Fandango Libri: Mine vaganti
Hey Rube. Sport violenti, la dottrina di Bush e la spirale discendente dell'idiozia. Storia moderna dalla pagina dello sport
di Hunter S. Thompson
editore: Fandango Libri
pagine: 289
"Non è un caso se questo scritto si intitola 'Hey, Rube'. È il nome di quella che nel gergo arcano del giornalismo si chiama la mia 'rubrica fissa', e lo resterà per un bel po'. 'Hey, Rube' è una frase vecchio stile, nata nella cultura spietata delle bande di giostrai girovaghi che battevano i paesi agli inizi del ventesimo secolo. Ogni tappa del loro giro era solo un'altra occasione per truffare un'altra folla di 'rubes' spendaccioni idioti, paesani, contadinottii, bonaccioni, fessi, minchioni, fannulloni, perdenti che comprano diamanti dagli zingari." Conosciuto come il creatore del gonzo journalism, uno stile di scrittura che mescola confondendole fiction e non-fiction, Hunter Thompson è considerato una delle figure più importanti del movimento letterario americano degli anni Sessanta/Settanta, denominato New Journalism. "Hey Rube" raccoglie più di ottanta articoli divisi in tre parti in cui l'autore racconta l'America degli ultimi vent'anni attraverso lo sport, la politica, la società e i personaggi che l'hanno caratterizzata, il tutto condito con sapiente ironia e disincantato sarcasmo. Uno sguardo personale sull'America dei Bush, delle elezioni presidenziali del 2000, l'America dell'11 settembre e dell'NBA. I racconti e gli incontri con i suoi celebri amici, Johnny Depp, Fidel Castro, Benicio Del Toro, Al Gore e molti altri. Hunter Thompson era uno speciale giornalista sportivo e speciali sono i suoi reportage dalla pagina dello sport...
Fan-Tan
editore: Fandango Libri
pagine: 301
Hong Kong, 1927. Anatole "Annie" Doultry si trova al fresco per una partita d'armi contrabbandate illegalmente, e deve scontare sei mesi di pena nel carcere di Victoria. A dispetto del nome, Annie è un uomo imponente e minaccioso, rotto a tutte le intemperie e ai rovesci di fortuna, un americano d'origini scozzesi che da anni solca i mari del sud con la sua goletta, la Sea Change, e vive di espedienti. Pochi giorni prima del rilascio, Annie decide di salvare la vita a un altro detenuto, un vecchio cinese di nome Hai Sheng. Il suo è un colpo di testa, un azzardo, ma ben presto cambierà il corso della sua vita. A tempo debito, infatti, una donna potentissima, madame Lai Choi San, chiederà di incontrarlo. Madame Lai è bella, ricca, determinata. E pericolosa. Comanda un'intera flotta di giunche da guerra, e dispone di un esercito di pirati fedeli. Non vuole soltanto ringraziare Annie per aver strappato uno dei suoi uomini alla forca, ma intende offrirgli un ruolo chiave nel suo prossimo colpo, l'assalto a una nave inglese. In un crescendo d'intensità, tra patti di sangue e scorrerie, riti d'iniziazione e di vendetta, dalle pagine di questo romanzo emerge la figura di un uomo solo e ferito ma ancora pieno di risorse, un istrione geniale e capriccioso: l'alter ego perfetto di Marlon Brando. Nato da una sua idea per un film d'avventura, Fan-Tan è il frutto della travagliata collaborazione tra lo stesso Brando e il regista londinese Donald Cammell ed esce oggi nella sua veste originale.
Tredici racconti
di John Cheever
editore: Fandango Libri
pagine: 189
Quest'opera raccoglie per la prima volta la feconda officina creativa di uno dei più apprezzati narratori della letteratura moderna e contemporanea. Tredici racconti pubblicati tra il 1931 e il 1949 su riviste di varia tiratura e pregio, da Left, un magazine anticapitalistico, fino ai patinati Collier's e Cosmopolitan. È un mondo desolante quello che emerge da queste pagine, un mondo ancora imprigionato nello stordimento della Grande Depressione. I personaggi sembrano essersi appena ripresi da una lunga agonia. Sono piccole ma paradigmatiche storie di famiglie sconquassate, fallimenti emotivi e lavorativi, periodi di passaggio non necessariamente anticamera di qualcosa di migliore, spettacoli burlesque e spogliarelliste sulla via del tramonto, mogli troppo giovani e opportunità che è meglio lasciar correre. E poi ben tre racconti sul mondo delle corse dei cavalli con i suoi giocatori d'azzardo sull'orlo di una crisi di nervi e intere cittadine infestate dall'olezzo del letame e del denaro. È un canto triste e dignitoso, il distillato, spesso autobiografico, di una classe media che si sforza di mantenere la propria integrità in un periodo che appare senza futuro. La narrazione, procede singhiozzante ma lucida, con uno stile telegrafato, qui debitore della lezione di Hemingway e di Fitzgerald.
