Libri di Alberto Manguel
La biblioteca di notte
di Alberto Manguel
editore: Vita e Pensiero
pagine: 256
Biblioteche come cataloghi del mondo intero e biblioteche minuscole e private, biblioteche come strumenti di potere e bibliote
Il lettore ideale & la biblioteca ideale
di Alberto Manguel
editore: Vita e Pensiero
pagine: 72
Si leggono con grande piacere i pensieri che Alberto Manguel dedica qui alla costruzione delle figure del lettore ideale e del
Il rovescio dell'arazzo. Note sull'arte della traduzione
di Alberto Manguel
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 168
Un saggio sull'affascinante universo della traduzione in quaranta parole-chiave
Una storia della lettura
di Alberto Manguel
editore: Vita e Pensiero
pagine: 376
Per Borges Biblioteca Universale è un altro nome dell'Universo, per il Talmud l'Universo è l'Altro Libro di Dio: immagini impe
Frammenti d'argilla. Riflessioni sui quattro elementi
di Alberto Manguel
editore: Olschki
pagine: 40
Terra, acqua, fuoco e vento
In nome del libro. La gloria delle biblioteche di qua e di là del mare
editore: Franco maria ricci
pagine: 156
Conoscenza e potere hanno spesso camminato di pari passo fin dai tempi antichi e i libri, le fonti della conoscenza, venivano
Dante. Orizzonti dell'esilio-Landscapes of exile
editore: Olschki
pagine: 152
Si possono rappresentare i luoghi di un esilio, quand'esso non ha - per l'esule - niente di "proprio"? Quando - soprattutto pe
Mostri favolosi. Dracula, Alice, Superman e altri amici letterari
di Alberto Manguel
editore: Vita e Pensiero
pagine: 328
«L'esperienza che ho del mondo, fatta di amore, morte, amicizia, perdita, gratitudine, stupore, paura, l'ho imparata dai perso
L'Apocalisse secondo Dürer
di Alberto Manguel
editore: Pagine d'Arte
pagine: 75
La sequenza dell'Apocalisse di Dürer tradotta in prosa da Alberto Manguel rivela a tratti la passione dei libri, l'arte dello scrivere come creazione dell'universo.
Una storia naturale della curiosità
di Alberto Manguel
editore: Feltrinelli
pagine: 410
"La curiosità mi incuriosisce." Così inizia questo saggio in cui Alberto Manguel, spaziando tra alcuni dei più grandi pensatori, scrittori e artisti, indaga lo stimolo che dalla notte dei tempi ci porta alla conoscenza e suscita in noi la tentazione di addentrarci nel proibito, nell'occulto, nel pericoloso. Non a caso, una delle prime parole che impariamo da bambini è "perché?". E una volta imparato a chiederlo non smettiamo più, anche se presto scopriamo che la curiosità è raramente ricompensata da risposte rivelatrici e che le domande rinviano continuamente ad altre domande. In "Una storia naturale della curiosità" confluiscono molti anni di letture, scrittura e pensieri, nati da una passione e da una vivacità travolgenti: nulla che possa ispirare curiosità è estraneo ad Alberto Manguel. In diciassette capitoli, dove i riferimenti letterari si intrecciano a riflessioni sulle ultime scoperte scientifiche, traccia infatti un percorso suggestivo attraverso i territori che conosciamo, ma senza trascurare di affacciarsi in quelli inesplorati che si aprono costantemente davanti a noi. E se Dante aveva voluto delle guide per i suoi viaggi, anche Manguel si sceglie le sue, e la principale è proprio Dante, perché le domande formulate nella "Divina Commedia" lo aiutino a tracciare la rotta delle sue. Domande sull'essere umano, sul nostro posto nel mondo, sulla relazione con la natura...
Una storia della lettura
di Alberto Manguel
editore: Feltrinelli
pagine: 288
Quella che racconta Alberto Manguel non è la storia della lettura, ma è, appunto, una storia della lettura: soggettiva e unica, e proprio per questo di tutti. Infatti, alla dissertazione letteraria, Manguel aggiunge annotazioni personali, passi autobiografici, aneddoti che dissacrano la letteratura in quanto scienza e che invece sanciscono la superiorità della lettura e, soprattutto, dei lettori. Così, dopo aver chiamato in causa autori come Plinio, Dante, Cervantes. Victor Hugo, Rabelais e Borges, Manguel parla della forma del libro, dei libri proibiti, del valore delle prime pagine, di cosa vuol dire leggere in pubblico e, al contrario, dentro la propria testa, e ancora, del potere del lettore, della sua capacità di trasformare e dare vita al libro, quanto e forse più dell'autore stesso, della follia dei librai e del fuoco sacro che divora ogni vero appassionato di storie.