo, non ricorre mai l'espres
12,00

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati

editore: Lindau

pagine: 88

Fra tutte le Beatitudini, Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati è oggi la più difficile da accettare
12,00

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli

editore: Lindau

pagine: 100

Nessuna strategia politica, nessuna battaglia sociale è riuscita finora a realizzare la giustizia su questa terra
12,00

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli

editore: Lindau

pagine: 120

"Letto il discorso della montagna, che l'aveva sempre commosso, vide ora per la prima volta in questo discorso non astratti, bellissimi pensieri che per lo più ponevano esigenze esagerate e inattuabili, bensì dei comandamenti semplici, chiari e praticamente attuabili, i quali, qualora fossero stati attuati (ed era pienamente possibile), avrebbero prodotto un assetto assolutamente nuovo della società umana." (L. Tolstoj, Resurrezione) Nechljudov, il protagonista di Resurrezione, alla fine del romanzo, leggendo il discorso della montagna, trova la forza e la motivazione per cambiare vita e per credere in un mondo migliore. Nella convinzione che il messaggio di Cristo sia di fondamentale importanza anche per i contemporanei, le Edizioni Lindau presentano una nuova collana dedicata alle Beatitudini. In questo volume, Gianfranco Ravasi e Adriano Sofri dialogano e si confrontano sulla prima fra esse: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli." Ravasi la analizza con perizia filologica e intelligenza esegetica: mette a confronto le due versioni - matteana e lucana - rilevandone analogie e differenze, esamina i riferimenti intertestuali all'Antico Testamento e ad altri passi del Nuovo Testamento, illustra brevemente il percorso del tema evangelico della povertà nella storia della letteratura, da Jacopone da Todi a François Mauriac. Sofri, dal canto suo, affronta il tema della povertà con un approccio storico e sociologico...
12,00

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