Insonni
di Jon Fosse
editore: Fandango Libri
pagine: 70
Se Asie e Alida sono costretti da giorni a camminare per le strade di Bjorgvin e a bussare alle porte di case, pensioni e capanne alla ricerca di una misera sistemazione, visto che è autunno inoltrato e che in questa stagione il buio è più feroce e la pioggia potrebbe cadere da un momento all'altro, la colpa non è della loro giovane età, non è dell'amore che li unisce, non è della miseria che ha deciso di non risparmiarli. Alida, così piccola, aspetta un bambino e la sua pancia è tesa, tirata, un fagotto, potrebbe partorire presto se solo qualcuno lì accogliesse e non li trattasse con disprezzo. Asie regge delle buste con le mani e porta in spalla la custodia del violino, unico ricordo di suo padre. Alida, invece, tiene a fatica due esili reti di vivande per il viaggio ma il cammino è senza sosta e lei ha paura di quello che legge negli occhi della gente. Loro non sanno che questo figlio nascerà soltanto per amore. In una prosa candida e lieve che evoca atmosfere rarefatte e sospese, Jon Fosse mette in scena una favola moderna dai toni dolci in cui i pìccoli protagonisti, due creature simili all'Hansel e Gretel della fiaba, assistono impotenti alla crudeltà del giudizio con il cuore ancora pieno di speranza per quel miracolo che è la vita.
Il racconto dell'ingegnere delle anime umane
di Josef Skvorecky
editore: Fandango Libri
pagine: 965
Nel suo tranquillo esilio canadese, scandito dalla routine della vita universitaria e da una movimentata vita sentimentale, Danny Smiricky continua a essere visitato dai fantasmi del passato. A riportarli in vita sono le lettere che gli giungono dagli amici di un tempo, le stravaganze e le inquietudini di una colorita comunità di immigrati cecoslovacchi, le occasionali visite di qualche connazionale misterioso e sospetto. Umanissimo eroe tragicomico, Smiricky è al centro di una narrazione avventurosa e stravagante, in cui i terrori del passato (l'occupazione nazista della Cecoslovacchia, i grigiori e le viltà dell'epoca comunista) si sovrappongono a un presente confortevole ed estraneo, e in cui il destino di ogni personaggio, dai più dolorosi ai più eccentrici, concorre a formare uno straordinario mosaico di esseri umani schiacciati dalle vicissitudini della storia o graziati da una libertà di cui non conoscono il senso.
Racconti italiani
di John Cheever
editore: Fandango Libri
pagine: 94
Autunno 1956, poco prima di partire per l'Italia Cheever annota sui suoi Journals: "Ho paura che potrei innamorarmi di una duchessa di facili costumi o di un adorabile e giovane commesso, ma non è poi questo ciò che conta. Con animo aperto e questo affare capriccioso tra le gambe non mi resta che giocarmi le mie carte e confidare nel Signore". Il sogno di John Cheever finalmente si realizza: dopo la faticosa stesura del suo primo romanzo, "Gli Wapshot", i Cheever decidono di passare un anno in Italia, il bel paese della Traviata e della Tosca, il paese della Bella Lingua che tanto affascina lo scrittore. Con l'Italia c'è infatti un legame, particolare, occulto: "lo ho il mio passato: case, persone, volti e un antico nome. Il Mediterraneo non fa parte di tutto questo, ma nonostante ciò ha dominato i miei sogni negli ultimi dieci anni". L'ambizione di Cheever è quella di introiettare una cultura che sente potentissima. L'Italia che lo scrittore qualche anno più tardi racconterà non è quella delle guide turistiche o dei libri di storia ma un paese - seppure in pieno boom economico - ferito e sottosviluppato rispetto all'America. Il narratore di questi racconti è spesso una specie di turista spaesato nell'anima dei protagonisti, e castelli, feste di paese, la lingua sconosciuta, i personaggi equivoci e la povertà sono solo i segnali di un senso di pericolo e di irraggiungibilità che permea ogni lontananza, ogni distacco.
