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Vita e pensiero: Università/Scienze religiose/Ricerche

Una ragionevole fede

Logos e dialogo in John Henry Newman

editore: Vita e pensiero

pagine: 272

Intervenendo al Convegno promosso dal Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell'Università Cattolica e dal Ce
20,00

Fede e cultura in Giuseppe Lazzati

di Luigi F. Pizzolato

editore: Vita e pensiero

pagine: 302

Si può dire che la prospettiva che più di ogni altra ha unificato la multiforme e intensa attività di Giuseppe Lazzati (1909-1986) è stato proprio il modo di intendere e di vivere il rapporto tra fede e cultura. Nella giornata di studio, di cui qui si presentano gli atti, si è voluto ripercorrere i momenti principali dell’attività di Giuseppe Lazzati vedendoli come occasioni della sua capacità di declinare quel rapporto secondo i principi specifici di ciascun ambito da lui frequentato. Viene offerto così un quadro significativo del modo in cui Lazzati ha illustrato le due perle preziose della sua esistenza, coltivate non in momenti separati ma sempre congiuntamente secondo i canoni dell’et… et…, che è a dire di quella ‘unità dei distinti’ che gli discendeva dalla formazione patristica e dalla sua precoce e magistrale riflessione sulla laicità. Una lezione quanto mai attuale sia nei contenuti sia nel metodo di esercizio di una corretta laicità fedele.
20,00

La Chiesa e l'Italia

Per una storia dei loro rapporti negli ultimi due secoli

editore: Vita e pensiero

pagine: 524

È la Chiesa che ha fatto l’Italia, o è l’Italia che ha fatto la Chiesa? O, in altri termini, in che modi e in che misura la fisionomia della Chiesa e l’identità nazionale sono il frutto di un rapporto biunivoco? Quali tratti si sono impressi sul volto della Chiesa per il fatto di partecipare alla storia, alla cultura, alla vita politica della nazione italiana? E nell’altro senso, non separabile dal primo, quali contributi essa ha dato (o non ha dato) alla coscienza nazionale? Gli studi raccolti in questo volume, frutto di un convegno tenuto a Milano nell’ottobre del 2001, cercano una risposta a tali quesiti, interrogandosi sull’identità del cattolicesimo italiano e sul suo ruolo nella formazione dell’identità nazionale. La costituzione dell’identità italiana è un problema che ha avuto di recente un ‘ritorno di fiamma’, riproponendo la discussione sul rapporto fra cattolicesimo e coscienza nazionale. Tale dibattito ha avuto per lo più sullo sfondo l’eterna domanda se la presenza della Chiesa sia stata utile o dannosa alla nazione. In questo volume si è voluto, invece, spostare l’attenzione sul come. Il rapporto fra le due identità costituisce, infatti, una realtà complessa e variabile. Ecco perché si è inteso verificarne analiticamente le caratteristiche e le trasformazioni, mostrando come in alcuni momenti storici il volto della società religiosa si sia costituito e modificato nell’incontro con i dinamismi della società generale, e come, per converso, i dinamismi interni alla Chiesa abbiano influito sull’immagine (reale o pensata) dell’Italia.
38,00

Arte, religione, comunità nell'Italia rinascimentale e barocca

Atti del convegno di studi in occasione del V centenario di fondazione del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno (1498-1998)

di Danilo Zardin

editore: Vita e pensiero

pagine: 224

Il volume raccoglie i contributi presentati durante il convegno di studi sulla religiosità popolare, l’arte e le tradizioni devozionali promosso dal Comune di Saronno, con il patrocinio della Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici, della Regione Lombardia e della Provincia di Varese, in occasione del quinto centenario della fondazione del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, uno degli esempi più significativi dell’espressione artistica lombarda. Tale convegno è stato concepito soprattutto per offrire al mondo degli studiosi lo spunto per una rinnovata riflessione sulle radici culturali e le forme artistico-religiose di cui i centri di culto cari alla tradizione religiosa collettiva sono stati crocevia significativi, nel quadro della più vasta realtà lombarda e dell’Italia rinascimentale e barocca. Si sono affrontati argomenti propri del culto mariano attraverso i secoli, dalle radici medioevali sino all’età barocca, privilegiando, nella prima parte, una visione storica, antropologica, religiosa di ampio respiro, per poi concentrare l’attenzione, nella seconda parte, su alcune interpretazioni innovative di aspetti propri degli artisti lombardi che hanno operato nel Santuario. Il saggio rappresenta inoltre lo stimolo per puntualizzare lo stato degli studi relativi alla religiosità popolare, argomento che ha meritato un ampio dibattito negli ultimi decenni, allo scopo di contribuire a evidenziarne una visione storicamente adeguata, che tenga nella corretta considerazione le esperienze più aggiornate e gli studi più recenti sul tema. Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno costituisce infatti un esempio importante delle modalità attraverso le quali il culto popolare è riuscito a manifestare nei secoli espressioni di elevato impegno artistico, sostenuto da un genuino afflato di fede e da una costante testimonianza di fedeltà a un luogo sacro di forte impatto devozionale. Gli studiosi che hanno accolto l’invito, ricercatori autorevoli, diversi per competenza, interessi disciplinari, orientamenti e sensibilità, hanno affrontato la tematica proposta con linee d’approccio e percorsi di ricerca differenti che lasciano talvolta aperti gli esiti interpretativi su alcuni nodi problematici comuni. Al lettore spetta il compito di confrontarsi con le proposte articolate, rivolte secondo diverse angolazioni che coinvolgono la storia della società italiana medioevale e moderna, la cultura religiosa, l’arte e le tradizioni figurative.
20,00

Colpa e pena?

