Libri di Andrea Moro
I segreti delle parole
editore: La nave di Teseo
pagine: 144
Noam Chomsky, il maestro che ha teorizzato la grammatica generativa, e Andrea Moro, l'allievo che ha rivoluzionato gli studi s
La razza e la lingua. Sei lezioni sul razzismo
di Andrea Moro
editore: La nave di teseo
pagine: 186
Le idee sbagliate sono sempre pericolose, ma ne esistono due che sembrano resistere nel tempo e, se combinate, costituiscono u
I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue impossibili
di Andrea Moro
editore: Il Mulino
pagine: 360
Perché non tutte le regole concepibili sono realizzate nelle lingue del mondo? In altre parole, come si spiega il mistero dell
Il segreto di Pietramala
di Andrea Moro
editore: La nave di teseo
pagine: 380
Elia Rameau, un giovane linguista di Parigi che gira il mondo per catalogare lingue esotiche, viene inviato a compiere una del
Le lingue impossibili
di Andrea Moro
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 140
Può esistere una cosa come una lingua umana impossibile? Un biologo potrebbe definire impossibile un animale che contraddicess
I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue impossibili
di Andrea Moro
editore: Il mulino
pagine: 354
Perché non tutte le regole concepibili sono realizzate nelle lingue del mondo? In altre parole, come si spiega il mistero delle "lingue impossibili"? La sorprendente risposta a tale enigma lega i limiti di variazione tra le lingue alla struttura neurobiologica del cervello, obbligandoci a ripensare la natura stessa della mente e le modalità di apprendimento nell'uomo. Questo libro dà anche conto delle ultime sensazionali scoperte nel campo delle neuroscienze cognitive: ora si apre la strada per accedere ai contenuti linguistici direttamente dall'attività elettrica della corteccia cerebrale, senza aspettare che il suono venga articolato. Prefazione di Noam Chomsky.
Breve storia del verbo essere. Viaggio al centro della frase
di Andrea Moro
editore: Adelphi
pagine: 329
L'interpretazione del verbo essere è come un filo rosso che attraversa tutto il pensiero linguistico dell'Occidente sin dalle prime opere di Aristotele. E nel suo dipanarsi si intreccia con la filosofia, la metafisica, la logica e perfino con la matematica, tanto che Bertrand Russell non esitò a proclamare che il verbo essere è una disgrazia per il genere umano. Nella convinzione che esso penetri nel pensiero linguistico moderno portando scandalo e, come un cavallo di Troia, introduca elementi di disturbo tali da indurci a ripensare in modo radicale la più fondamentale delle strutture del linguaggio umano - la frase -, Andrea Moro ricostruisce tale storia. Dalla Grecia classica, attraverso i duelli tra maestri della logica nel Medioevo e le rivoluzioni del secolo dei grandi geni fino al Novecento - allorché la linguistica diventa un modello propulsivo per le neuroscienze -, il percorso si snoda come un poliziesco, fino alla scoperta di una formula che risolve l'anomalia e, nel contempo, suscita nuove domande: sul linguaggio, sull'evoluzione, e sulla natura e struttura della mente. Un percorso che non ricorre a facili scorciatoie, ma neppure è appesantito da formule inaccessibili - ed è inoltre sempre corredato da richiami ai temi generali sulla mente e sul linguaggio, tanto da proporsi come introduzione a un settore di ricerca d'avanguardia.
Parlo dunque sono
di Andrea Moro
editore: Adelphi
pagine: 104
"Il linguaggio è più simile a un fiocco di neve che al collo di una giraffa. Le sue proprietà specifiche nascono dalle leggi di natura, non sono qualcosa che si sviluppa come accumulo di fatti storici casuali": muovendo dalla lettura di frammenti di pensatori occidentali (come questo di Noam Chomsky), Andrea Moro ha allestito un "album di foto" dedicato al linguaggio, nel tentativo di comprendere quali siano le sue "proprietà specifiche" - e per quale ragione esso "sta solo in noi, come i teoremi e le sinfonie".