Libri di Arlacchi Pino
Giovanni e io. In prima linea con Falcone contro Andreotti, Cosa nostra e la mafia di Stato
di Pino Arlacchi
editore: Chiarelettere
pagine: 276
Com'era collaborare con Giovanni Falcone? Quali erano le sue riflessioni più private? Come si svolgeva il suo lavoro investiga
Contro la paura. La violenza diminuisce. I veri pericoli che minacciano la pace mondiale
di Pino Arlacchi
editore: Chiarelettere
pagine: 526
I media ci hanno convinto di vivere in mezzo al caos, in un mondo dove le forze del male imperversano senza freni
I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono
di Pino Arlacchi
editore: Chiarelettere
pagine: 279
Ecco la minaccia più grave che incombe sul pianeta: l'attuale sistema finanziario ultraglobalizzato, che deprime la crescita e
La mafia imprenditrice
Dalla Calabria al centro dell'inferno
di Arlacchi Pino
editore: Il Saggiatore Tascabili
pagine: 318
Alla sua pubblicazione negli anni Ottanta, "La mafia imprenditrice" segna una rottura negli schemi interpretativi della societ
L'inganno e la paura. Il mito del caos globale
di Pino Arlacchi
editore: Il saggiatore
pagine: 378
Dopo l'11 settembre il tema della sicurezza personale, nazionale e globale è balzato al primo posto nell'agenda politica dei p
Gli uomini del disonore. La mafia siciliana nella vita del grande pentito Antonino Calderone
di Pino Arlacchi
editore: Il saggiatore
pagine: 309
Questo libro è nato da un incontro tra uomini divisi in tutto: nascita, formazione, valori. Da un lato Pino Arlacchi, uno dei massimi esperti mondiali del fenomeno mafia, dall'altro Antonino Calderone, mafioso di spicco della «famiglia» di Catania e poi grande pentito. In un rifugio messo a disposizione dalla polizia, Calderone ha deciso di ricordare. E raccontare. Quando uscì nel 1992 Gli uomini del disonore ebbe un grande successo. Faceva conoscere le gerarchie di Cosa Nostra, le sue lotte intestine, le trame diaboliche dei suoi capi, la sua storia tormentata. La storia di un mondo in cui tutti sono nello stesso tempo amici e nemici di tutti, professano lealtà e sono pronti all'inganno più subdolo, progettano congiure e imboscate, tradiscono e uccidono senza rimorsi. Era la prima volta che la mafia veniva descritta dal suo interno, la prima volta che veniva descritta la vita quotidiana dell'uomo d'onore, le sue amicizie, gli odi, gli affetti di un'esistenza dominata dalla paura di essere uccisi e dalla necessità di ammazzare. Il libro viene oggi ripubblicato con una nuova postfazione di Pino Arlacchi. Lo studioso, tra gli artefici della legislazione antimafia italiana degli anni ottanta, autore del progetto esecutivo della Dia, ripercorre passo dopo passo la sfida a Cosa Nostra, condotta in prima persona insieme a Chinnici, Falcone e Borsellino: dal tempo degli omicidi di La Torre e Dalla Chiesa alle confessioni di Buscetta, dagli anni della strategia stragista a oggi.
La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell'inferno
di Pino Arlacchi
editore: Il saggiatore
pagine: 318
Fino alla Seconda guerra mondiale, il fenomeno mafioso ha avuto una connotazione precisa: gli uomini d'onore appartenevano a ceti subalterni e conducevano una vita sobria e poco appariscente. A partire dagli anni sessanta e settanta, la nuova imprenditoria mafiosa afferma e consolida il proprio potere all'interno della vita economica, politica e sociale di interi settori produttivi su scala nazionale e internazionale, scoraggiando la concorrenza con metodi brutali, evadendo il sistema previdenziale e violando i diritti dei lavoratori. Onore e ricchezza divengono sinonimi, e lo stile di vita del mafioso cambia: compaiono vistosi simboli di agiatezza e potere, un buon livello di istruzione, frequentazioni altolocate, un'accresciuta autonomia all'interno della politica e una certa dimestichezza con i media. In Italia l'imprenditorialità mafiosa si è rivelata una delle più gravi minacce alla democrazia e allo sviluppo. Il suo "spirito animale" violento e predatorio ha avuto e continua ad avere effetti devastanti sulla società e sulle istituzioni.