Libri di C. Carena
L'arte della politica
di Plutarco
editore: Einaudi
pagine: 192
Traducendo alcuni "Moralia" e alcuni libri di "Detti memorabili" Carlo Carena, in questo suo ultimo lavoro che viene pubblicat
Elogio della follia
di Erasmo da Rotterdam
editore: Einaudi
pagine: 319
La celebre operetta di Erasmo immagina che la Follia sia una dea, la quale, davanti a una piccola folla meravigliata, mostra q
Le guerre in Gallia. Testo latino a fronte
di Gaio Giulio Cesare
editore: Mondadori
pagine: 464
Nelle "Guerre in Gallia" Giulio Cesare narra, con l'occhio di un protagonista sovrano, campagne militari drammatiche e decisiv
Le confessioni
di Agostino (sant')
editore: Mondadori
pagine: 465
Agostino tornò in Africa dall'Italia sul finire del 388
Opera omnia
di Agostino (sant')
editore: Città Nuova
pagine: 588
Le Confessioni senza essere un trattato di antropologia, illustrano il mistero, la natura, le aspirazioni dell'uomo (M. Pellegrino). In effetti il fascino di questo capolavoro agostiniano proviene dal contenuto di umanità, che la personalità e il genio del suo Autore hanno saputo effondere. Ognuno vi si ritrova con le proprie debolezze, e soprattutto con le proprie passioni. A buon titolo, Papini poteva confessare: "Amo Agostino perché come me sensuale ed ambizioso". Un secondo motivo di attrattiva delle Confessioni è la profondità di contenuto filosofico, perché affrontano alcuni fra i più grandi problemi dell'umanità: il problema del male (fisico, metafisico, morale) e il problema del tempo, in rapporto alla creazione e all'esistenza umana. Ultimo motivo di fascino è lo stile, avvincente e di indiscussa levatura letteraria. Non a caso, le Confessioni sono state definite il capolavoro poetico e letterario di tutto il Mondo Antico.
Le confessioni
di Agostino (sant')
editore: Città Nuova
pagine: 392
"Dio è il punto di partenza e il punto di arrivo del pellegrinaggio interiore descritto dalle Confessioni
Aulularia
di T. Maccio Plauto
editore: Einaudi
pagine: 75
L'avaro Euclione ha trovato una pentola piena di monete d'oro ed è terrorizzato che gli venga rubata. Il suo vicino di casa, il ricco Megadoro, gli chiede in moglie la figlia Fedria e Euclione acconsente non sapendo che la ragazza, violata durante le feste di Cerere, sta per avere un bambino. Lo sconosciuto padre è Liconice, nipote di Megadoro che confessa a Euclione la sua colpa e chiede in moglie Fedria. Il servo di Liconide, Strobile, ha trovato la pentola piena di monete d'oro, ma è disposto a darla al suo padrone in cambio della libertà.