Dedalo: LIBELLI VECCHI E NUOVI
Contro i nuovi dispotismi. Scritti sul berlusconismo
di Norberto Bobbio
editore: Dedalo
pagine: 111
Il libro raccoglie, a cura di "Critica liberale", tutti gli articoli e i vari scritti in cui Norberto Bobbio negli ultimi anni della sua vita affrontò, con la profondità e la lungimiranza che lo avevano sempre contraddistinto, il fenomeno del berlusconismo. Nell'impietosa disamina condotta senza alcun livore, ma con rigore scientifico e passione civile, l'autore affronta, all'alba della Seconda Repubblica, temi come il finanziamento di Forza Italia, la sua forma-partito, il falso liberalismo di Berlusconi, le debolezze e le complicità dell'opposizione, il monopolio televisivo, le prime avvisaglie di "larghe intese", le forme vecchie e nuove del dispotismo e del populismo. Leggendo queste pagine il lettore rimpiangerà ancora di più la scomparsa di un grande maestro tanto "omaggiato" quanto inascoltato, e capirà meglio le ragioni del declino dell'Italia.
L'antro delle ninfe
editore: Dedalo
pagine: 107
L'immaginario relativo alla sessualità, come lo conosciamo attualmente, si è codificato nel tempo sulla base di modelli e di m
Il purgatorio dei laici. Critica del neoclericalismo
di Bonetti Paolo
editore: Dedalo
pagine: 224
Un libro di battaglia, di polemica e di satira contro l'avanzata dei nuovi farisei, di coloro che vorrebbero far tornare l'Ita
Contaminazioni. Un percorso di laicità fuori dai templi delle ideologie e delle religioni
di Vigli Marcello
editore: Dedalo
pagine: 299
Gli ultimi avvenimenti hanno rilanciato il tema della laicità
Italia disorganizzata. Incapaci cronici in un mondo complesso
editore: Dedalo
pagine: 149
La patria dei più grandi organizzatori dell'antichità, i Romani, è ora il paese dove eccellono solo unità minime, individuali. Per la prima volta, nel deprimente elenco delle patologie che affliggono "il caso italiano" (familismo amorale, collusione tra sistema politico ed economia, inadeguatezza delle classi dirigenti, compromissione dei partiti con settori della malavita organizzata), viene messa a fuoco una cronica debolezza culturale e operativa che spiega lo specifico nazionale: il deficit organizzativo. Perché stentiamo sistematicamente a far funzionare con efficienza le megamacchine sociali, le strutture complesse della modernità (dalla fabbrica integrata all'ospedale, dalla pubblica amministrazione agli apparati militari e di polizia), non meno di una semplice coda per acquistare un biglietto del cinema? Perché continuiamo a consolarci con il mito del genio italico, che cerca sempre l'uomo forte (da Mussolini a Berlusconi) come soluzione ai problemi? La vecchia modernità accentratrice e "piramidale" ci ha visto in evidente difficoltà; il nuovo mondo delle reti sarebbe l'occasione per superare il deficit organizzativo colmando limiti tecnici e interiorizzando il valore liberale della partecipazione deliberativa.
Le voci del padrone. Saggio di liberalismo applicato alla servitù dei media
di Marzo Enzo
editore: Dedalo
pagine: 221
Il libro, che riprende nel titolo un'affermazione di Luigi Einaudi, è un atto d'accusa dello stato di degrado e di servitù del