Libri di Friedrich W. Schelling
Sistema dell'intera filosofia e della filosofia della natura in particolare
di Friedrich W. Schelling
editore: Mimesis
pagine: 476
Il Sistema dell'intera filosofia e della filosofia della natura in particolare, noto anche come Sistema di Würzburg, è un ampi
Il più antico programma di sistema dell'idealismo tedesco
editore: Ets
pagine: 68
"Il più antico programma di sistema dell'idealismo tedesco" è un testo tanto affascinante quanto misterioso. Si tratta di un autografo di Hegel, ma c'è chi ha sostenuto che il vero autore sia Schelling oppure Hölderlin e che Hegel l'abbia solo trascritto. In ogni caso, esso costituisce, nella sua brevità e ricchezza, un accesso particolarmente efficace al pensiero tedesco di fine Settecento, quando, sviluppando l'estetica di Kant attraverso Schiller, si giunse, soprattutto con Schlegel e i romantici, ad attribuire un primato all'arte e alla poesia.
Clara
di Friedrich W. Schelling
editore: Zandonai
pagine: 166
Con il dialogo "Clara" Schelling pone un problema che è contemporaneamente esistenziale e metafisico: a fondamento della domanda se e in quale modo sia possibile concepire in modo filosofico, logico e concettuale un rapporto tra natura e mondo degli spiriti, tra vita fisica e vita spirituale, tra immanenza e trascendenza, si trova infatti la speranza di poter raggiungere, nel naturale, un momento che assicuri la sopravvivenza dell'uomo dopo la morte. Quest'ultima questione anima l'intenzione più profonda di Schelling, il quale scrive il dialogo soprattutto per trovare risposte al dolore provocato dalla prematura morte della moglie Caroline Michaelis (1809). Non si tratta, tuttavia, del tradizionale problema dell'immortalità dell'anima, anche se il "Clara" possiede qualche analogia con il "Fedone" platonico. Schelling non cerca soltanto la sopravvivenza dell'anima o dello spirito dopo la morte, ma mira alla sopravvivenza dell'uomo intero, incluso il suo corpo, la sua dimensione naturale e sensibile. La radicalità e la sincerità della domanda si riflettono in un linguaggio che da concettuale e filosofico spesso si trasforma in poetico e descrittivo, e nella cornice offerta quasi per intero da ambienti naturali, che non fanno solo da sfondo romantico alle argomentazioni filosofiche, ma costituiscono il necessario punto di partenza per qualsiasi conoscenza del mondo degli spiriti. (Premessa di Giampiero Moretti e nota conclusiva di Alfred Baeumler)
Clara. Ovvero sulla connessione della natura con il mondo degli spiriti
di Friedrich W. Schelling
editore: Guerini e associati
pagine: 129
Lettere filosofiche su dommatismo e criticismo
di Friedrich W. Schelling
editore: Laterza
pagine: 174
Filosofia della mitologia. Introduzione storico-critica
di Friedrich W. Schelling
editore: Guerini e associati
pagine: 387
Filosofia della natura e dell'identità. Scritti del 1802
di Friedrich W. Schelling
editore: Guerini e associati
pagine: 214
Sulla possibilità di una forma della filosofia in generale. Testo tedesco a fronte
di Friedrich W. Schelling
editore: Edizioni di storia e letteratura
pagine: 106
La divinità di Samotracia
di Friedrich W. Schelling
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 120
In questi ultimi anni si è avuta una generale rinascita di interesse per Schelling. In particolare, gli studiosi hanno riscoperto la filosofia del cosiddetto "ultimo" Schelling, caratterizzata da una nuova e suggestiva sensibilità verso il mito greco e la religione. In questa linea si inserisce il saggio qui presentato, tradotto in Italia integralmente, nel quale il filosofo tedesco interpreta la mitologia come il linguaggio che descrive la condizione esistenziale dell'uomo e come il preludio alla rivelazione di Dio come persona. In questo senso la filosofia deve essere disposta a confrontarsi con la dimensione del divino e a riconoscere l'insufficienza dei mezzi puramente logici della ragione umana.
Sullo spirito della filosofia platonica. Il Timeo di Platone: commento manoscritto (1794)
di Friedrich W. Schelling
editore: Mimesis
pagine: 282
Il commento schellinghiano al Timeo di Platone, databile intorno alla prima metà del 1794, fa parte della raccolta n
L'anima del mondo. Un'ipotesi di fisica superiore per la spiegazione dell'organismo universale
di Friedrich W. Schelling
editore: Mimesis
pagine: 240
"A guardare gli esseri viventi, l'uomo fu colto per la prima volta dal presentimento di una originaria unità dell'ideale e del reale, e fin da allora trasferì il concetto di essere animato a tutta la natura; già nei tempi più antichi si concepì l'idea che tutto il mondo fosse pervaso da un principio animatore, detto anima del mondo. Come lo spirito è infinito soltanto nella sua finità, così è anche lo spirito visibile, cioè la natura: un progresso infinito e rettilineo di causa ed effetto non è pensabile nell'universo. Il mondo intero deve essere quindi un'organizzazione: un medesimo principio unisce la natura inorganica alla organica. Non si deve pensare che la natura segua ciecamente date norme, ma nemmeno che agisca liberamente e senza leggi. Vera è l'unione delle due cose: e così Schelling arriva alla visione di un principio originario che organizza non soltanto gli esseri viventi ma il mondo intero, un principio davanti al quale ci fermiamo come davanti all'ultimo ignoto." (Rudolf Haym)