Libri di Antonio Pascale
La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini
di Antonio Pascale
editore: Einaudi
pagine: 296
«Negli anni ho cominciato a pensare che qualunque strada si possa intraprendere per la felicità, questa debba necessariamente
Le aggravanti sentimentali
di Pascale Antonio
editore: Einaudi
pagine: 181
Cosa può combinare un uomo, sulla soglia dei cinquanta, da solo in città mentre moglie e figli sono al mare? Per esempio, lasc
Non scendete a Napoli. Controguida appassionata della città
di Pascale Antonio
editore: Rizzoli
pagine: 230
Esiste una città più raccontata di Napoli? Esiste una città altrettanto presente nell'immaginario collettivo, con il suo bagag
La manutenzione degli affetti
di Antonio Pascale
editore: Einaudi
I tre nuovi racconti che arricchiscono questa nuova edizione del libro compongono, con gli altri, dieci storie spietate, malinconiche e sghembe, dieci ritratti ironici che sembrano sbucare fuori dagli angoli della vita. La manutenzione degli affetti è come un romanzo corale in cui tutti rincorrono la stessa ossessione: nella vita quante occasioni abbiamo per imparare? La scrittura di Pascale delinea qui un ceto medio distratto, vagamente meridionale, alle prese con i cambiamenti della società e i privatissimi scacchi individuali. È l'intelligenza del dettaglio il collante che tiene insieme le due anime del libro, fondendo la vena civile con la ricchissima fantasia narrativa. I tre nuovi racconti lo confermano: "Stai serena", che costituisce, come in un gioco di specchi, l'altra faccia del racconto che dà il titolo al libro; "Hai capito come?", una storia intensa intorno a un medico, a un pronto soccorso e a un caso disperato. E infine "Noi che parliamo da soli", dove una semplice caduta in moto innesca inaspettate riflessioni universali.
Pane e pace. Il cibo, il progresso, il sapere nostalgico
di Antonio Pascale
editore: Chiarelettere
pagine: 97
Un agronomo e scrittore racconta la storia di tre generazioni. No, non è un romanzo, è un excursus veloce sul rapporto che l'uomo intrattiene con la terra e con quello che mangia attraverso l'evoluzione in agricoltura e la ricerca scientifica. Un modo tutto particolare e nuovo per parlare di noi, dei nostri nonni e del nostro futuro. I pomodori dei primi del secolo sono molto diversi da quelli di oggi, così pure i frumenti, le barbabietole, e oggi chi lavora la terra non sta più piegato a togliere insetti e a concimare. Ogm, contaminazioni a vari livelli hanno migliorato molto la nostra capacità di produzione. Pensate che tra il Medioevo e i primi anni del secolo scorso non c'era differenza nella produzione di grano. Era sempre la stessa: una tonnellata, e non era abbastanza. La gente aveva fame, il cibo era un'ossessione. Così i ricordi familiari si uniscono alle conoscenze di uno scrittore che da anni porta avanti una sua battaglia personale in favore della conoscenza scientifica e della consapevolezza critica. La storia delle piante, gli incroci che nel tempo sono stati provati definiscono un modo di stare a tavola, la storia di un paese e di un territorio.
S'è fatta ora
di Antonio Pascale
editore: Beat
pagine: 137
Antonio Pascale è autore di piccoli classici come "Passa la bellezza", "La manutenzione degli affetti" e "La città distratta". In questo aspro e divertente romanzo a episodi incontriamo il suo alter ego letterario, Vincenzo Postiglione, alle prese con cinque momenti chiave e altrettanti temi centrali della vita: la giovinezza, la politica, l'amore, il rapporto con la scienza e quello con il dolore. Cinque iniziazioni (sentimentali, civili, esistenziali) che si intrecciano tra loro dando vita a un particolarissimo romanzo di formazione. Per questa edizione, l'autore ha inoltre scritto un capitolo del tutto nuovo, che chiude il libro su una nota di dolceamara sensualità.
Questo è il paese che non amo
Trent'anni nell'Italia senza stile
di Pascale Antonio
editore: Minimum fax
pagine: 187
In questo libro Antonio Pascale fa i conti una volta per tutte con il nostro paese
Che soddisfazione
di Pascale Antonio
editore: Manni
pagine: 27
Qual è la tragedia? Portare con sé Alfredino, un ragazzo violento che vuole redimersi facendo il muratore? Rompere violentemente il pavimento, alias il soffitto, e scoprire che nell'appartamento di sotto c'è una casa di appuntamenti? Oppure pensarsi come uomo di gusto, comprare un vaso raffinato per l'amante e scoprire che quel vaso non è raffinato e non piace né all'amante, né alla moglie? Qual è la tragedia? Credere di aver capito qualcosa di sé e nello stesso tempo perdere tutto di sé?
Ritorno alla città distratta
di Pascale Antonio
editore: Einaudi
pagine: 226
A Caserta le cose cambiano, si evolvono
Qui dobbiamo fare qualcosa
Sì, ma cosa?
di Pascale Antonio
editore: Laterza
pagine: 144
Siamo un popolo di poeti e santi, poi, in ultimo di navigatori
Scienza e sentimento
di Antonio Pascale
editore: Einaudi
pagine: 151
Qualcuno ricorderà il dilemma giornalistico lanciato sulle pagine di "Repubblica" da Pietro Citati secondo il quale il sapore dei pomodori non è più quello di una volta. Quale fondo di verità abbiano simili discorsi se lo chiede Antonio Pascale che, oltre a essere una delle voci sicure della narrativa italiana contemporanea, è anche agronomo. E da scienziato si misura con gli interrogativi e i timori della scienza che la grande discussione bioetica di questi ultimi anni ha portato tra di noi. Lo fa attraverso una riflessione originale e pragmatica, che parte dal dato quotidiano, per poi spingersi, con ironia e piedi in terra, attraverso le ossessioni, i timori, i luoghi comuni legati al mondo della scienza così come viene comunemente percepito.
Solo in Italia
di Antonio Pascale
editore: Contrasto
pagine: 169
"Il libro che state per leggere è stato scritto percorrendo l'Italia. Come le stagioni anche questo viaggio ha un orientamento, per così dire (anche se abbastanza vago). Ho cercato di individuare dei punti cardinali, delle ossessioni sulle quali ragionare e naturalmente divagare. E queste sono: l'immigrazione (vecchia e nuova), il lavoro e i posti dove questo lavoro si svolge (dalle strade alle fabbriche), le piazze delle Marche (semplicemente perché mi piacciono) e infine il paesaggio italiano (i luoghi del divertimento o dell'abbrutimento). Questo libro si intitola "Solo in Italia", però il titolo non è proprio esatto. Più corretto sarebbe stato intitolarlo "Soli in Italia". Perché parallelamente (più o meno) al mio viaggio, i fotografi Francesco Cocco, Lorenzo Cicconi Massi, Daniele Dainelli e Massimo Siragusa hanno a loro volta (separatamente, con i loro tempi e modi) viaggiato per l'Italia un po' per seguire le mie ossessioni, così da completare le sfaccettature delle medesime che io per scarsità di mezzi e meteoropatie varie non riuscivo a definire, e un po' per raccontare la loro parte di strada e anche i colori, il tono, la sensualità, la grana delle quattro stagioni in Italia. Alla fine è venuto fuori un lavoro a più voci, un libro che si può guardare, sfogliare, leggere. O prima leggere e poi guardare, ecc., ecc.." (Antonio Pascale)