Libri di A. Molica Franco
Chéri-La fine di Chéri
di Colette
editore: Feltrinelli
pagine: 320
In questi due brevi romanzi, la penna di Colette ricostruisce un triangolo amoroso di geometrica ferocia
Lo strano caso di Henri Girard
di Philippe Jaenada
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 661
Un triplice omicidio commesso nel 1941 in Dordogna vide accusato e poi scagionato un ragazzo viziato e incostante, Henri Girar
L'allievo
di Henry James
editore: Elliot
pagine: 82
Il giovane e ingenuo Pemberton è un precettore laureato a Oxford assunto da una cinica famiglia, i Moreen, per istruire il fig
L'attentato di Sarajevo
di Georges Perec
editore: Nottetempo
pagine: 147
Georges Perec scrive "L'attentato di Sarajevo" nel 1957, all'età di ventun anni: si tratta del suo primo romanzo
La ragazza che voleva diventare una geisha
di Isabelle Artus
editore: Baldini + Castoldi
pagine: 282
Quando Thad incontra Pam, l'amore è inevitabile
Évariste
di François-Henri Désérable
editore: Baldini & Castoldi
pagine: 139
Évariste Galois è un genio precoce e sregolato, rivoluziona la matematica teorizzando un'importante branca degli studi sull'al
La stella del vespro
di Colette
editore: Del vecchio editore
pagine: 267
Un'inedita e struggente Colette si racconta in questa raccolta, pubblicata per la prima volta nel 1946, lungo frammenti scritti con la cura e la sofisticatezza a cui ormai ha abituato i suoi lettori e di cui è diventata maestra; gli avvenimenti e le osservazioni della vita quotidiana; i capricci di primavera; i viavai del compagno; le visite che riceve; le audizioni per la riduzione teatrale de "La Seconde"; l'impegno a raccogliere tutte le sue opere per il progetto "Oeuvre complète" per l'editore Le Fleuron; l'Académie Française. Ormai immobilizzata dalla vecchiaia, dal peso e dall'artrosi, osserva il cielo, il succedersi al giorno della luna o del vespro nel quadrato ritagliato dalle finestre della sua grande casa a Palais-Royal. Leggiamo una Colette malinconica e meditativa, chiusa nel suo appartamento, in cui riceve, mangia, scrive e legge: evoca i ricordi dai tempi della guerra, medita sulla sua condizione di invalidità e i suoi nuovi rapporti con il mondo da scrittrice "nota e riconosciuta" e, amabilmente, conversa con le sue care presenze, con gli esseri da lei sempre amati - appassionatamente o teneramente - come la madre Sido; la figlia di cui evoca il ricordo della nascita nel 1913; Bertrand; l'ex marito Henry de Jouvenel; Polaire; il migliore amico nonché terzo e ultimo marito Maurice Goudeket; il giovane reporter che va a intervistarla...
La ragazza del cinema
di Marguerite Duras
editore: Del vecchio editore
pagine: 109
Un inedito di Marguerite Duras, "Il camion", si accosta in un unico piano-sequenza al più noto "Agatha": la conferma della coerenza e dell'acutezza di una grande osservatrice dell'umanità. Nei testi, la struttura cinematografica conferisce ancora maggior densità alle parole, che diventano il sottofondo musicale del tempo che scorre. In "Agatha" un uomo ritrova la sorella che non vede da anni, nella casa al mare. Si svela pian piano il ricordo delle estati da adolescenti, dell'inquieto desiderio che aleggiava tra i due, intessuto della voglia di partire, di andare via. Un impeto incestuoso narrato come un amore puro e irrealizzabile, vissuto come assoluto, al limite della realtà possibile. L'azione de "Il camion" si svolge tutta in una stanza: Gerard Depardieu e Marguerite Duras leggono la storia di una donna che ogni sera si fa dare un passaggio su un camion diverso e ogni sera racconta all'autista, che non la ascolta mai, la sua vita, per la prima volta. Tra i due personaggi, in salotto, le storie sembrano acquisire forma materiale insieme alla donna che le narra, in una tensione irrisolta e terribilmente perturbante.
Mi piace essere golosa
di Colette
editore: Voland
pagine: 90
Provocatrice e sensuale, Colette scatena tutta la sua golosità di cibo e di vita in questi tredici articoli scritti per "Marie-Claire" tra il 1938 e il '40. Che si tratti di cucina, di amore, di animali, di fiori, lo sguardo dell'autrice si posa libero sul mondo che la circonda.
Concerto per mio padre
di Yasmine Ghata
editore: Del vecchio editore
pagine: 117
"Alla morte di Barbe Blanche, mio padre, ricevetti in eredità il târ che si trasmette nella mia famiglia di generazione in generazione. Ma immediatamente lo strumento mi si ribellò contro, rifiutandosi di librare quegli accordi incantevoli e mistici che hanno fatto la gloria dei musicisti dell'Iran. Sotto le mie dita, e al mio carezzare le corde, sembrava solo un pezzo di legno senza vita, senza vigore. Ero forse maledetto? Che crimine dovevo espiare?. Forse il târ custodiva dentro quei sinuosi fianchi di legno un segreto troppo pesante per poter vibrare come un tempo, leggero e suadente? Così ho strappato le corde, le ho bruciate e seppellite dietro casa. E sono partito alla volta di Ardabil, in cerca del più famoso liutaio della regione. Ma cambiare le corde di un târ equivale a cambiare la sua stessa anima e quella del musicista che lo possiede. E adesso che sono qui, rinchiuso con mio fratello Nur in questa cella di polvere e silenzio a scontare una condanna inclemente e sconosciuta, adesso che la vista mi sta abbandonando e che non riesco più a distinguere il giorno dalla notte, adesso che questo buio diventa sempre più mio senza voce e senza sguardi, ho paura. Ho paura di non tornare mai più."
Prigioni e paradisi
di Colette
editore: Del vecchio editore
pagine: 224
"Prigioni e paradisi" raccoglie brevi bozzetti, note di costume, impressioni, composti da Colette tra il 1912 e il 1932, molti dei quali precedentemente apparsi su riviste o volumi. Tessere che compongono un'autobiografia sensoriale affatto priva di umorismo, che restituisce l'immagine della seduttrice scandalosa, ma anche di attenta osservatrice del mondo naturale e animale: vi compaiono le "bestie", alle quali è legata da una fascinazione per il mostruoso che allo stesso tempo è inavvicinabilità; nozioni di botanica sulle varietà floreali dei giardini della Treille Muscate; le abitudini culinarie della Borgogna e il primo bicchiere di vino bevuto a tre anni; le amicizie parigine con un ritratto insolito di Coco Chanel; il nord Africa e i viaggi delle note marocchine alla ricerca dell'arabesco, una tessitura che ricrea la trama del mondo. Nella scrittura la metafora in particolare è il mezzo per muoversi alla ricerca dei paradisi della sensibilità senza mai tralasciare l'aspetto estraneo e oscuro del reale.