Ugo Mursia Editore: Testimonianze fra cronaca e storia
Zidov
di Gino Bambara
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 392
Il salvataggio degli ebrei in Jugoslavia e Dalmazia e l'intervento della II Armata 1941-1943. «Ripercorrere le vicende della Slavia del Sud consente di comprendere il senso riposto di lacerazioni interetniche, i contrasti tra forze ideologicamente distanti, la dismissione della razionalità politica a favore dell'inconciliabilità etnica e religiosa.» «?idov» è la parola serba per ebreo. Erano circa 78 mila gli ebrei che vivevano nei territori della ex Jugoslavia (Serbia, Croazia, Slovenia, Dalmazia, Bosnia e Montenegro) quando il 12 aprile 1941 i nazisti entrarono a Belgrado, allora capitale del Regno di Jugoslavia. La maggior parte fu vittima dell'Olocausto, ma almeno 3.500 si salvarono grazie all'Esercito italiano che, ignorando le leggi razziali del 1938 e il nulla osta di Mussolini alla consegna degli ebrei ai nazisti, sottrasse migliaia di vite umane alla furia di tedeschi e ustascia. Nei ricordi dell'autore, testimone di questi avvenimenti, una pagina poco conosciuta dell'Olocausto.
Storie dai lager
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 212
L'oberscharführer SS Vogelsberger mi gridò: «Tu, amico degli ebrei. Tu, cane di un ebreo, te la farò pagare!». Dopodiché si annotò il mio numero: 587. Ero uno dei più vecchi internati di Dachau. Pagine che trasudano dolore, sangue e memoria. Pagine in cui risuonano le voci di donne e di uomini vittime dell'immane tragedia della Seconda guerra mondiale. Un viaggio dietro i fili spinati dei campi di concentramento, tra gli schiavi di Hitler, come Fritz Wandel, oppositore tedesco del regime, arrestato nel 1933 e poi imprigionato a Dachau per cinque anni e mezzo, quindi mandato a combattere sul fronte russo; la giovane Delfina Borgato, deportata a Mauthausen per aver aiutato soldati Alleati; Ferruccio Bortolami, internato militare a Torgau. Dai campi di battaglia arriva invece la storia dell'alpino Giovanni Feriotti, mandato dal fascismo a combattere in Albania, in Grecia e poi in Russia dove sopravvive ai campi sovietici. Storie di deportazione e di prigionia in cui risuonano forti anche le voci di chi dai lager non è tornato.
Che cosa fare in caso di attacco terroristico. Dalla prevenzione alle emergenze. Manuale per tutti basato su procedure A.T.B.P.
di Gianpiero Spinelli
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 112
La minaccia terroristica è reale e lo Stato non può garantire la sicurezza di tutti, sempre e ovunque. Per questo sapere che cosa fare in caso di attentati con ordigni esplosivi, sequestri, armi da fuoco, agenti chimici o biologici può fare la differenza tra la vita e la morte. Questo manuale fornisce in modo chiaro le informazioni fondamentali per imparare ad agire con consapevolezza e senza panico durante le emergenze. Il terrorismo di matrice jihadista è sempre più insidioso e imprevedibile, è necessario affrontarlo in maniera diversa cambiando la nostra cultura della sicurezza con strategie di prevenzione che coinvolgano anche i cittadini e le forze di sicurezza sussidiarie.
Mussolini-Churchill. Il carteggio. Indagine su uno dei grandi misteri del Novecento
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 206
Che cosa è rimasto del carteggio Mussolini-Churchill? È realmente esistito? Questo testo ricostruisce cinquant'anni di ricerche, di testimonianze, di carte presunte e di fatti relativi ad esso. Un'indagine sviscerata dall'analisi di documenti d'archivio, giornali e testi, accadimenti ancora vivi nella memoria storica. Diverse le piste seguite, diversi i racconti dei protagonisti, diversi gli stessi protagonisti spesso nascosti dietro una falsa identità. E diversi sono anche i volti e gli stati d'animo di coloro che hanno posseduto o avrebbero posseduto questo materiale scottante. Un vero e proprio rompicapo che ancora oggi affascina e appassiona numerosi studiosi.
Il segreto dei Marò
di Toni Capuozzo
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 280
Il 15 febbraio 2012 nell'Oceano Indiano due pescatori vengono uccisi da una raffica di colpi sparata da una nave mercantile. Nello stesso giorno la Enrica Lexie, petroliera italiana con a bordo un Nucleo Militare di Protezione, ha respinto un tentativo di abbordaggio. Nel giro di poche ore la nave italiana inverte la rotta e viene fatta ormeggiare nel porto di Kochi, e qualche giorno dopo i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Comincia così il "caso marò", una vicenda che è diventata un limbo giudiziario fatto di inchieste approssimative, estenuanti dibattiti sulla giurisdizione e sull'immunità funzionale, rinvii e nulla di fatto. Toni Capuozzo ricostruisce gli eventi, a cominciare dalla legge che consentì l'impiego di personale militare a bordo di navi mercantili. Spiega il groviglio giuridico che ha intrappolato due Paesi amici, l'Italia e l'India, e il peso degli interessi economici e politici che hanno condizionato la vicenda, gli errori di tre governi e cinque ministri degli Esteri italiani. Ma soprattutto ricostruisce l'incidente del 15 febbraio facendo emergere tutte le contraddizioni e le lacune dell'inchiesta indiana e avanzando un'ipotesi di innocenza dei due militari, mai fatta propria dalla diplomazia italiana. Latorre e Girone hanno sempre detto: "Siamo innocenti". Ma nessuno finora gli ha creduto. Perché?
