Libri di Emanuele Narducci
Cicerone. La parola e la politica
di Emanuele Narducci
editore: Laterza
pagine: 468
Protagonista e tragica vittima dell'ultima fase della crisi dello stato repubblicano, Cicerone è il massimo oratore politico e giudiziario e prosatore di Roma. Lo stile dei suoi discorsi e delle sue opere teoriche è stato il modello da seguire per gli antichi e per i moderni, strumento fondamentale per comprendere quell'interessante fenomeno politico e sociale di Roma antica che è stata l'oratoria. Con Cicerone e la sua sistematica rilettura della filosofia greca arriva per la prima volta a Roma la raffinatezza della cultura ellenica e l'oratore la inserisce a buon diritto nel quadro di un più ampio progetto civile di agire pubblico per il benessere della società. Passione pubblica, elaborazione concettuale, esperienza personale sono inestricabili nella personalità di Cicerone e ne fanno una sorta di prototipo del moderno intellettuale europeo. In queste pagine il lettore ritrova la summa del trentennale percorso di studi ciceroniani di Emanuele Narducci, che - come scrive Mario Citroni nella Prefazione - "propone, attraverso l'ampio racconto biografico, una ricostruzione compiuta del personaggio Cicerone, in cui si integrano inscindibilmente l'uomo politico, l'oratore, il filosofo, l'intellettuale, lo scrittore. E poiché in ciascuno di questi aspetti egli è stato una figura centrale, un punto di riferimento, un modello, il libro offre anche, attraverso la biografia, un quadro sociale, politico e culturale di una fase cruciale della storia".
Cicerone e i suoi interpreti. Studi sull'opera e la fortuna
di Emanuele Narducci
editore: Edizioni ETS
pagine: 446
Cicerone e l'eloquenza romana. Retorica e progetto culturale
di Emanuele Narducci
editore: Laterza
pagine: 198
Questo volume ricostruisce le idee di Cicerone sull'eloquenza attraverso una lettura filologicamente serrata delle sue principali opere di teoria retorica. Si compone così il modello dell'oratore ciceroniano: non un puro tecnico della parola, ma un intellettuale consapevole, formato alle responsabilità morali e civili da una salda educazione storica, filosofica, letteraria. Prima che di compiacere intenditori raffinati, la sua arte si preoccupa di convincere e trascinare larghe masse di ascoltatori, di manipolare pensieri e emozioni di un pubblico vasto e composito. Ed è solo con Cicerone che a Roma i testi delle orazioni cominciano a venire regolarmente affidati alla scrittura.