Laterza: Percorsi Laterza
Amore e libertà. Storia dell'AIED
editore: Laterza
Il libro ricostruisce la storia dell'Associazione Italiana per l'Educazione Demografica e più in generale il difficile cammino
Lo spazio della storia. Studi per Vittorio Vidotto
editore: Laterza
pagine: 556
Lo "spazio della storia" è uno spazio fisico, uno spazio immaginato o anche uno spazio del ricordo
La vocazione civile del giurista
Saggi dedicati a Stefano Rodotà
editore: Laterza
pagine: 384
Qual è oggi il ruolo del giurista, di fronte alle sfide che le contraddizioni del mondo globale pongono al diritto e alla cult
Fare umanità
I drammi dell'antropo-poiesi
di Remotti Francesco
editore: Laterza
La specie umana non è l'unica specie culturale
Tra linguistica e filosofia del linguaggio. La lezione di Tullio De Mauro
editore: Laterza
pagine: 201
Questo libro è un invito al pensiero e al lavoro scientifico di Tullio De Mauro, fra i maggiori linguisti italiani, che ha spaziato nella sua lunga carriera da Saussure alla storia della filosofia del linguaggio, dalla semantica alla lessicografia, dalla sociolinguistica all'educazione linguistica, influenzando profondamente gli studi e formando decine di ricercatori, in Italia e in altri paesi. Il libro ripercorre le fasi principali dell'esperienza intellettuale di De Mauro e propone riletture di alcune sue opere fondamentali: la Storia linguistica dell'Italia unita, introduzione alla semantica, gli studi di semantica teorica e storica, le ricerche sulla comprensione. Si impegnano in questo rinnovato confronto sia studiosi affermati, a vario titolo legati scientificamente a De Mauro, sia giovani allievi, che provano a utilizzarne la lezione in rapporto a temi di ricerca oggi in via di sviluppo (l'espressione delle emozioni nel linguaggio, le lingue segnate dei sordi, i lavori indologici di Saussure). Il lettore ha così gli strumenti non solo per conoscere una delle personalità scientifiche ed educative più ricche della nostra storia recente, ma per introdursi ai temi di maggiore attualità al crocevia fra linguistica teorica, storia della lingua italiana, filosofia del linguaggio, linguistica educativa.
Storia della rivoluzione del 1848
di Daniel Stern
editore: Laterza
pagine: 888
Marie Catherine Sophie de Flavigny, contessa d'Agoult, in arte Daniel Stern. Nella metà dell'Ottocento è lei che anima a Parigi un salotto letterario e politico frequentato dai maggiori intellettuali del tempo. Dopo la separazione dal marito, il conte d'Agoult, sarà scrittrice prolifica e gran viaggiatrice in compagnia del compositore Franz Liszt; da lui avrà tre figli e la seconda, Cosima, futura moglie di Richard Wagner, sarà ideatrice del famoso teatro di Bayreuth. Da testimone privilegiata, Marie racconta in prima persona le giornate rivoluzionarie del 1848 che infiammarono Parigi e avranno ripercussioni in molti paesi d'Europa. Le sue pagine sono un documento storico di grande valore, scritto nel clamore di una rivoluzione che dapprima sembrò non violenta e simbolicamente efficace, ma presto si trasformò in altro. Vi si trovano i momenti salienti della ribellione, con al centro i loro protagonisti: Luigi Bonaparte, Buchez, Thiers, Lamartine, Girardin, ma anche gli uomini e le donne del popolo di Parigi e di tutte le altre nazioni coinvolte, tra cui l'Italia dove spicca la figura di Mazzini, amico e corrispondente dell'autrice. Si va dai giorni lenti e rigidi della formazione dell'opposizione al governo, pieni di discussioni politiche e di 'banchetti', a quelli impegnati e veloci delle barricate, sino all'inevitabile spargimento di sangue. L'autrice entra nella discussione pubblica sull'economia e sulla politica, cita i giornali e la stampa dell'epoca...
