Libri di David Lynch
Essere artisti
di David Lynch
editore: Il saggiatore
pagine: 80
Tutti prima o poi desiderano entrare dentro la mente di un artista, scoprire quali esperienze lo hanno segnato, quali pensieri
In acque profonde. Meditazione e creatività
di David Lynch
editore: Mondadori
pagine: 208
Un libro che unisce autobiografia storia del cinema, spiritualità e appunti sulla meditazione
Perdersi è meraviglioso. Interviste sul cinema
di David Lynch
editore: Minimum fax
pagine: 441
David Lynch (1946) è uno dei massimi cineasti statunitensi degli ultimi decenni, vincitore di due Palme d'Oro a Cannes, due Ce
Lo spazio dei sogni
editore: Mondadori
pagine: 563
«Il secondo dopoguerra era un periodo perfetto per essere bambini negli Stati Uniti
Io vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita
di David Lynch
editore: Il saggiatore
pagine: 424
Il fuoco, il fumo. Strade notturne con semafori rossi mossi dal vento, tende rosse agitate da brezze invisibili. Donne angeliche in pericolo, agenti dell'Fbi con una passione maniacale per caffè e torte alla ciliegia. Il fischio delle segherie, le sirene sull'acqua. Queste e mille altre ossessioni affollano la fantasmagoria allucinata di David Lynch, regista fra i più visionari della sua generazione. Il suo cinema è un'esperienza simile a quella che si vive al risveglio, quando il mondo del sogno sfuma lentamente nella consapevolezza. È un sogno vigile, un viaggio attraverso l'ignoto, l'oscuro, il bene e il male che forgiano ognuno di noi. Per questo Lynch è così difficile da spiegare e così restio a spiegarsi, perché la parola non può attingere al nucleo dell'incubo, può solo lambirlo. "Io vedo me stesso" è il risultato di più di un decennio di interviste raccolte da Chris Rodley, a cui David Lynch ha affidato il racconto della propria formazione, la passione per la pittura e l'influenza di artisti come Oskar Kokoschka e Francis Bacon, il lavoro di fotografo e la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti, fino alle grandi opere cinematografiche, spesso frutto di difficili compromessi per mantenere il controllo creativo.