Minimum fax: Minimum Fax cinema. Nuova serie
Cinema la prima volta. Conversazioni sull'arte e la vita
di Bernardo Bertolucci
editore: Minimum fax
pagine: 467
Cineasta e cinéphile, Bernardo Bertolucci racconta se stesso e il suo cinema, dall'opera prima "La commare secca" del 1963 al più recente Io e te del 2013. Nato da anni di ricerche negli archivi delle biblioteche di cinema e spettacolo, il volume raccoglie una selezione di interviste e conversazioni pubblicate dagli esordi a oggi su riviste di cinema e spettacolo e quotidiani nazionali e internazionali, che sono spesso condotte da altri registi (tra cui Clare Peploe, Andy Warhol, Anne Wiazemsky, Robert Aldrich e James Franco) o scrittori e drammaturghi (Dacia Maraini, John Guare) e sempre accomunate da una fedeltà al presente e a quelle che egli stesso definisce «le intermittenze del cuore». Nelle parole delle interviste che hanno seguito ogni film (o a volte condotte proprio sui set dei film) si ritrova così quel giusto equilibrio tra etica ed estetica che appartiene alla sua opera, realizzata senza compromessi e con coerenza, e sempre con la consapevolezza che «la cosa più importante è rimanere fedeli a se stessi».
Hollywood sul Tevere. Storie scellerate
di Giuseppe Sansonna
editore: Minimum fax
pagine: 145
La storia ruggente del cinema italiano come nessuno l'ha mai raccontata, attraverso un pugno di storie scellerate intercettate nella penombra di Cinecittà. Dietro i magnifici film che trasformarono una nazione uscita a pezzi dalla guerra in centro propulsivo dell'immaginario mondiale si celano incredibili vicende di vita vissuta, sospese tra squallore e magnificenza. Grandi registi, produttori megalomani, attrici viziose e comici nazionalpopolari in possesso di inconfessabili segreti. La grazia demoniaca di Tina Aumont, Alighiero Noschese reclutato dalla P2, la bravura patologica di Gian Maria Volonté, Gualtiero Jacopetti e l'Fbi, il titanico Salvo Randone ridotto in miseria, Tognazzi che offre la propria visceralità alle eresie di Marco Ferreri... esistenze trasversali, che somigliano a sceneggiature non ancora girate.
Io confesso. Conversazioni sul cinema allo stato puro
di Alfred Hitchcock
editore: Minimum fax
pagine: 320
La grande fama di Alfred Hitchcock è sempre stata accompagnata da una grande esposizione mediatica: il "re del brivido" non si
John Cassavetes. Un'autobiografia postuma
di Ray Carney
editore: Minimum fax
pagine: 534
John Cassavetes (1939-1989), attore poliedrico e regista di film quali "Ombre", "Volti", "Mariti e Gloria" (Leone d'Oro a Venezia), è considerato il padre del cinema americano indipendente. I suoi film, realizzati con budget minimi e la collaborazione, sia dietro le quinte che sulla scena, di amici e parenti - tra cui gli "attori feticcio" Seymour Cassel, Ben Gazzara, Peter Falk e Gena Rowlands - hanno inaugurato un nuovo modo di fare cinema lontano dall'egemonia degli studios hollywoodiani, libero da sceneggiature rigide e incentrato sulla massima improvvisazione degli attori. In questo libro, l'autore raccoglie e raccorda fra loro una quantità imponente di citazioni da interviste edite e inedite con il regista e i suoi amici e collaboratori più stretti: dalle vicende personali ai dietro le quinte della realizzazione dei film, fino alle battaglie per la loro diffusione, quello che ne emerge è il ritratto completo, onesto e appassionato di uno dei cineasti più geniali e coraggiosi di sempre.
Taxi driver
Storia di un capolavoro
di Macnab Geoffrey
editore: Minimum fax
pagine: 183
Taxi Driver, il capolavoro di Martin Scorsese, è uno dei film che hanno rivoluzionato la storia del cinema
Cahiers du cinéma. La politica degli autori
editore: Minimum fax
pagine: 220
Questo volume fa da complemento a quello, già pubblicato da minimum fax, che raccoglie le interviste ai grandi cineasti del Novecento: nei saggi qui presentati - una selezione dei testi più significativi apparsi sui "Cahiers du cinéma" dal 1953 a oggi - i futuri caposcuola della Nouvelle Vague, affiancati da studiosi autorevoli come Serge Daney e André Bazin, commentano Bergman, Rossellini, Hitchcock e l'intera storia del cinema, fino ad Almodóvar e Kitano, decretando la nascita della "politica degli autori", una delle idee critiche che hanno segnato la storia della settima arte, postulando il riconoscimento non del singolo film ma dell'intera opera di un regista. Alternando l'ironia all'analisi filosofica e psicologica, questi saggi prendono in esame capolavori e produzioni minori per mostrare l'evoluzione del concetto di "autore" attraverso il meglio di cinquant'anni di critica cinematografica.
Non ho risposte semplici. Il genio del cinema si racconta
di Kubrick Stanley
editore: Minimum fax
pagine: 291
In tutto l'arco del Novecento pochi cineasti sono riusciti ad attraversare i decenni e i generi mantenendo una cifra stilistic
L'occhio del regista
25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo
editore: Minimum fax
pagine: 293
Quello del regista è uno dei mestieri più complessi e affascinanti del mondo dell'arte, pericolosamente sospeso tra la cura de
I tre usi del coltello. Saggi e lezioni sul cinema
di David Mamet
editore: Minimum fax
pagine: 320
"La commedia, la scena, la scenografia, la regia ben fatta, la buona interpretazione, devono essere vere. La semplice verità può nascere da una predisposizione naturale o da anni di duro studio, sono affari vostri e di nessun altro. Le lusinghe della fama, del denaro, della sicurezza sono cose meravigliose. A volte devono essere placate, a volte bisogna scenderci a compromessi - come in tutti i campi della vita. Che cosa è vero, che cosa è falso, che cosa è, in fin dei conti, importante? Non è segno di ignoranza non conoscere la risposta. Ma costituisce un gran merito affrontare queste domande." (Dadid Mamet). Prefazione di Francesca Serafini.
Cahiers du cinéma. La politica degli autori. Vol. 1: Le interviste.
Le interviste
editore: Minimum fax
pagine: 330
La "politica degli autori" è la straordinaria, provocatoria teoria critica che negli anni Cinquanta e Sessanta rivoluzionò il