Alla base di questo libro sta la convinzione che la dimensione narrativa sia la vera casa del cittadino europeo: senza le ‘storie’ l’Occidente non sarebbe capace d’identità. Ma le narrazioni sono oggi in pericolo, aggredite da un modello economico che impone la logica della prestazione. Tale ‘prepotenza’ ha interrotto un dialogo decisivo per la civiltà occidentale, quello tra cultura ed economia, e il successo delle organizzazioni d’impresa contemporanee ha rafforzato il malinteso: che le storie – con le loro imprevedibilità – siano un ingombrante inciampo per chi aspira al successo economico.
Indagando le ragioni di tale malinteso, Leonardo Previ disegna il possibile tracciato di una ‘storia economica della cultura’: c’è bisogno – egli sottolinea – di un sapere profittevole, ovvero di un’attitudine conoscitiva che disponga all’ascolto reciproco cultura ed economia, affinché si riapra il dialogo interrotto e l’una possa tornare a trarre vantaggio dall’altra.
Del resto, la nostra storia culturale ha potuto svilupparsi grazie alla permanenza di una dinamica che offre linfa vitale alla stessa economia: la tensione tra la paura e la speranza del nuovo, le cui tracce vengono riconosciute in alcune storie esemplari qui riproposte.
è questa ‘fune’, sospesa tra paura e speranza, la cifra dell’Occidente moderno, la chiave di lettura del suo complesso e ricco panorama: dalla nascita della città europea alla fioritura del paradigma tecnologico, dall’imporsi della concezione filosofica dell’individuo all’incontrastata fortuna dell’organigramma quale principio di strutturazione dell’azienda.
Indagando le ragioni di tale malinteso, Leonardo Previ disegna il possibile tracciato di una ‘storia economica della cultura’: c’è bisogno – egli sottolinea – di un sapere profittevole, ovvero di un’attitudine conoscitiva che disponga all’ascolto reciproco cultura ed economia, affinché si riapra il dialogo interrotto e l’una possa tornare a trarre vantaggio dall’altra.
Del resto, la nostra storia culturale ha potuto svilupparsi grazie alla permanenza di una dinamica che offre linfa vitale alla stessa economia: la tensione tra la paura e la speranza del nuovo, le cui tracce vengono riconosciute in alcune storie esemplari qui riproposte.
è questa ‘fune’, sospesa tra paura e speranza, la cifra dell’Occidente moderno, la chiave di lettura del suo complesso e ricco panorama: dalla nascita della città europea alla fioritura del paradigma tecnologico, dall’imporsi della concezione filosofica dell’individuo all’incontrastata fortuna dell’organigramma quale principio di strutturazione dell’azienda.
Biografia dell'autore
Leonardo Previ, milanese, insegna Storia economica della cultura e Gestione delle risorse umane all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dopo una lunga attività di ricerca presso il Politecnico di Milano ha fondato, nel 1996, Trivioquadrivio, società di consulenza strategica e formazione manageriale. Nel 1991 ha pubblicato Il senso dell’architettura ovvero l’evoluzione del sapere occidentale.