Libri di A. Valastro Canale
Lazarillo de Tormes
di Anonimo
editore: Adelphi
pagine: 162
Sono passati quasi cinque secoli da quando è apparso questo inusitato, sconcertante romanzo, eppure lo stupore che proviamo ne
Etimologie o origini. Testo latino a fronte
di Isidoro di Siviglia
editore: Utet
pagine: 1817
Eruditissimo autore di una immensa mole di libri che affrontano in modo sistematico tutto lo scibile umano, dall'agronomia alla medicina, dalla teologia all'economia domestica, Isidoro di Siviglia dedica gli ultimi vent'anni della sua vita all'etimologia, con l'intento di raccogliere le conoscenze dell'epoca in un'opera il più possibile onnicomprensiva, programmatica fin dal titolo. Considerata la prima Enciclopedia della cultura occidentale, le "Etimologie o origini" coprono, organizzandoli tematicamente nell'arco di venti libri, gli argomenti più svariati - arti liberali, religione, medicina, diritto, lingue e popoli, geografia e architettura, per citarne alcuni - e rappresentano lo sforzo di descrivere la realtà attraverso l'origine dei vocaboli che la definiscono. In un periodo storico particolarmente convulso, disgregato politicamente e culturalmente, l'etimologia è per Isidoro un'arma capace di ripristinare la forza coesiva della lingua latina, un passo decisivo sulla strada che conduce alla concordia terrena, all'unità di cuori, pensiero e parola. Con oltre mille codici conservati e un'ininterrotta catena di citazioni nei libri di epoche successive - non ultima la Commedia dantesca -, le Etimologie furono un testo di riferimento per tutto il Medioevo, un compendio generosissimo che ebbe fortuna immediata e duratura e che tuttora mantiene intatto il suo fascino... Con e-bookscaricabile fino al 30-12-2014.
La poesia del Chisciotte
di Miguel de Cervantes
editore: Bompiani
pagine: 253
"Dove si nasconde il fascino indiscutibile del Chisciotte, libro tra i più celebrati e probabilmente il più tradotto dei pochi che possano vantarsi di costituire il cosiddetto canone occidentale? Omerico, dantesco, kafkiano... ci sono autori talmente grandi da essere divenuti aggettivi di valore universale. Miguel de Cervantes non è uno di questi: l'aggettivo vincente non è "cervantino", ma "chisciottesco"; universali non sono né l'autore né l'opera, ma soltanto il personaggio: don Chisciotte, senza articolo e senza numero romano alcuno, don Chisciotte con la propria rabbia e il proprio sorriso. Se è vero che la Poesia con la "p" maiuscola non volle mai baciare davvero la fronte di don Miguel, limitandosi a sfiorarla di quando in quando, perché riunire in un volumetto le poesie del Chisciotte? Perché proprio nel Chisciotte è possibile percepire il fiatone di un autore che, pur di ricevere l'agognato bacio, trascinato da un risentimento felice, batte ogni cammino, dritto o storto che sia..." (Dall'Introduzione)