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Il Nuovo Melangolo: Teatro stabile di Genova

A corpo morto

di Vittorio Franceschi

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 66

Una novità italiana scritta per il Teatro Stabile di Genova da Vittorio Franceschi: attore, drammaturgo, docente di recitazione. Una riflessione sul tema della morte, che diventa un inno alla vita. Con evidenti riferimenti alla tragedia greca, la struttura drammatugica di "A corpo morto" è semplice e lineare: un prologo, cinque monologhi intervallati da quattro intermezzi corali e un epilogo. La commedia ha l'andamento di un cerimoniale laico e la suggestione di una confessione corale. Cinque colloqui di cinque persone diverse con altrettante persone care "che non ci sono più". Di fatto, cinque riflessioni sulla vita fatte da esseri umani qualsiasi: un ragazzo alla compagna sempre amata in silenzio, una moglie al marito con cui ha vissuto tutta la vita, un padre al figlio, una figlia alla madre e un barbone a un compagno di strada. Scaturite da vari punti di osservazione e frutto di esperienze dissimili, queste piccole "tranches de vie" finiscono per congiungersi in un unico sentiero e fondersi in un'unica riflessione, andando poi a confrontarsi con quell'eterno muro invalicabile chiamato mistero, insensatezza, paura, sberleffo, oblio... insomma il buio, il dopo, o se si preferisce il tutto e il nulla. (Prefazione di Daniele Del Giudice)
12,00

La tragedia di re Lear

di William Shakespeare

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 199

Edoardo Sanguineti traduce in versi e in prosa (come nell'originale) la grande tragedia scespirana per la messa in scena del Teatro Stabile di Genova, ritrovando nel linguaggio insieme raffinato e arcaico del Re Lear il fondamento vitale di una storia ambientata in un mondo barbarico e attraversata dalle grandi passioni primordiali che stanno alla radice dell'umanità di tutti i tempi. Scritta nei primi anni del Seicento, La tragedia di re Lear è basata sulla leggenda di un re della Brìtannia vissuto prima che questa diventasse parte dell'Impero Romano. Una storia che affonda in un passato mitico, dunque. Una vicenda che era già stata narrata in cronache, poemi e anche testi teatrali, ma che ha trovato in Shakespeare colui che ha saputo renderla eterna, tramite una pluralità di personaggi di grande potenza drammatica, un ben definito rapporto tra le loro motivazioni personali e la società nella quale essi si trovano ad agire, la sorprendente modernità di una ricerca linguistica che la nuova traduzione di Sanguineti esalta e illumina nei suoi significati più profondi.
15,00

L'agente segreto

di Joseph Conrad

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 199

Quattordici anni dopo la pubblicazione del romanzo "L'agente segreto", Joseph Conrad ne scrisse una duplice riduzione teatrale, dapprima in quattro atti (1921) e poi in tre atti (1923). Dopo la loro prima rappresentazione, però, di questi testi teatrali non esistono più tracce di allestimenti scenici, né in Inghilterra, né in Italia. Anche per quanto riguarda l'editoria, "L'agente segreto" teatrale non sembra aver avuto nello stesso mondo anglosassone altre edizioni a stampa dopo quelle, a tiratura molto ridotta, dei suoi esordi. E la cosa è quanto meno sorprendente: sia per la notorietà del suo autore, sia per l'attualità dell'argomento affrontato, che propone sulla scena il tema di un attentato terroristico eseguito da personaggi la cui esistenza appare del tutto normale. Il dramma di Conrad (come il romanzo) trae spunto da un fatto di cronaca londinese: il fallito attentato all'Osservatorio di Greenwich, compiuto il 15 febbraio 1894 dall'anarchico Martial Bourdin, ma sia le situazioni che i personaggi sono interamente frutto della fantasia dell'autore. Il volume contiene: un apparato critico-informativo; il testo del dramma con le variazioni volute da Conrad e quelle fatte in sede di allestimento dal regista Marco Sciaccaluga; locandina, interviste e schede biografiche dei protagonisti dello spettacolo del Teatro Stabile di Genova.
15,00

Svet. La luce splende nelle tenebre

di Lev Tolstoj

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 198

Svet non aveva mai trovato in Italia la via di un grande palcoscenico prima della messa in scena voluta dal Teatro Stabile di Genova. Tolstoj vi lavorò a lungo negli ultimi anni della sua vita, ma finì col lasciarlo incompiuto nel quinto atto. Svet (alla lettera "luce") venne pubblicato postumo nel 1912, a Berlino, con il titolo provvisorio di "I Svet vo tme svetit" che cita un verso del Vangelo dI Giovanni (E la luce splende nelle tenebre). Nella pièce prendono vita i principali motivi che ossessionarono Tolstoj e il "tolstojsmo": la concezione evangelica dell'esistenza, l'anticlericalismo, il rifiuto della violenza, il tema della non resistenza al male. Lo spettacolo dello Stabile di Genova è andato in scena con la regia di Marco Sciaccaluga e l'interpretazione di Vittorio Franceschi nel ruolo del protagonista.
15,00