Melancholia
di Jon Fosse
editore: Fandango Libri
pagine: 395
Il protagonista del dittico Melancholia è Lars Hertervig, uno dei più grandi nomi della pittura norvegese e nordica ottocentesca. Dopo aver svolto gli studi a Dusseldorf comincia a soffrire di disturbi nervosi e viene internato in un ospedale psichiatrico. Distrutto, vive di elemosina fino alla morte. Jon Fosse, nel tentativo di cogliere la luce che illumina le tele dell'artista, con stile conciso e acre - una sorta di minimalismo furioso - fa rivivere il crudele martirio di Hertervig in due monologhi interiori densi di una scrittura avvolgente, ricca di corrispondenze, ritmata, e sviluppa fino all'angoscia l'ossessione amorosa, intrecciandola all'irrefrenabile volontà creativa del pittore. "Melancholia" ha avuto ottimo riscontro in numerosi paesi e in particolare in Francia, dove è stato pubblicato dieci anni fa in due volumi e dove è diventato opera di culto. Al centro della tessitura che usa la figura stilistica della variazione, con una concezione spesso musicale del periodare, sta la vita di Lars Hertervig, presentato nell'ultima giornata della sua esistenza, prima del suicidio avvenuto in una città tedesca inospitale e tetra alla metà dell'Ottocento forse per cause d'amore, o forse per una più generale e totale incapacità di vivere.
Chi c'è in quel film?
di Peter Bogdanovich
editore: Fandango Libri
pagine: 544
Peter Bogdanovich, regista, sceneggiatore e critico cinematografico, ha lavorato tutta la sua vita con i più grandi attori di Hollywood. Ha iniziato la sua carriera proprio come attore, ha osservato il lavoro dei suoi colleghi e ha studiato recitazione con Stella Adler (fondamentale per la sua formazione artistica come attore e regista.) "Chi c'è in quel film?" ripercorre un'esperienza di vita interamente votata all'amore per il cinema e per quelli che sono considerati ancora oggi le icone della cinematografica americana. Attori con cui Peter Bogdanovich ha lavorato, che ha diretto o che ha solo ammirato da lontano.
Golden Gate
di Vikram Seth
editore: Fandango Libri
pagine: 317
Nel 1984 il futuro autore di bestseller Vikram Seth è un giovane brillante economista
Sembra proprio di stare in paradiso
di John Cheever
editore: Fandango Libri
pagine: 102
Lemuel Sears, il protagonista, è un vecchio gentiluomo del New England che vive in un paesino incantato, dove non c'è ancora un fast-food. Il paradiso di Sears è rappresentato da un laghetto dove ama pattinare d'inverno ma questo posto incantevole è destinato a scomparire a causa della speculazione edilizia e dell'inquinamento. Un'intricata vicenda piena di valori ambientalisti con un crudo ritratto della vita sessuale e sentimentale di Sears, vedovo gaudente che si divide tra ricordi, incontri con una bella e focosa signora e istantanee follie omosessuali con il ragazzo dell'ascensore.
Fuggire
di Jean-Philippe Toussaint
editore: Fandango Libri
pagine: 117
Uno sgangherato telefonino guardato con apprensione al suo arrivo a Shanghai, l'incontro apparentemente casuale con la bellissima e misteriosa Li Qi, e l'ambiguo Zhang Xiangzhi che non lo molla un attimo. Una voce amata (sarebbe dunque mai finita con Marie?) che gli arriva al cellulare attraversando continenti e fusi orari, una memorabile fuga a tre in moto lungo le strade della periferia di Pechino e infine di nuovo Marie (sarebbe dunque mai finita con Marie?), insieme a lei lungo i sentieri e nel mare dell'Isola d'Elba.
Colazione su Plutone
di Patrick McCabe
editore: Fandango Libri
pagine: 201
Eroe/eroina del romanzo è Patrick "Pussy" Braden, che fugge da Tyreelin, Irlanda, e dalla sua madre putativa, Whiskers (una prodigiosa bevitrice di Guinnes), per iniziare una nuova vita a Londra. Con top aderenti e minigonne di satin, Patrick Braden dà inizio al suo commercio fra i relitti umani che riempiono i bar di Piccadilly Circus. Ma i pericoli di una grande città, per un ragazzo che si traveste da donna, non si limitano a uomini d'affari lascivi e donne sole. Siamo negli anni Settanta, l'ira incombe e la paura si insinua nelle strade di Londra e in quelle di Belfast mentre l'opinione pubblica si fa sempre più critica e minacciosa. Pussy sarà inevitabilmente trascinata nel turbine di violenza e tragedia destinate a fare a pezzi la sua fragile anima. Un viaggio nell'abisso della disperazione umana e nel sordido mondo glamour di una società malata. McCabe ricrea istintivamente, come sempre nei suoi romanzi, un ambiente crudele e spietato, descrivendo con tremenda precisione e sensibilità la violenza che caratterizza il cuore del Ventesimo secolo.