Libri di Domenico Calcaterra
Il sistema Calvino. Saggi, ritratti, interferenze
di Domenico Calcaterra
editore: Inschibboleth
pagine: 112
L'affaire Calvino, tra condanna ed esaltazione, non ha mai smesso di impegnare generazioni diverse di critici e scrittori
Lo scrittore verticale. Conversazione con Vincenzo Consolo
editore: Medusa Edizioni
pagine: 87
Sembra che Vincenzo Consolo, in questa serratissima conversazione-racconto del suo apprendistato e del singolare destino di narratore, abbia voluto schizzare il suo più fedele (pubblico) autoritratto intellettuale. Troviamo, infatti, tutte le parole-chiave che compongono il suo credo civile e barocco, la sua geografia metaforica: il memorare e il ritorno; il rapporto tra storia e letteratura (e dunque tra potere, scrittura e racconto); l'imperativo categorico dell'impegno, epperò senza mai nulla concedere a fiduciose deleghe verso l'immediatezza bugiarda d'un linguaggio corrotto; al quale opporre, invece, un'archeologia di parola, un verticale contro-codice di rottura che ne tradisce, "malgré lui", il sogno inconcepibile (e forse anche il destino misconosciuto fino al silenzio) di "essere poeta"; di essere, in fondo, l'ultimo aedo civile del Novecento che Antonio Franchini, nella Prefazione, ricorda così: "Era un uomo piccolo che esprimeva una grande forza, enorme determinazione, una fede incrollabile nella letteratura".
Il secondo Calvino. Un discorso sul metodo
di Domenico Calcaterra
editore: Mimesis
pagine: 180
Il saggio approfondisce le ragioni di quello che si è voluto battezzare il "secondo Calvino": dalla rivoluzione immaginativa delle storie cosmicomiche ai raccontini palomariani; passando per le opere di stampo più combinatorio degli anni Settanta (Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d'inverno un viaggiatore). Quel Calvino convinto assertore di una letteratura cosmica, entro una visione meno angusta, per forza di cose sovrastorica e antiantropocentrica, della realtà. L'auspicato ritorno a una filosofia della natura, favorita dal virtuoso incontro con la scienza. Così, oltre al Calvino di un solo romanzo, l'esordio del "Sentiero dei nidi di ragno" (1947), oltre all'autore dalla levità e dall'estro ariosteschi della trilogia dei "Nostri antenati" (1960), oltre al Calvino letto sui libri di scuola delle peregrinazioni in città di "Marcovaldo" (1963), esiste un secondo Calvino appunto, frettolosamente rubricato come combinatorio e postmoderno, e che è invece scrittore, profondo, della natura e della memoria. Prefazione di Alessandro Zaccuri.