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Libri di Corrado Alvaro

Quasi una vita. Giornale di uno scrittore

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 320

«Quasi una vita» è un'opera dall'alto valore di testimonianza, che raccoglie i quaderni segreti di Corrado Alvaro dal 1927 al
18,00

Gente in Aspromonte

di Corrado Alvaro

editore: Garzanti

pagine: 272

Pubblicato nel 1930, "Gente in Aspromonte" è una delle più celebri raccolte di racconti della nostra letteratura
14,00

L'uomo è forte

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 288

Romanzo distopico pubblicato nel 1938, fu oggetto di censura per la sua descrizione di un sistema totalitario più cupo e inqui
12,00

Opere

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 1600

"Alvaro è in verità testimone di due religioni, quella laica della storia e quella più torbida dell'esistenza"
60,00

Opere

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 952

"Alvaro è in verità testimone di due religioni, quella laica della storia e quella più torbida dell'esistenza"
50,00

Gente in Aspromonte

di Corrado Alvaro

editore: Garzanti

pagine: 208

"Gente in Aspromonte", capolavoro di Alvaro, è una raccolta di tredici racconti pubblicata nel 1930, che prende il titolo dal
10,00

L'età breve

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 306

Romanzo di formazione pubblicato per la prima volta nel 1946, "L'età breve", prima e più compiuta tappa della trilogia delle "Memorie del mondo sommerso", segna il passaggio di Corrado Alvaro da scrittore "regionale" a scrittore di ben più ampia rilevanza. Nella vicenda di Rinaldo Diacono, ragazzo calabrese espulso dal collegio per aver scritto deliranti storie d'amore a una giovanissima e ripreso in famiglia a condizione di tener nascosta l'infamante interruzione degli studi, Alvaro mette in luce il falso moralismo, la mistificazione, il culto dell'apparenza di certa società meridionale. Diario del difficile passaggio dall'adolescenza all'età adulta e di una sofferta scoperta della sessualità, questo romanzo coglie il momento di transizione di una società contadina che sogna di rompere il proprio isolamento e tenta la strada del riscatto sociale attraverso la cultura. Introduzione di Paolo Mauri. Bibliografia di Massimo Onofri. Cronologia di Pietro De Marchi.
12,00

Vent'anni

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 216

Luca Fabio e Attilio Bandi hanno vent'anni e sono sottotenenti dell'esercito italiano. I due ragazzi sono inviati al fronte nel maggio del 1915, in occasione dell'entrata in guerra dell'Italia. Fabio è un convinto interventista, Attilio è nipote di un eroe del Risorgimento, ma la guerra si rivela molto diversa da come se la aspettavano. Raggiunto il Carso scoprono infatti l'impreparazione dell'esercito italiano e la terribile vita nelle trincee. Scritto nel 1930 e qui riproposto nella sua versione originale, "Vent'anni" è un romanzo fortemente autobiografico sulla giovinezza, la disillusione e la follia della guerra. Una storia che dice molto sulla generazione che, tornata dalle trincee, si appresterà ad acclamare e sostenere il fascismo.
15,00

Carteggio 1952-1956

editore: Laterza

pagine: 72

«Caro Dott
14,00

Un treno nel Sud

di Alvaro Corrado

editore: Rubbettino

pagine: 201

Un treno nel Sud, che nella sua prima edizione concludeva l'Itinerario italiano di Corrado Alvaro, tratta della parte d'Italia
14,00

Itinerario italiano

di Corrado Alvaro

editore: Bompiani

pagine: 378

Ojetti, Comisso, Gadda: folta fu la pattuglia degli scrittori in viaggio, negli anni trenta, per le contraddittorie strade della penisola. Tra questi un posto di rilievo spetta a Corrado Alvaro, allora giovane ma già noto narratore: in bilico tra disposizione cosmopolita e idillio paesano, la raccolta di prose "Itinerario italiano" (1933) costituisce una delle prove migliori di quella stagione letteraria. È la ferita ancora aperta della guerra a dare avvio al suo viaggio. Dalla Bassa Ferrarese alla Maremma, all'Abruzzo, alle terre napoletane, alla Calabria, attraverso paesaggi, architetture e topografie dei centri minori e delle città, incontrando i mille e faticosi mestieri degli uomini e delle donne, lo scrittore intraprende una ricerca che è storica, etica e autobiografica a un tempo, e giunge a una verità più profonda e universale: è la provincia la chiave interpretativa della civiltà italiana, da tutelare contro ogni eccessivo tentativo di accentramento. Prefazione di Carmine Abate.
15,00

Scritti su Pirandello

di Corrado Alvaro

editore: Rubbettino

pagine: 248

Vengono raccolti in antologia, e con testo critico, tutti gli scritti di Corrado Alvaro dedicati a Luigi Pirandello. Si tratta di un corpus che abbraccia un arco temporale più che trentennale: dal loro primo incontro, nel 1923, fino alla morte dell'autore, nel 1956, con il testo più celebre della serie: la cosiddetta "Prefazione alle Novelle per un anno". Questa "lunga fedeltà" al magistero pirandeliano si articola in più di una trentina di interventi, che costituiscono un insieme molto eterogeneo: contributi saggistici, ma anche scritti d'occasione come cronache teatrali, elzeviri o celebrazioni (e una intervista), e, inoltre, momenti autobiografici, confluiti nelle pagine dei diari. Alvaro è interessato a tutti gli aspetti della produzione artistica di Pirandello: ad esempio, ci descrive minuziosamente l'officina dello scrittore e documenta il suo rapporto con il cinema. In questa raccolta c'e anche spazio per la polemica: quando, con l'affaire Pirandello, scoppiato in seguilo alla sua adesione al fascismo, Alvaro attacca il maestro, senza fare sconti, dalle colonne dei giornali d'opposizione. Il fascino di queste pagine alvariane risiede nella visione ravvicinata e in una frequentazione intima: ed esse, più che restituirci il rigore di una definizione o uno scavo esegetico, toccano corde più profonde e ci offrono un ritratto dell'uomo Pirandello, verso cui, coll'incombere degli anni, Alvaro proietta la propria crescente malinconia.
18,00

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