EDT: Risonanze
Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore
di Stefano Zenni
editore: EDT
pagine: 193
Esiste una "musica nera"? E quale sarebbe la sua differenza rispetto a quella "bianca"? Sappiamo riconoscere un cantante africano americano al solo ascolto? Siamo abituati a pensare che la musica possa avere un carattere razziale, etnico o un "colore", e se vediamo un musicista nero statunitense immaginiamo che sappia swingare con più naturalezza di un bianco, o che intonerà le blue notes con sottigliezze inaccessibili a un europeo e le caricherà di un feeling, di un soul inimitabile. Ma tutto questo ha un fondamento scientifico, storico o culturale? Stefano Zenni affronta per la prima volta in campo aperto una materia così delicata, smontando con argomenti brillanti e aggiornati i molti pregiudizi che non solo infestano il discorso degli appassionati, ma trovano ancora ampio spazio nella critica musicale. Per farlo fa riferimento a concetti in apparenza lontani dalla musica, dal colorism al passing, e introduce stimolanti riflessioni sui rapporti fra le culture africano americana, ebraica e italiana. Attraverso un inedito approccio multidisciplinare che si muove con agilità fra i più diversi campi delle scienze storiche, biologiche e sociali, Zenni dimostra che la musica sa essere un esempio mirabile di collaborazione fra individui e comunità: uno scambio ininterrotto di idee e di risorse che trascende ogni barriera culturale o tentazione classificatoria.
TuttoVerdi
Programma di sala
di Paduano Guido
editore: EDT
Purtroppo per il teatro è necessario qualche volta che poeti e compositori abbiano il talento di non fare né poesia né musica:
Musica da film
Una breve introduzione
di Kalinak Kathryn
editore: EDT
pagine: 177
La musica da film, luogo d'incontro dell'esperienza visiva e di quella sonora, può plasmare con pochi, efficaci cliché il sign
Perché la musica classica? Significati, valori, futuro
di Kramer Lawrence
editore: EDT
pagine: 255
Che cosa possiamo fare oggi per la musica classica? E viceversa: che cosa può fare oggi la musica classica per noi? Sono le do
Piano Notes
Il pianista e il suo mondo
di Rosen Charles
editore: EDT
pagine: 206
In questo libro, Charles Rosen distilla una vita intera di pratica e riflessione per condurre il lettore attraverso la reale e
Le incantatrici
di Jean Starobinski
editore: EDT
pagine: 341
È da folli credere al meraviglioso, eppure il gusto per il meraviglioso perdura nel piacere dello spettacolo. Alleandosi alla musica, facendo ricorso alle antiche fiabe e alle convenzioni del teatro, la poesia ha inventato un nuovo spazio per il suo dispiegamento: l'opera. È qui che tutte le figure del desiderio, dell'errore e dello sviamento delle passioni possono essere messe in atto o sventate, tutte le autorità e i poteri messi in discussione. Qui le incantatrici tengono in pugno gli eroi dopo averli allontanati dalla loro strada. È ascoltando le voci delle incantatrici che Jean Starobinski incontra i testi di alcuni spettatori inquieti, ricavandone illuminanti scoperte intellettuali e qualche interrogativo. Il secolo romantico ha voluto ritrovare una visione religiosa del mondo che i Lumi avevano cercato di soppiantare? L'aria operistica, che tante passioni solleva, appare come il luogo ideale di trasferimento del sacro all'esperienza più intima del sé. Ma alla sacralizzazione dell'arte corrisponde di ritorno un'estetizzazione del religioso, fenomeno complesso che non smette di manifestarsi sotto i nostri occhi, con conseguenze talvolta inquietanti. I lettori scopriranno che le sfide estetiche evocate in questo libro, ricchissimo di intuizioni sulla musica dei grandi operisti - da Monteverdi a Haendel, Mozart, Wagner, Strauss e molti altri - interessano da vicino l'evoluzione delle società moderne cosiddette "avanzate".
Sparate sul pianista
La censura musicale oggi
editore: EDT
Un viaggio attraverso la musica negata, messa all'indice e condannata al silenzio in molte parti del mondo contemporaneo
Metro e canto nell'opera italiana
di Paolo Fabbri
editore: EDT
pagine: 211
L'incontro della poesia teatrale con il canto ha visto da sempre fronteggiarsi e incrociarsi i due sistemi principali - quello letterario e quello sonoro che concorrono alla costituzione dell'opera in musica. Da un lato la poesia obbedisce a proprie leggi, ma viene anche a patti con le necessità musicali e talvolta vi si conforma; dall'altro il canto riveste le strutture metriche e le configurazioni strofiche, forzandole però e in qualche caso indirizzandole secondo le proprie esigenze. Questo volume, che presenta una versione ampliata e aggiornata del saggio "Istituti metrici e formali", compreso nel sesto volume della "Storia dell'opera italiana" della casa editrice EDT, si propone di tracciare le linee di sviluppo fondamentali di questo "corpo a corpo", lungo una parabola cronologica che parte dall'inizio del Seicento, e si conclude nei primi decenni del Novecento: l'ambito di vita di quella che si può definire "opera italiana".