Storia militare dell'Afghanistan
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 316
Quella dell'Afghanistan è una storia di guerra. Nessuno straniero è stato in grado di conquistarlo, nessun esercito, anche il più moderno, è riuscito ad avere la meglio sui guerrieri afghani. Nemici esterni, ma soprattutto guerre civili e rivolte hanno segnato la storia di questo Paese nel corso dei secoli minandone la struttura sociale ed economica e relegandolo tra i più poveri del mondo. Questo libro ripercorre la storia dell'Afghanistan degli ultimi due secoli, dalla nascita dell'Impero dei Durrai fino alle operazioni della Coalizione passando attraverso le guerre anglo-afghane, le guerre civili e la nascita della repubblica, l'invasione sovietica, l'ascesa dei talebani. Grazie a una rigorosa documentazione archivistica viene ricostruito un quadro completo, lungo due secoli, non solo degli avvenimenti bellici ma anche dei problemi etnici, geo-politici, culturali, religiosi con cui anche le forze della Coalizione hanno dovuto misurarsi e che in larga parte sono ancora da risolvere. L'Afghanistan è tuttora al centro della complessa partita in corso sullo scacchiere dell'Asia Centrale: il Grande Gioco, come lo definì la spia inglese Arthur Conolly nel 1840. Un gioco planetario che riguarda da vicino tutto l'Occidente.
Istria contesa. La guerra, le foibe, l'esodo
di Fulvio Molinari
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 148
Una terra, l'Istria, in bilico tra due mondi - italiano e slavo - percorsa da eserciti, lacerata da contrapposizioni nazionali, divisa da mutevoli linee di confine. Gli slavi si ribellano alla politica di assimilazione attuata dal governo fascista: la comune difesa della nazionalità cementa l'alleanza tra cattolici, nazionalisti e comunisti. Nasce la resistenza armata e, dopo l'8 settembre 1943, la stagione delle violenze. L'Istria è occupata da oltre un mese dalle formazioni jugoslave: si consumano vendette politiche e personali. È la prima tragedia delle foibe. La controffensiva tedesca riconquista l'Istria, ed è un susseguirsi di attentati partigiani e repressioni. La Venezia Giulia è regione strategica per la Wehrmacht, in ritirata dai Balcani, e per gli Alleati, che risalgono la penisola italiana. Tito spinge le sue armate fino a Trieste e Gorizia, poi gli Alleati lo costringono a ripiegare: ma i quaranta giorni di occupazione jugoslava sono scanditi da foibe e deportazioni. Alla conferenza di Parigi, 10 febbraio 1947, l'Italia perde Fiume, Zara, le isole del Quarnero, quasi tutta l'Istria; si apre la "questione di Trieste" costituita in Territorio libero, focolaio di future tensioni. Nelle terre passate alla Jugoslavia si instaura il potere popolare. Tribunali del popolo, epurazioni, arresti, nuove uccisioni nelle foibe, nuove violenze. Più di duecentomila istriani e dalmati lasciano la loro terra e si rifugiano in Italia, esuli in patria.
I diavoli dell'Adamello. La guerra a quota tremila 1915-1918
di Luciano Viazzi
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 530
I ghiacciai eterni dell'Adamello a oltre tremila metri di quota conservano le memorie di una delle pagine più eroiche e disperate della Grande Guerra. Su quelle vette per quattro lunghi anni si affrontarono le truppe di montagna italiane e austriache, in condizioni climatiche impossibili tra freddo, tormente, valanghe e sangue. Gli alpini, come i leggendari "garibaldini" della Compagnia Autonoma Rifugio Garibaldi, si contrapposero agli austriaci per la conquista di torrioni, vette, spuntoni di roccia. Per la prima volta il corpo degli alpini si costituì in grandi unità organiche di sciatori che combatterono ad altezze mai raggiunte. Attraverso le testimonianze dei combattenti dell'una e dell'altra parte, Viazzi traccia un racconto emozionante che parte dalle azioni in Valcamonica del 1915 e attraversa il 1916 con gli attacchi e i contrattacchi sui ghiacciai del 1917-18 con le battaglie del Cavento fino al "balzo finale" verso la vittoria. Si incontrano in queste pagine soldati-montanari e personaggi celebri, Battisti, Bissolati, Caviglia uniti in un affresco corale di avvincente drammaticità.
Centomila gavette di ghiaccio. Ediz. integrale
di Bedeschi Giulio
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 430
Julius Evola. Un filosofo in guerra 1943-1945
di Gianfranco De Turris
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 242
Tra l'agosto del 1943 e la fine della guerra Julius Evola, filosofo tra i più discussi dell'età contemporanea, si muove nell'Europa al collasso: da Berlino al Quartier Generale di Hitler nella Prussia orientale, poi di nuovo a Roma, come agente dietro le linee, dopo l'arrivo degli americani a Verona e poi a Vienna dove, sotto falso nome, si dedica all'esame di materiale massonico e dove viene ferito durante un bombardamento restando paralizzato. Un periodo sconosciuto della vita del filosofo ricostruito con minuzia di particolari e documenti inediti. Il risultato è un saggio in cui, attraverso le vicende biografiche, si analizzano e si rileggono le idee di Evola per un progetto politico destinato al "dopo". Le riflessioni sul fallimento del fascismo e del nazismo, la genesi del Movimento per la Rinascita dell'Italia, l'esoterismo, la visione politica e artistica si intrecciano in una trama che non ha niente da invidiare a una spy story, tra servizi segreti tedeschi, false identità, attività e viaggi misteriosi, ferite del corpo e dell'anima.
Il libro della memoria
di Liliana Picciotto
editore: Ugo Mursia Editore
pagine: 1008
Dieci anni dopo la prima edizione, sono stati ritrovati altri nomi (circa un centinaio) e molti dati mancanti delle biografie