Libri di Bonvesin de la Riva
Le meraviglie di Milano
di Bonvesin de la Riva
editore: Bompiani
pagine: 138
"Le meraviglie di Milano" è un'opera vivissima, piena di suggestioni per il lettore di oggi, scritta dal più grande autore lombardo del Duecento, Bonvesin da la Riva. Bonvesin ci regala una affascinante descrizione di Milano su molteplici livelli, un'opera che offre la possibilità di camminare con un pizzico di immaginazione fra le antiche case con i "coperti", le torri, le belle chiese, il rosso dei mattoni che si affacciano sul verde delle "ripe", tra fiumi pescosi e lucenti canali, il tutto avvolto in un grande flusso vitale. Con una felice regia, l'autore fa rivivere la realtà cittadina del suo tempo, le condizioni sociali, politiche, economiche di una città dai fitti commerci e dalla nascente industria, ma tormentata dalle ambizioni dei potenti. Introduzione e note di Maria Corti. Prefazione di Vittorio Sgarbi.
Cinquanta cortesie da tavola. De quinquaginta curialitatibus ad mensam. Poemetto sulle buone maniere a tavola in lingua volgare
di Bonvesin de la Riva
editore: La vita felice
pagine: 86
Il "De quinquaginta curialitatibus ad mensam" ("Cinquanta cortesie da tavola"), con titolo in latino ma redatto in volgare lom
Visioni dell'aldilà prima di Dante
editore: Mondadori
pagine: 278
Questa raccolta di importanti testi due-centeschi può essere una felice scoperta, afferma Marco Santagata nella sua premessa
Libro delle tre scritture
di Bonvesin de la Riva
editore: Longo Angelo
pagine: 291
Bonvesin da la Riva è il più illustre poeta in lingua padana del Duecento. Contemporaneo di Dante, visse a Milano, dove divenne celebre come filantropo e come finanziatore di ospedali cittadini. Aderì all'ordine religioso degli Umiliati e si rivolse all'ammaestramento del popolo, fondando scuole e dedicandosi alla scrittura. Bonvesin fu un autore molto prolifico: scrisse opere in latino e nella propria lingua volgare, cioè nel milanese del Duecento. Il più celebre testo in latino di Bonvesin è senz'altro il "De magnalibus urbis Mediolani", una lode delle meraviglie di Milano, ricchissima di dati e di informazioni. Il capolavoro in lingua volgare è invece il "Libro delle tre scritture", che appartiene al genere delle "visioni", cioè delle rappresentazioni letterarie dell'aldilà: una tradizione che annovera numerosi precedenti arabi e mediolatini. La visione dell'inferno e del paradiso di Bonvesin si distingue però da altri analoghi testi medievali per la vivacità delle figure e per la complessa architettura strutturale, che richiama alla mente la "Commedia" di Dante Alighieri, di poco posteriore. Al posto della raffigurazione del purgatorio Bonvesin preferisce raccontare la passione di Cristo, l'evento cardine della storia dell'umanità, che ha spalancato agli uomini proprio le porte del paradiso. Questa edizione del "Libro" è per la prima volta corredata da un ampio apparato di note che permettono al lettore di accedere "dentro" al testo, per apprezzare la singolarità della sua lingua.
Le meraviglie di Milano
testo latino a fronte
di Bonvesin de la Riva
editore: La vita felice
pagine: 220
a cura di Angelo Paredi
testo latino a fronte
Le meraviglie di Milano
Testo latino a fronte
di Bonvesin de la Riva
editore: Mondadori
Opera di straordinario interesse scritta in latino intorno al 1288, "De magnalibus Mediolani" non è una cronaca ma un"'esaltaz
Expositiones Catonis
Saggio di ricostruzione critica
di Bonvesin de la Riva
editore: Scuola Normale Superiore
De magnalibus Mediolani-Meraviglie di Milano
di Bonvesin de la Riva
editore: Libri Scheiwiller
pagine: 256
Le meraviglie di Milano
di Bonvesin de la Riva
editore: Bompiani
pagine: 440
Bonvesin de la Riva nacque, visse e morì a Milano, a cui dedicò un'opera in lingua latina, De magnalibus Mediolani, magnifican