Associazionismo ed emigrazione. Storia delle colonie libere e degli italiani in Svizzera
di Toni Ricciardi
editore: Laterza
pagine: 306
Le miniere di carbone in Belgio, le industrie in Germania, gli ultimi viaggi transoceanici nell'America Latina o verso l'Australia: sono queste le immagini che vengono subito in mente pensando agli italiani all'estero. Al contrario, la Svizzera, che dal secondo dopoguerra e fino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso ha accolto da sola quasi il cinquanta per cento del flusso migratorio italiano, per lungo tempo è stata sottovalutata e quasi dimenticata dalla storiografia nazionale, nonostante abbia attirato milioni di italiani, prevalentemente del Nord-Nordest e poi, a partire dagli anni Sessanta, del Sud. Come poco conosciuta è anche la storia della tragedia di Mattinarle, la Marcinelle dimenticata. È proprio in Svizzera che viene fondata nel 1943 la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS), un'eccezione senza precedenti nella storia dell'associazionismo italiano in emigrazione, nata dall'esigenza di assicurare una rappresentanza unitaria di tutti gli italiani e degli esuli del fascismo. Toni Ricciardi racconta la presenza italiana in Svizzera a partire dal secondo dopoguerra e durante tutta la fase della Guerra fredda. Una presenza che sarà caratterizzata da stagionalità e precarietà, oltre che da un alto tasso di clandestinità, la pagina più buia e poco conosciuta dell'immenso mosaico dell'emigrazione italiana, con protagonisti migliaia di bambini.
Pensare il Novecento
Fatti, problemi e idee di un secolo denso di suggestioni storiche
editore: Laterza
pagine: 436
Fatti, problemi e idee sono le parole chiave del volume, attorno alle quali si snoda il percorso di analisi e approfondimento
Il medico delle mummie
Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville
editore: Laterza
pagine: 207
Il protagonista di questo libro esibisce una carta d'identità con generalità che mutano nel tempo
Scienziati, patrioti, presidenti. L'Accademia Nazionale dei Lincei (1874-1926)
editore: Laterza
Il volume riannoda - attraverso alcune parole chiave (scienza, patria, cosmopolitismo, guerra, dittatura e ricostruzione) - i
Voci del lavoro
Dagli anni Settanta a oggi, globalizzazione e cambiamenti in una fabbrica Pirelli
di Garruccio Roberta
editore: Laterza
pagine: 430
Oltre trenta interviste in profondità, realizzate su supporto audiovideo tra il 2010 e il 2011, a un gruppo di lavoratori degl
La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'unità
editore: Laterza
pagine: 584
La sfida di questa ricerca, frutto di un lavoro d'archivio imponente, è molto semplice: ha senso studiare la fase culminante del Risorgimento, cioè l'apice del processo di costruzione della nazione, all'interno di uno spazio regionale? E come tenere intrecciati i diversi piani, quello locale, quello inter-statale (con lo Stato pontificio a far da cardine, in questo caso) e quello propriamente italiano? Le risposte offerte da un gruppo di studiosi della nuova generazione sono state sorprendenti. Allontanandosi dagli stereotipi propri delle ricostruzioni celebrative del periodo liberale e fascista, le analisi si sono concentrate sulle condizioni materiali, sui difficili equilibri tra i ceti, sulla radicalità della propaganda patriottica, ma anche su tanti elementi fino a oggi trascurati, dall'ultimo viaggio di Pio IX in provincia agli effetti del colera, dalle trasformazioni indotte dall'Unità nella vita quotidiana - i pesi, le misure, le monete - al difficile radicamento delle istituzioni laiche e liberali, alle prese con una terra in bilico fra 'rossi' (i mazziniani e i garibaldini) e 'neri' (i clericali). Lo spaccato che esce da queste pagine racconta la vicenda di una provincia italiana complicata e contraddittoria, ma anche ricca d'incredibili fermenti, che toccano l'istruzione primaria, la cultura, l'ansia di affermazione di una generazione di giovani.