Galois

di Luca Viganò

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 139

Evariste Galois morì in seguito alle ferite riportate in duello, il 31 maggio 1832. Non aveva ancora ventun'anni, ma aveva già troppo vissuto. Perché quella fine da tragico eroe romantico per un giovane e geniale matematico? Forse una provocazione da parte di un nemico politico o forse a ucciderlo fu davvero un amico intimo, come ipotizza questa libera rivisitazione teatrale della biografia di un padre dell'algebra moderna, ma anche di un attivista rivoluzionario e di un ragazzo in cerca d'amore.
15,00

Candido. Soap opera musical. Liberamente tratto da Voltaire

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 107

Apologo, fiaba filosofica o racconto d'avventura, il Candido di Voltaire ha avuto nel corso dei secoli le più disparate interpretazioni, ma sempre tese a sottolineare la grande forza comunicativa della sua ironia e la costante modernità del suo assunto narrativo. Attualizzandolo nella forma di un "soap opera musical", il regista-musicista Andrea Liberovici e il romanziere Aldo Nove ne hanno tratto un travolgente viaggio virtuale. Candido, un debuttante nell'esistenza, è guidato alla scoperta del mondo e di se stesso dal fallimento dei modelli propostigli da un novello Pangloss, maestro di una molto contemporanea via al successo individuale e sociale, che si propone nell'aspetto attualissimo e concreto dell'imbonitore televisivo.
15,00

L'ispettore generale

di Nikolaj Gogol'

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 184

12,91

Il mostro di Hannover

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 142

12,91

L'anima buona del Sezuan

di Bertolt Brecht

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 199

Scritta in esilio, nel corso degli anni Trenta, quando in Europa si stavano riversando le conseguenze della Grande Depressione del 1929, "L'anima buona del Sezuan" viene presentata nella nuova versione italiana di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, i quali l'hanno messa in scena per il Teatro Stabile di Genova con Mariangela Melato nel duplice ruolo della protagonista. In una città tormentata dalla crisi economica, tre dèi scendono sulla terra alla ricerca di "un'anima buona". La trovano in Shen-Te, la prostitituta che da loro ospitalità per la notte e che loro ricompensano con del danaro con il quale lei acquista una tabaccheria nell'intento di costruire per sé e per gli altri una nuova vita. Ma - sottolinea Bertolt Brecht in questa favola ambientata in una Cina che sorprendentemente assomiglia molto a quella attuale - anche Shen-Te deve ben presto accorgersi come sia di fatto impossibile essere buoni in un mondo cattivo. Perciò s'inventa un cugino, Shui-Ta, affinchè, da accorto uomo d'affari, ristabilisca equilibrio in un'amministrazione dissipata dai troppi che cercano di approfittare della generosità o dell'amore di Shen-Te. Anche questo, però, evidentemente non basta e "L'anima buona del Sezuan", commedia dalla sorpendente attualità, può solo concludersi in forma interrogativa: "Deve cambiare il mondo? O è l'uomo da cambiare? Ci servono altri dèi, o è meglio fare senza?".
15,00

Tre storie da pub

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 232

"Tre storie da pub": ovvero tre testi molto diversi tra loro, ma che partecipano di una comune ambientazione in luoghi dove si consumano birra e superalcolici, si parla di fantasmi veri o immaginati, si progettano viaggi e si fanno sogni di riscatto sociale. Soprattutto tre esempi di teatro contemporaneo provenienti da quella fucina di talenti drammaturgici che è oggi rappresentata dall'Irlanda e dall'Inghilterra, dove ogni anno si affermano nuovi autori, quasi sempre molto giovani.
15,00

Morte di un commesso viaggiatore

di Arthur Miller

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 212

Capolavoro di Arthur Miller, il grande drammaturgo statunitense scomparso quasi novantenne nel febbraio deI 2005, "Morte di un commesso viaggiatore" viene proposto nella nuovissima traduzione di Masolino d'Amico commissionata dal Teatro Stabile di Genova per lo spettacolo prodotto per la regia di Marco Sciaccaluga, con Eros Pagni nel ruolo di Willy Loman, l'anziano commesso viaggiatore attraverso la cui vita si consuma la crisi di fiducia nel mito americano del successo alla portata di tutti. Un classico del teatro contemporaneo che conserva ancora oggi tutta la sua appassionata e tragica attualità.
15,00

L'illusione comica

di Pierre Corneille

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 150

Opera giovanile di Pierre Corneille (1606-1684), "L'illusione comica" è una lode del teatro intessuta con brio scintillante in versi alessandrini. La struttura è quella del "teatro nel teatro", dove i toni e i generi si mescolano di continuo intorno al filo narrativo di un padre alla ricerca di un figlio in fuga, a causa della sua eccessiva severità. Nell'antro del mago Alcandro, il teatro coniuga un gioco in cui l'illusione s'intreccia di continuo con la verità.
15,00

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