Libri di Amado Jorge
Dona Flor e i suoi due mariti
di Jorge Amado
editore: Garzanti
pagine: 600
"Dona Flor e i suoi due mariti" è uno dei capolavori di Jorge Amado: la ricchezza verbale, la perfetta architettura narrativa,
Gabriella garofano e cannella
di Jorge Amado
editore: Einaudi
pagine: 540
Gabriella dal profumo di garofano e dal colore di cannella, mulatta sinuosa che non cammina ma balla, che non parla ma canta,
Cacao
di Jorge Amado
editore: Einaudi
Dopo una breve infanzia agiata e felice a Sao Cristovao, la tragedia della morte del padre e i soprusi dello zio costringono il quindicenne sergipano (così chiamato perché nativo di uno stato del Nordest del Brasile, il Sergipe) a lavorare in fabbrica. Inseguendo i sogni collettivi di emigrare nelle zone del cacao, il ragazzo finisce per lasciare casa sua alla volta di Pirangi. Là, nella Fazenda Fraternidade del coronel Mané Frajelo, il mito del cacao crolla nell'impatto con la durezza della realtà e con la disperazione della miseria. Un romanzo corale, popolare, scritto con toni appassionati e vibranti da uno scrittore (appena ventenne) che vuole portare alla ribalta letteraria l'esistenza di classi sociali che soffrono.
Teresa Batista stanca di guerra
di Jorge Amado
editore: Einaudi
pagine: 560
Un romanzo popolare, una saga che Amado immagina di aver raccolto qua e là dalla bocca della gente che ha veramente conosciuto
I turchi alla scoperta dell'America
di Amado Jorge
editore: Garzanti Libri
pagine: 97
sn verità l'America, suggerisce Jorge Amado in questo sorridente romanzo breve, non è stata scoperta da Cristoforo Colombo
Frutti d'oro
di Amado Jorge
editore: Garzanti Libri
pagine: 490
Un tempo c'era solo la foresta vergine dell'Amazzonia, lussureggiante e selvaggia
La cucina di Bahia, ovvero Il libro di cucina di Pedro Archanjo e le merende di Dona Flor
editore: Einaudi
Lo scrittore Jorge Amado è molto goloso, sua moglie Zélia è un'ottima cuoca, e la figlia Paloma ha preso da tutti e due i geni
La cucina di Bahia, ovvero Il libro di cucina di Pedro Archanjo e le merende di Dona Flor
editore: Einaudi
pagine: XXVI-257
Lo scrittore Jorge Amado è molto goloso, sua moglie Zélia è un'ottima cuoca, e la figlia Paloma ha preso da tutti e due i geni
Tocaia grande
di Jorge Amado
editore: Garzanti Libri
pagine: 498
In questo romanzo-ballata, Jorge Amado racconta una storia tanto strana che potrebbe essere vera. È la storia di una valle fertilissima, attraversata da un limpido fiume, ricca di fiori e frutti dal dolce profumo. Questa terra benedetta da Dio viene battezzata dagli uomini Tocaia Grande (Grande Imboscata) perché insanguinata dalle lotte di truci cacicchi che si contendono terra e potere. Gli abitanti che giungono via via a popolarla sono mercanti arabi e negri fuggiaschi, avventurieri e reduci, zingari e prostitute, immigrati europei e meticci senza terra. Manca solo una cosa, di cui gli abitanti non sentono affatto il bisogno: la Legge, lo Stato. Ma a questo pensano i "grandi": le multinazionali del cacao, i militari, i preti fanatici venuti da lontano. Tocaia Grande, conquistata con l'inganno e con la forza, perderà persino il suo nome insolito e sconveniente per quello pomposo di Irisópolis.
Navigazione di cabotaggio. Appunti per un libro di memorie che non scriverò mai
di Jorge Amado
editore: Garzanti
pagine: 450
In questa "Navigazione di cabotaggio" Amado raccoglie i ricordi di una vita
Due storie del porto di Bahia
di Jorge Amado
editore: Garzanti
pagine: 312
"Le due storie del porto di Bahia" appartengono alla fase più matura della narrativa di Amado
Santa Barbara dei fulmini
di Jorge Amado
editore: Garzanti Libri
pagine: 381
Questo apologo allegro e scanzonato ha per protagonista la stravagante figura di una santa munita, secondo la tradizione, di un mazzetto di fulmini: santa Barbara. Un bel giorno la sua statua viene fatta trasportare dal Reconcavo a Bahia per una esposizione d'arte sacra. Ma già durante il breve viaggio, su un peschereccio, la statua comincia a dar segni di irrequietezza: per rimettere a posto alcune situazioni che non le vanno a genio, al momento dell'attracco prende vita e, assunto l'aspetto di Yansà, signora dell'uragano e della guerra, se ne va in giro per le strade, seminando panico e raccogliendo reverenti omaggi. Siamo negli anni della dittatura militare, e la sparizione della statua getta nello scompiglio la polizia e la stampa.