World music. Una breve introduzione
di Philip V. Bohlman
editore: EDT
pagine: 236
All'inizio del XXI secolo definire la world music è diventato quasi impossibile. È la musica che incontriamo praticamente in ogni parte del mondo; può essere musica folklorica, musica d'arte o popular music, praticata da dilettanti come da professionisti, sacra, secolare o commerciale. Gli stessi consumatori usano la world music in una varietà di modi, la celebrano come propria oppure si compiacciono della sua alterità. Si potrebbe dire che qualsiasi tipo di musica, o quasi, può essere etichettato come world music. La world music è un vero prodotto della modernità, dell'incontro e della visione del mondo inaugurati dall'epoca delle scoperte geografiche, dall'Illuminismo, dall'espansione coloniale e dalla nascita degli stati-nazione. Philip Bohlman ci guida attraverso questo vastissimo territorio musicale mettendone in luce i portati ideologici ed estetici, in un libro centrato intorno a una nozione di incontro che incoraggia il lettore ad affrontare la world music in modo diretto.
Temperamento. Storia di un enigma musicale
di Stuart Isacoff
editore: EDT
pagine: 295
Osservare oggi la tastiera di un pianoforte, con la sua ordinata successione di tasti bianchi e neri, potrebbe indurre a immaginare la scala musicale come un concetto ordinato e stabile. Eppure per secoli quel particolare metodo di accordatura che ne costituisce il fondamento, il cosiddetto "temperamento equabile", è stato considerato un crimine contro Dio e la natura. Filosofi, artisti e scienziati come Pitagora, Fiatone, Leonardo da Vinci, Galileo, Keplero, Descartes, Newton, Rousseau e Diderot se ne sono fatti paladini o vi si sono scagliati contro, utilizzando ogni arma dialettica a propria disposizione, in un clima di violenta e continua controversia. Dietro le loro parole e i loro trattati si intravede il mondo della musica e del musicisti, con la sua peculiare miscela di ricerca del nuovo e piacere del suono, di pensiero e artigianato. In un libro impeccabilmente documentato ma al tempo stesso traboccante di prospettive originali, aneddoti curiosi e ritratti umanissimi di alcuni tra i più grandi geni di tutti i tempi, Isacoff introduce il lettore a una vicenda della nostra civiltà musicale di inaspettata complessità e ricchezza, riuscendo a mantenere una vivacità e un ritmo narrativo degni di un romanzo.
Drammaturgia dell'opera italiana
di Carl Dahlhaus
editore: EDT
pagine: 142
La tesi che individua nella musica il fattore fondante e costitutivo di quel peculiare tipo di dramma che è l'opera italiana affida alla drammaturgia musicale il compito di definire quali rapporti intercorrano di volta in volta tra la musica e gli altri fattori in essa convergenti: l'intreccio, la struttura del dramma, la costellazione dei personaggi, l'azione scenica, la spettacolarità. In un testo che è annoverato tra i grandi classici della letteratura musicologica contemporanea, Carl Dahlhaus dimostra che il riconoscimento della dignità intellettuale dell'opera in musica non può avvenire sovrapponendole dei modelli di lettura esterni, bensì riconoscendo l'effettivo contenuto estetico che, secolo dopo secolo, essa ha saputo costruire e comunicare al suo pubblico. Ma nel condurre il lettore a questa conclusione, lo sottopone altresì a un fuoco d'artificio di annotazioni collaterali, pensieri fuggitivi e illuminazioni parentetiche che fanno di questo saggio una fonte inesauribile di stupore e piacere intellettuale.
Musica. Una breve introduzione
di Nicholas Cook
editore: EDT
pagine: 184
Oggi possiamo scegliere se ascoltare Beethoven, i Chemical Brothers o musica balinese, in auto o in una sala da concerto, così come possiamo scegliere fra una trattoria e un ristorante cinese; eppure, a una più approfondita osservazione, ci scopriamo collettivamente e fedelmente ancorati a valori e a gerarchie che, anche se considerati in modo critico, permangono come intoccabili retaggi del passato: il compositore, il grande interprete, l'autenticità, il capolavoro, l'edizione "fedele alla volontà dell'autore". È partendo da questi riflessi condizionati del pensiero sulla musica che Cook svela quanto essa sia portatrice di messaggi che vanno ben al di là della piacevolezza d'ascolto.