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Libri di Alberto Prunetti

Amianto. Una storia operaia

di Alberto Prunetti

editore: Feltrinelli

pagine: 144

È il 1969 e al Cardellino di Castiglioncello, sul litorale livornese, una Nada appena giunta in vetta alle classifiche sorride
11,00

Non è un pranzo di gala. Indagine sulla letteratura working class

di Alberto Prunetti

editore: Minimum fax

pagine: 240

Uno spettro si aggira nel mondo delle lettere
15,00

Nel girone dei bestemmiatori. Una commedia operaia

di Alberto Prunetti

editore: Laterza

«La storia, Elettra, comincia col nome»
15,00

108 metri. The new working class hero

di Alberto Prunetti

editore: Laterza

pagine: 133

Un vecchio cuoco tossico uscito da un libro d'avventure, uno stasatore di cessi innamorato della lirica e un anziano attore sh
15,00

PCSP (piccola controstoria popolare)

di Alberto Prunetti

editore: Edizioni Alegre

Ribellioni, resistenze, renitenze, rivolte
13,00

Amianto. Una storia operaia

di Alberto Prunetti

editore: Edizioni Alegre

pagine: 192

Renato è un operaio cresciuto nel dopoguerra che ha iniziato a lavorare a quattordici anni
14,00

Amianto. Una storia operaia

di Alberto Prunetti

editore: Agenzia X

pagine: 141

Questa è la storia di Renato, un operaio cresciuto nel dopoguerra che ha iniziato a lavorare a quattordici anni. Un lavoratore che scioglieva elettrodi in mille scintille di fuoco a pochi passi da gigantesche cisterne di petrolio. Un uomo che respirava zinco, piombo e una buona parte della tavola degli elementi di Mendeleev, fino a quando una fibra d'amianto, che lo circondava come una gabbia, ha trovato la strada verso il torace. Poi, chiuso il libretto di lavoro, quella fibra ha cominciato a colorare di nero le cellule, corrodendo la materia neurale. Una ruggine che non poteva smerigliare, lesioni cerebrali che non poteva saldare. "Amianto" è una scorribanda nella memoria tra le acciaierie di Piombino e quelle di Taranto, tra le raffinerie liguri e gli stabilimenti di Casale Monferrato, tra il calcio di strada in un'Ilva dimenticata in provincia e le risse domenicali lungo la via Aurelia. Un "Lessico famigliare" proletario con cavi elettrici impazziti e sarcastici aneddoti dal mondo operaio. Un'epopea popolare ma anche un'inchiesta che riapre una ferita sociale, scritta da una voce narrativa che reclama attenzione e conferma un talento sempre più maturo.
13,00

Il fioraio di Peron

di Alberto Prunetti

editore: Stampa alternativa

pagine: 159

L'Argentina di ieri e quella di oggi, unite da una storia che, tra crisi e trasformazioni, resta pervicace nelle sue linee di fondo e in cui il peronismo riemerge periodicamente quale collante politico e culturale di una nazione. Nazione ben strana, del resto, in cui apparente spensieratezza italiana e apparente tragicità spagnola hanno dato luogo a una curiosa sintesi, che differenzia il paese da tutto il resto dell'america latina. Il romanzo narra episodi in gran parte veri, ma ciò è irrilevante: ciò che è vero al di là di ogni dubbio è il contesto umano e sociale che emerge nel narrare la vicenda di un fioraio italiano giunto vicino alle sedi del potere, e quella parallela di un erede che ne cerca le tracce. Il simbolo più significativo di tutto ciò è la casa rosada, così chiamata - impariamo - perché tinta con sangue bovino all'epoca della costruzione. Un colore tenue e piacevole, dunque, che allude a una crudeltà sempre pronta a trasudare, fatta di prepotenza e pulsioni autoritarie.
14,00

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