Peliti Associati
Atlas Italiae. Ediz. italiana e inglese
di Silvia Camporesi
editore: Peliti Associati
pagine: 134
Testi di Irene Biolchini, Paderni Marinella, Camporesi Silvia.
Ho fotografato per capire
di Lisetta Carmi
editore: Peliti Associati
pagine: 240
Il libro raccoglie l'intera opera fotografica di Lisetta Carmi, dalle prime immagini nei teatri di Genova semidistrutti a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, ai silenti ritratti di Ezra Pound, dal racconto della vita sotterranea della metropolitana di Parigi alla descrizione appassionata e coraggiosa delle condizioni dei travestiti alla fine degli anni sessanta.
Racconto di un'epoca. Fotografie dagli album della principessa Anna Maria Borghese
editore: Peliti Associati
pagine: 219
1898-1924: nell'elegante racconto fotografico della principessa Anna Maria de Ferrari, moglie di Scipione Borghese, il profilo autobiografico di una sensibile e raffinata nobildonna romana si intreccia alla storia italiana del tempo, restituendo all'archivio di immagini del Novecento una nuova e originale fonte documentaria. Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Calcografia, 24 febbraio - 6 aprile 2011).
Sguardi e voci giovani sull'Europa-Miradas y voces jóvenes sobre Europa
editore: Peliti Associati
pagine: 136
"Sguardi e voci giovani sull'Europa" è un progetto nato per essere realizzato in maniera congiunta dalle istituzioni culturali spagnole dipendenti dall'Ambasciata di Spagna a Roma. Hanno lavorato mosse dall'idea di raggiungere una percezione originale del lavoro di giovani fotografi e poeti dell'Unione che si sono confrontati con la parola chiave: Europa. Che cosa suscita questa parola nei nostri giovani artisti? La risposta è davanti agli occhi del lettore.
Rifugiato
Fotografie in bianco e nero di Capalbio
di Marioni Elena
editore: Peliti Associati
pagine: 96
Mantova
di Gabriele Basilico
editore: Peliti Associati
pagine: 160
Mantova, negli scatti di Basilico, viene presentata in ogni tempo della sua lunga storia. Dalle pescherie, al rio che congiunge i laghi, alla facciata della chiesa di Sant'Andrea, sino agli episodi di architettura monumentale, la ricchezza delle immagini viene contrapposta al vuoto tipico di Basilico, a cui l'assenza dell'uomo toglie la dimensione di angoscia, rendendolo un vuoto protagonista di se stesso. Mantova mostrata nella sua maestà e nella sua miseria, nelle sue contraddizioni che la rendono vitale, nella sua veste di città plasmata nel Rinascimento, dove i secoli non hanno scalfito le condizioni iniziali; i cortili del Palazzo Ducale, della Cavallerizza, le piazze, il celebre affresco della Sala dei Giganti. Mantova e Giulio Romano, che sembra sconvolgere i concetti di chiuso e aperto, di interno ed esterno.