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Libri di Aldo Molinengo

Bambini affittati. Vaché e sërvente: un fenomeno sociale nel vecchio Piemonte rurale e montano

di Aldo Molinengo

editore: Priuli & Verlucca

pagine: 141

Nella quasi totalità delle famiglie contadine di un tempo, soprattutto quelle delle vallate, le uniche cose che si tramandavano da una generazione all'altra, oltre a un po' di terra, erano la miseria e la fame. La scarsità di cibo condizionava tutta l'esistenza fin dalla nascita, e dei tanti figli che venivano al mondo molti morivano a pochi giorni o pochi mesi di età, a causa di malattie determinate dalle disperate condizioni di vita di tutta la famiglia. Per chi sopravviveva c'era il problema quotidiano di sfamarsi, che per i bambini veniva risolto mandandoli via da casa a lavorare: maschi e femmine, fin dagli otto o nove anni, venivano "affittati " per diversi mesi ad altre famiglie che sovente avevano solo un po' di miseria in meno. Così il tempo del gioco finiva presto, e in primavera nei mercati e nelle fiere, oltre a vendere, comprare e scambiare merci, molti contadini affittavano i propri figli per impiegarli nella custodia del bestiame al pascolo o in altri lavori. In montagna, in collina e in pianura, per secoli la sorte dei figli di poveri contadini è stata questa.
9,90

Roba bella comprate gente! Mercato, fiera e tradizione nel commercio piemontese d'antan

di Aldo Molinengo

editore: Priuli & Verlucca

Sul palcoscenico di fiere e mercati continuano a recitare i tanti personaggi di una millenaria commedia dell'arte, che vede come interpreti commercianti, gente, bestie e varie mercanzie. Anche se non ci sono più certe figure caratteristiche di un tempo (neanche troppo lontano), a vendere miracolose pozioni medicinali, non mancano suonatori, imbonitori, abili truffatori e altra varia umanità. Soprattutto nel giorno di fiera, quando la gente che la frequenta vuole anche questo: tanti spettacoli nel grande teatro che si svolge tra piazze e strade, con al massimo il riparo di una tettoia più o meno antica. Fiera e mercato fanno parte della storia dell'uomo, e lo hanno sempre accompagnato in ogni epoca, cultura e geografa, con schemi e ritmi che sono universali, e così la tradizione del commercio ambulante non avrà mai fine, e manterrà molte delle consuetudini che da sempre l'hanno caratterizzata. Tra queste, l'antichissima usanza di abbinare alla fera il nome di un santo, che spesso è anche il patrono locale, riunendo in un armonico amalgama cerimonia religiosa e festeggiamento laico, riflettendo tutto ciò che l'umanità sa essere tra terra e cielo, tra profano e sacro.
17,50

Bambini affittati. Vaché e sërvente: un fenomeno sociale nel vecchio Piemonte rurale e montano

di Aldo Molinengo

editore: Priuli & Verlucca

pagine: 144

Nella quasi totalità delle famiglie contadine, uniche cose che si tramandavano da una generazione all'altra, oltre a un po' di terra, erano la miseria e la fame. La scarsità di cibo condizionava tutta l'esistenza fin dalla nascita e, dei tanti figli che venivano al mondo, molti morivano a pochi giorni o pochi mesi di età. Per chi sopravviveva c'era il problema quotidiano di sfamarsi, che per i bambini veniva risolto mandandoli via da casa a lavorare: maschi e femmine, fin dagli otto o nove anni, venivano "affittati" per diversi mesi ad altre famiglie. Nei mercati e nelle fiere, oltre a vendere, comprare e scambiare merci, molti contadini affittavano i propri figli per impiegarli nella custodia del bestiame al pascolo o in altri lavori.
17,50

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