Meridiano zero: I paralleli
Il segreto di Chiaravalle
editore: Meridiano zero
pagine: 336
A soli sette-otto chilometri dal Duomo, a circa un chilometro in linea d'aria dai grattacieli di Metanopoli, ecco apparire nel
La mannaia. Il macello della peste
di Paola Presciuttini
editore: Meridiano zero
pagine: 303
Nella vivace e brulicante Firenze del Trecento, fiorente di grandi opere urbanistiche, il beccaio Torello del Verro ha impiega
Una famiglia d'alto mare. Vita a bordo degli ultimi velieri
di Fred B. Duncan
editore: Meridiano zero
pagine: 184
Senza enfasi, con una memoria e una sensibilità prodigiose, Fred Duncan apre al lettore una finestra sull'epopea dei Great-Eas
La vita privata di Monna Lisa
di Pierre La Mure
editore: Meridiano zero
pagine: 398
Molto si è detto e scritto su Monna Lisa e il suo enigmatico sorriso, ma Pierre La Mure abbandona gli stereotipi per affrontar
La maledizione del cardinale
di Buccella Giovanna
editore: Meridiano zero
pagine: 270
Famiglia Franceschini, famiglia Raspini, famiglia Brunetti
Il cuoco dell'inferno
di Andrea Biscaro
editore: Meridiano zero
pagine: 237
Il famoso e misterioso Scalco di corte Cristoforo da Messisbugo, grande cuoco e organizzatore di banchetti presso la famiglia
Il gatto rosso
di Antonov Anton
editore: Meridiano zero
pagine: 320
Zeno Zonato è un giovane disoccupato che ha abbandonato la vocazione sacerdotale e, poi, interrotti definitivamente gli studi
Il santo maledetto
di Buchignani Paolo
editore: Meridiano zero
pagine: 207
Un ritratto letterario, questo romanzo storico, originale trasfigurazione narrativa di quel "santo maledetto" che fu Marcello
Il romanzo di Matilda
di Elisa Guidelli
editore: Meridiano zero
pagine: 400
Matilde di Canossa è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo
La passione del re Sole. L'amore di Maria Mancini e Luigi XIV
di Gerty Colin
editore: Meridiano zero
pagine: 314
Tutto era giovane allora alla corte di Francia, tranne Mazzarino e la regina. Questa corte era nella sua adolescenza: così come il re e tutta la gioconda schiera dei Mancini, nipoti del grande cardinale. Sulle tetre mura del Louvre germogliò all'improvviso il luminoso amore fra Luigi XIV e Maria; un amore fuori dalla politica, libero da ogni ragion di stato, che la politica e la ragion di stato dovevano tuttavia avversare e distruggere. Ma nel cuore di Maria, divenuta principessa Colonna a Roma, la passione dei suoi quindici anni non si sarebbe mai spenta. Contro ogni speranza la tenne accesa per tutta la vita al fine di riconquistare colui che era diventato il più grande re d'Europa. Non vi fu follia che non commise, avventura e rischio anche mortale che non corse, poiché non si rassegnava a credere che il re avesse potuto dimenticarla... È il racconto di questo amore, di queste traversie di tutta una vita, che Gerty Colin ci narra con una vividezza e uno splendore che sono il riflesso della giovinezza e della bellezza dei suoi protagonisti.
Il romanzo di Matilda
di Elisa Guidelli
editore: Meridiano zero
pagine: 383
Matilde di Canossa è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo. Contessa di un vasto territorio tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra Papato e Impero, entra nell'epocale scontro giocandovi un ruolo dapprima di pacificatrice, poi di aperta sostenitrice della riforma ecclesiastica. Sempre pronta, in nome dei propri ideali, a mettere in gioco poteri e dominio. Intere città le si ribellarono tacciandola di tradimento nei confronti dell'imperatore Enrico IV, suo odioso cugino ed eterno nemico che tentò per una vita intera di punire il suo animo ribelle e sottometterne il provocante corpo di femmina. Per non parlare delle maldicenze sulla peccaminosa "puttana" di Gregorio VII, amatissimo pontefice sotto i cui paramenti ufficiali lei fu sempre in grado di scorgere le umili vesti del monaco e le virili qualità dell'uomo. Accorta protagonista politica, contro le sue lucide intuizioni gioca il suo essere donna. Da ciò due sposalizi destinati al fallimento, il primo con un uomo repellente, il secondo con un impotente ragazzino di cui potrebbe essere madre. Da ciò, infine, la resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossano soltanto in cambio della nomina a suo erede.