Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Viella: Storia Saggi

Machiavelli. L'uomo, il politico, il letterato

di Robert Black

editore: Viella

pagine: 464

Questo volume, pubblicato originariamente in inglese nel 2013 in occasione del cinquecentenario del Principe, si è imposto com
45,00

La politica della virtù. Formare la persona e formare lo Stato nel Rinascimento italiano

di James Hankins

editore: Viella

pagine: 728

In questo volume James Hankins, uno dei maggiori storici del nostro tempo, presenta un'ambiziosa nuova sintesi del pensiero po
59,00

Lo Stato del Rinascimento in Italia

editore: Viella

pagine: 567

Attraverso un'analisi comparativa delle varie e articolate realtà politiche che compongono il mondo italiano dal Trecento al primo Cinquecento, un gruppo internazionale di studiosi propone una rilettura innovativa della storia politica dell'Italia del Rinascimento, che rappresenta anche la più recente ricerca su questi temi. Il mosaico di regni, principati, signorie e repubbliche - nella sua complessità e varietà, e con le sue trasformazioni consente infatti di mettere in campo una serie di temi politici più ampi, comuni a tutti i tipi di stati e poteri insulari, e di affrontare così da un nuovo punto di vista il controverso problema dell'apparente debolezza del sistema politico italiano. Ridefinendo il Rinascimento come un fenomeno principalmente politico, oltre che artistico e culturale, i saggi raccolti in questo volume identificano in questo periodo un momento cruciale della storia dello Stato e un vero e proprio "laboratorio", i cui linguaggi, pratiche e strumenti politici, insieme alle istituzioni pubbliche e di governo, divennero essenziali per l'evoluzione dell'identità politica europea.
49,00

Le società dell'alto Medioevo. Europa e Mediterraneo, secoli V-VIII

di Chris Wickham

editore: Viella

pagine: 991

Mentre l'epoca imperiale romana è normalmente considerata un tutto unico, l'alto medioevo continua a essere descritto come un assemblaggio di storie regionali, vagamente corrispondenti alle aree delle moderne nazioni europee. La conseguenza è che la storia di questo periodo è una storia frammentaria, che ha prodotto solo rare sintesi del grande cambiamento socio-economico sviluppatosi nell'intero mondo post-imperiale. In questo suo monumentale lavoro l'autore integra testimonianze documentarie e archeologiche (comprese le più recenti scoperte), creando una nuova storia comparativa della fine della tarda antichità e del primo medioevo che - dalla Danimarca all'Egitto, e con la sola esclusione dei territori slavi - abbraccia il mondo mediterraneo e l'Europa continentale. Con l'obiettivo di comprendere e spiegare somiglianze e differenze tra le diverse aree geografiche, senza assumere come "tipico" lo sviluppo di una singola regione e come "eccezione" ogni divergenza dal modello, Chris Wickham si concentra sui temi socio-economici classici, la finanza dello stato, la ricchezza e l'identità delle aristocrazie, la gestione delle proprietà terriere, la società contadina, gli insediamenti rurali, le città e gli scambi commerciali.
75,00
40,00

L'eccezione italiana. L'intellettuale laico nel Medioevo e l'origine del Rinascimento

di Ronald G. Witt

editore: Viella

pagine: 660

Il libro indaga l'elemento distintivo e caratterizzante della vita culturale italiana: la nascita della prima classe intellett
59,00

