Libri di Chiara Saraceno
La famiglia naturale non esiste
di Chiara Saraceno
editore: Laterza
pagine: 192
La famiglia naturale non esiste: è una invenzione culturale
La povertà in Italia. Soggetti, meccanismi, politiche
editore: Il Mulino
pagine: 256
Il libro esplora le dimensioni strutturali della povertà nel nostro paese in un'ottica comparata
Il welfare. Tra vecchie e nuove disuguaglianze
di Chiara Saraceno
editore: Il Mulino
pagine: 184
L'importanza di un welfare pubblico è emersa con forza durante la crisi finanziaria del 2008 e quella sanitaria del Covid-19
Complessità
editore: EDB
pagine: 80
Intuitivamente e nell'uso comune utilizziamo le parole «complessità» e «complesso» per denotare qualcosa di difficilmente comp
Sociologia della famiglia
editore: Il Mulino
pagine: 320
Il manuale fornisce gli strumenti per comprendere le trasformazioni della famiglia in Europa, più in generale in Occidente e i
Povertà
editore: Città Nuova
pagine: 114
Rapporti e statistiche ufficiali confermano la progressiva concentrazione della ricchezza nelle mani dell'1% della popolazione mondiale. In Italia, le persone che vivono in condizione di povertà assoluta sono oltre 4,5 milioni. Una lettura per comprendere la radice delle diseguaglianze, causa ed effetto di una crisi, non solo economica, che rischia di travolgere la democrazia.
Mamme e papà. Gli esami non finiscono mai
di Chiara Saraceno
editore: Il mulino
pagine: 147
Che cosa definisce l'essere "buoni genitori" in un mondo diventato sempre più incerto nelle sue regole e confini? Ed è proprio vero che solo il rapporto di coppia fondato su una chiara distinzione di genere garantisce il benessere dei figli? Intorno a questi temi si assiste a un accavallarsi spesso cacofonico a vagamente colpevolizzante di nostalgie del buon tempo antico, evocazioni di un ritorno alla natura e furori tecnologici. Il libro guarda al mestiere di genitore e alle sue sfide attuali partendo dall'esperienza concreta di madri e padri, smontando stereotipi e ricette troppo facili e riflettendo sui dilemmi posti dalle nuove tecnologie riproduttive.
Coppie e famiglie. Non è questione di natura
di Chiara Saraceno
editore: Feltrinelli
pagine: 170
Nulla di meno naturale della famiglia, si potrebbe dire. Famiglia e coppia sono tra le istituzioni sociali più oggetto di regolazione che ci siano. È la società che di volta in volta definisce quali dei rapporti di coppia e di generazione sono "legittimi" e riconosciuti come famiglia, e quindi hanno rilevanza sociale e giuridica. Storicamente e nelle diverse culture queste definizioni sono cambiate, così come sono mutati i soggetti cui è riconosciuto il diritto/dovere di normare che cosa sia famiglia, quali siano le obbligazioni e responsabilità connesse ai legami familiari, la distinzione, o viceversa l'assimilazione, tra coppia e famiglia. Su queste differenze che hanno una lunga storia si innestano oggi, soprattutto nei paesi sviluppati, i mutamenti prodotti da processi di tipo sia demografico sia culturale. L'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle coppie di fatto e la richiesta degli omosessuali di vedersi riconosciute le proprie unioni stanno modificando sia l'idea di coppia sia i processi di formazione della famiglia. Le possibilità offerte dalle tecniche di fecondazione assistita, infine, rompono l'ovvietà del legame biologico tra chi è genitore e chi genera. All'incrocio di demografia, storia, cultura e norme la famiglia si presenta insomma come un fenomeno cangiante, come un caleidoscopio, più che in crisi, in tensione per i cambiamenti che la attraversano.
Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi
di Chiara Saraceno
editore: Feltrinelli
pagine: 135
Già prima della crisi avere un'occupazione non aveva sempre garantito dalla povertà, soprattutto a livello familiare, sia perché sono aumentati i cosiddetti "cattivi lavori", sia perché non sempre un reddito da lavoro in sé adeguato, ma modesto, è sufficiente a mantenere una famiglia. Accanto al reddito da lavoro individuale, fanno la differenza il numero dei percettori di reddito in una famiglia, la sua ampiezza, l'esistenza e la generosità dei trasferimenti sociali. Mentre l'aumento dell'occupazione continua a essere proposto come l'unica via d'uscita dalla povertà, le politiche dell'austerity hanno causato una riduzione dei trasferimenti, in particolare nei confronti della popolazione in età da lavoro. Se questo succede anche in altri paesi europei, in Italia presenta caratteristiche particolarmente gravi, non solo per i livelli di disoccupazione, ma anche per l'ancora troppo basso tasso di occupazione femminile (che determina l'elevata incidenza di famiglie monoreddito) e la debolezza storica del welfare, che si è ulteriormente indebolito e frammentato a seguito della crisi. Sono questi i temi affrontati nel volume, rispetto all'Ue e rispetto alla specifica situazione italiana, sulla scorta dei dati empirici più recenti. Un approfondimento particolare è dedicato a due temi spesso marginali nel dibattito italiano e tuttavia molto importanti per la tenuta di una società e tra loro collegati: la povertà dei minori e la povertà delle famiglie di lavoratori.
Conciliare famiglia e lavoro. Vecchi e nuovi patti tra sessi e generazioni
editore: Il mulino
pagine: 229
Le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro sono sorte quando l'occupazione femminile extra-domestica è non solo aumentata, ma è stata anche incentivata. Ciò ha messo in crisi un equilibrio a lungo basato sulla separazione tra impegni di cura (femminili, non remunerati) e impegni professionali (maschili, remunerati). Un processo ulteriormente aggravato dall'invecchiamento della popolazione, che ha accentuato la fragilità della quota più anziana della parentela. Infine, il modello di sviluppo fondato sul pieno impiego maschile a tempo indeterminato e fortemente protetto è stato sostituito - specie per le generazioni più giovani, alle prese con la formazione della famiglia - da quello della flessibilità, della precarietà, dell'auto-imprenditorialità. Queste trasformazioni gravano soprattutto sulle donne professionalmente occupate, che hanno problemi di conciliazione talvolta drammatici perché sono esse stesse lo strumento principale di conciliazione famiglia/lavoro a disposizione degli uomini.
Mutamenti della famiglia e politiche sociali in Italia
di Chiara Saraceno
editore: Il mulino
pagine: 230
In Italia manca una vera e propria politica per la famiglia e i provvedimenti che la riguardano devono essere rintracciati tra le pieghe della legislazione sociale e fiscale. Ne deriva che le misure adottate sono inadeguate e gli obiettivi perseguiti spesso contradditori. L'assenza di interventi organici e mirati contribuisce a perpetuare un modello tradizionale di famiglia basato sul maschio unico procacciatore di reddito, sul lavoro domestico della donna, sulla prolungata dipendenza dei figli adulti dai genitori, sulla cura fornita da parte prevalentemente femminile a parenti non autosufficienti. La famiglia italiana svolge dunque funzioni solidaristiche tipiche dei sistemi di welfare, senza essere adeguatamente sostenuta dallo stato.