La teologia di fronte alla questione criminale

editore: Vita e pensiero

pagine: 276

Da tempo la società civile si sta interrogando sulla questione criminale, su quale sia la risposta «giusta» alla violazione delle leggi penali compiuta dai suoi membri. Ciò ha innescato un’ampia riflessione riguardo alla riforma del modello basato sulla «sanzione penale» e alla necessità di nuove strategie razionali e rispettose della persona umana. Questo non può lasciare indifferente la cultura teologica, dal momento che nel corso della storia si sono determinati complessi rapporti tra asserzioni teologiche e giustificazione delle modalità punitive statuali, specie con riferimento all’idea della pena come «retribuzione» della colpa. L’intento di questo libro, frutto di un convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano, è verificare quale sia l’apporto della teologia alla soluzione di tale problema. Esso non si propone di ricercare la migliore giustificazione teorica della pena, così come questa si è tradizionalmente configurata, né di fondare una teoria cristiana della pena, ma di chiarire quali esigenze il messaggio cristiano ponga in evidenza per la progettazione di un intervento giuridico-sociale che sia eticamente valido e socialmente efficace.
16,00

La priorità del lavoro, oggi

editore: Vita e pensiero

pagine: 124

Su iniziativa del Centro di ateneo per la dottrina sociale della Chiesa, ad alcuni professori di economia dell'Università Catt
9,00

Il giovane Barth

Fra teologia e politica

di Marco Rizzi

editore: Vita e pensiero

pagine: 192

Questo volume ricostruisce con accuratezza critica e filologica la vicenda umana e intellettuale di Karl Barth, il maggiore te
16,00

Chiesa e società a Sassari dal 1931 al 1961

L'episcopato di Arcangelo Mazzotti

di Guido Rombi

editore: Vita e pensiero

pagine: 344

Nel 1931 fa il suo ingresso a Sassari un nuovo arcivescovo: Arcangelo Mazzotti, frate minore di modi spicci e autoritari, ma anche di grande sensibilità e profondità spirituale. È il direttore spirituale di Agostino Gemelli e di Armida Barelli, due tra le personalità più importanti del cattolicesimo contemporaneo, accanto alle quali ha partecipato a molteplici iniziative, fra cui la fondazione dell’Università Cattolica – dove insegna religione – e delle Missionarie della Regalità. Da Milano a Sassari, da Pio XI a papa Giovanni XXIII: per trent’anni Arcangelo Mazzotti governa una diocesi lontana, povera e arretrata, portandovi l’ardore di rinnovamento religioso e culturale tipico degli uomini della Cattolica. La Chiesa e la società che egli lascia, quando muore, nel febbraio 1961, sono profondamente diverse da quelle che aveva trovato nel 1931. Quattro sono i vescovi e due i presidenti della repubblica – Antonio Segni e Francesco Cossiga – che proprio nell’episcopato di Mazzotti trovano il terreno della loro formazione. Di Cossiga, in particolare, si ricostruiscono le tappe iniziali del percorso politico: dalla militanza nella Giac e nella Fuci alla segreteria provinciale della Dc, fino all’ingresso in Parlamento e ai primi passi da futuro leader e uomo di stato. Nelle pagine di questo libro si incontrano poi molti altri personaggi, protagonisti della storia del cattolicesimo sassarese e, insieme, della Sardegna dagli anni Trenta agli anni Sessanta. Il presente volume dunque, pur centrato sulla figura di un vescovo e sul suo governo pastorale, riguarda l’intera storia sociale, religiosa, culturale e politica di Sassari (e della sua diocesi) dagli anni del fascismo e della guerra, attraverso le prime competizioni elettorali del dopoguerra, fino alla ricostruzione e al consolidamento della democrazia, delineandone un quadro inedito, interessante anche per la conoscenza della storia nazionale post-bellica.
26,00

Il 'gran disegno' di Rosmini

Origine, fortuna e profezia delle «Cinque piaghe della Santa Chiesa»

editore: Vita e pensiero

pagine: 308

L’Università Cattolica del Sacro Cuore, in occasione del secondo centenario della nascita di Antonio Rosmini (1797-1997), ha promosso a Milano un convegno a lui dedicato. La ricorrenza ha visto la fioritura di pubblicazioni e convegni che, per lo più, si sono occupati degli aspetti filosofici, teologici, pedagogici, politici del pensiero rosminiano. Il convegno milanese, inserendosi in questo ampio movimento di studi, si è caratterizzato come iniziativa scientifica di taglio storico e non filosofico. In particolare ha inteso colmare una lacuna: proporre, cioè, un approfondimento a più voci della celebre e importante opera rosminiana Delle cinque piaghe della Santa Chiesa. Si tratta dello scritto forse più noto e più letto tra i tanti lavori del Roveretano, anche se finora non era mai stato fatto oggetto di uno specifico convegno di studio. Il presente volume, da una parte, analizza l’opera Delle cinque piaghe, studiandone le origini, le fonti, la struttura, la collocazione storica; dall’altra, concentra l’attenzione sulle vie della fortuna (o sfortuna) incontrata dal testo, cercando di illustrare il carattere ‘profetico’ delle proposte rosminiane ivi contenute. In questa prospettiva, giova ricordare che, in occasione del primo centenario della morte del Roveretano (1885-1995), l’Università Cattolica, in altro contesto, assunse nei confronti di Rosmini un atteggiamento riservato. Il convegno è indice dell’evoluzione culturale e spirituale nel frattempo intervenuta.
24,00

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