Libri di Ernst Wiechert
La selva dei morti
di Ernst Wiechert
editore: Skira
pagine: 128
Prigioniero politico a Buchenwald, Johannes assiste all'annientamento di ogni forma di umanità, alle torture fisiche e mentali, alla degradazione di cui sono vittime principali gli ebrei, e si rende conto di quale terribile strada abbiano intrapreso il suo Paese e la sua gente. Il crollo psicofisico causatogli dai lavori forzati, congiunto agli sforzi di familiari e amici, ne consentiranno il rilascio: Johannes dovrà tuttavia promettere il silenzio su quello che ha visto. Ernst Wiechert, scrittore già assai noto all'epoca, fu internato a Buchenwald nel 1938 dopo essersi pronunciato in difesa di un pastore luterano che si era esposto contro il regime, e fu rilasciato dopo alcuni mesi a condizione di non fare più opposizione. Il carattere fortemente autobiografico del romanzo, filtrato dalla narrazione in terza persona, lascia emergere con grande efficacia l'angoscia e la disperazione, alleviate soltanto dall'aiuto inatteso e dall'amichevole compassione dei compagni di sventura, in pagine comunque capaci di liberarsi dall'odio e dal risentimento.
Missa sine nomine
di Ernst Wiechert
editore: Ancora
pagine: 360
Terminato l'incubo della seconda guerra mondiale, l'Europa si risveglia profondamente ferita non solo dalle devastazioni materiali, ma molto di più da quelle interiori e spirituali. Tre fratelli, di nobile famiglia, ritornano a casa e ritrovano quella "chiarezza della sera", dopo che la terra ha cessato di essere in collera con i suoi abitanti e la vita torna a fiorire nel grembo di una giovane donna, in cui ella riscatta, insieme al proprio passato, la dannazione della guerra e della morte dipinta nella figura del parroco del villaggio Senzanome (sine nomine) che ha consumato la sua "Missa" crocifisso sulla porta della sua chiesa.