Signorie di Mezzogiorno. Società rurali, poteri aristocratici e monarchia (XII-XIII secolo)

di Sandro Carocci

editore: Viella

pagine: 596

Qual era il vero volto della signoria nel Mezzogiorno italiano? Cosa può apportare il Sud alle grandi discussioni sul feudalesimo e sui poteri aristocratici, sulla loro struttura e sulla loro evoluzione, sul loro impatto economico e sociale? Che contributo può venire dal Regno di Sicilia agli studi sulla dialettica che avveniva fra sovrani, nobiltà e società contadine? E poi, lo studio dei poteri signorili e delle società rurali può riconfigurare le classiche tematiche meridionali dell'arretratezza economica e della centralità monarchica? Questo libro costituisce la prima analisi sistematica sulla signoria nel Mezzogiorno durante l'epoca normanno-sveva e primo-angioina. Offre nuove interpretazioni sul potere della nobiltà, sulle società rurali e sulla politica monarchica. Mostra come fra re, nobili e contadini si attuò un gioco complesso, condotto attraversò le leggi e la violenza, i rapporti feudali e gli investimenti economici, le discussioni sulla libertà e la servitù, lo sfruttamento di uomini e risorse naturali. I suoi protagonisti sono mondi contadini dal dinamismo finora insospettato, re determinati a limitare il potere aristocratico, e nobili costretti ad adattare la propria signoria alla forza delle società rurali e della politica monarchica. Ne esce un Mezzogiorno finora sconosciuto, vitale e articolato, la cui lettura permette di comprendere meglio non solo le vicende del meridione, ma quelle di molte altre regioni.
49,00

Roma medievale. Crisi e stabilità di una città 950-1150

di Chris Wickham

editore: Viella

pagine: 575

Questo è il primo libro che si occupa in maniera sistematica della storia della città di Roma in un periodo cerniera - fra la crisi del papato carolingio intorno al 900 e l'avvento del Senato nel 1143-1144 - col risultato di offrire una serie di conclusioni originali e inaspettate sia sull'economia e sulla struttura sociopolitica di Roma che sulla sua cultura. Sul finire dell'XI secolo Roma era enormemente più grande e ricca di ogni altra città italiana, ed era quindi dotata di una struttura più complessa e articolata; struttura che, nella crisi del secolo seguente, conobbe prima una cristallizzazione delle sue società locali e poi lo sviluppo di nuove forme di aggregazione, culminate con l'avvento del Senato. Si scopre così che il periodo successivo al 1050, per essere compreso, non va rubricato come periodo di "riforma", quanto di "crisi": così lo vissero i veri protagonisti di questo libro, i Romani. Tuttavia, non solo di Roma si occupa il volume. Wickham analizza nel dettaglio ogni aspetto dell'Urbe, la mette a confronto con esperienze coeve di altre città italiane e, dopo un'esaustiva analisi comparativa, riporta Roma al centro dello sviluppo dell'intera Penisola, rivelandone la natura di città fortemente atipica rispetto al resto d'Italia, ma di un'atipicità finora mal compresa.
48,00

Tra Scilla e Cariddi. Storia degli ebrei in Sicilia

di Shlomo Simonsohn

editore: Viella

pagine: 648

La storia degli ebrei in Sicilia copre un periodo di oltre mille anni, dall'antichità fino alla loro espulsione, avvenuta nel 1492. L'autore, basandosi su circa 40.000 documenti d'archivio, per lo più inediti, ricostruisce le vicende politiche, giuridiche, economiche, sociali e religiose della minoranza ebraica sull'isola e i rapporti che intrattenne di volta in volta con i romani, i musulmani e i cristiani. Mentre le origini della presenza ebraica sono avvolte nel mistero, con il passare del tempo disponiamo di un numero sempre maggiore di documenti, straordinariamente abbondanti nel tardo medioevo. In quell'epoca gli ebrei in Sicilia erano cittadini a tutti gli effetti, attivi in quasi tutti i settori dell'economia e in diverse professioni; stranamente limitato, anche se non assente, il prestito a interesse, asse portante degli affari per gli ebrei del nord. Tutto questo vide un'improvvisa e rapida fine con l'espulsione ordinata dai re cattolici: circa l'80% degli ebrei scelse l'esilio, mentre gli altri che preferirono convertirsi al cattolicesimo finirono ben presto nelle mani dell'Inquisizione spagnola.
65,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.