Libri di G. Maccari
La morte di Ivan Il'ic
di Lev Tolstoj
editore: Quodlibet
pagine: 128
Questo racconto, La morte di Ivan Il'ic, viene pubblicato nel 1886, quando Tolstoj aveva 58 anni, aveva già scritto i suoi mag
Nikolaj Gogol'. Nei ricordi di chi l'ha conosciuto
editore: Quodlibet
pagine: 464
Uno dei più grandi scrittori russi dell'Ottocento, Nikolaj Gogol', raccontato nella vita privata, sempre curiosa, inaspettata
Racconti impossibili
di Tommaso Landolfi
editore: Adelphi
pagine: 195
Immaginate che un uomo dalla ferrea logica, dopo aver pianificato il delitto perfetto - quello «sognato da ogni delinquente ch
Il piccolo amico
di Donna Tartt
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 684
Un'ombra cupa si stende sull'infanzia di Harriet Cleve, che cresce con la famiglia in una cittadina del Mississippi: è l'omicidio, senza colpevoli, del fratello Robin, impiccato a un albero del giardino quando lei era appena nata. Quella tragedia ha segnato tutta la famiglia, che non è più riuscita a superare il dolore. Per Harriet, Robin è il "piccolo amico", il legame con un passato felice che lei conosce solo attraverso le fotografie, i ricordi, i racconti dei familiari. Così, nell'estate in cui compie dodici anni, decide di scoprire l'assassino del fratello e di compiere la sua vendetta.
Diario perpetuo
di Tommaso Landolfi
editore: Adelphi
pagine: 393
Ricordi che gettano sugli anni della giovinezza una luce di malinconica vanità o di inquietante presagio; fuggevoli incontri che rimangono impressi "come un che di struggente e d'improbabile: di lunare"; corteggiamenti che altro non sono se non convulsioni d'infelicità e solitudine, matrimoni ridotti a "secchi schianti di disprezzo" e l'intollerabile vuoto lasciato dal disamore; fantasie che prendono improvvisamente corpo diffondendo un odore di morte, inspiegabili visioni notturne di un volto umano librato contro un angolo della stanza e la falla sempre in agguato nel tessuto delle apparenze; esistenze che si trascinano per mera forza di volontà o per assurda scommessa come a un tavolo di chemin de fere il vano tentativo di contrastare il tempo che "reclama con ansia ed angoscia accadimenti"; l'impossibilità di trovare il chiarimento che cerchiamo e la volontà di morte "quale unica possibile dignità, in fondo a ciascun uomo". Sono i motivi fascinosi e allarmanti che subito ci afferrano allorché leggiamo gli elzeviri landolfiani apparsi sul "Corriere della Sera" fra il 1967 e il 1978, e che avrebbero dovuto comporre - se non fosse sopraggiunta la morte dello scrittore - un volume da affiancare a "Un paniere di chiocciole" (1968) e "Del meno" (1978). Beffardi pezzi di prosa, "innocenti raccontini", amari frammenti di memoria ai quali è affidato l'assoluto disincanto di un Landolfi che ormai ritiene occorra "una tal quale dose di follia per raccontare una storia".
Passaggio in Italia
di Helen Barolini
editore: Avagliano
pagine: 177
L'educazione sentimentale di Frances Molletone, giovane donna italoamericana che si trova a fare i conti con la propria identità negata, negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. All'Università di Syracuse la ragazza ha conosciuto uno studente italiano, Walter, di cui si è innamorata. Con lui ha scoperto non solo la propria sensualità, ma anche l'ingiustizia dei molti stereotipi che deformano l'immagine della sua terra d'origine. La ferita ancora aperta della guerra, che ha visto Italia e Stati Uniti combattere su fronti opposti, ha contribuito ad acuire un disagio e una vergogna di sé già latenti in molti italiani d'America, compresa la famiglia di Frances. Il suo viaggio in Italia si rivela un viaggio alla ricerca di un'identità autonoma.
Umbertina
di Helen Barolini
editore: Avagliano
pagine: 520
Il romanzo si apre sulle vicende della donna che dà il titolo: una vera matriarca che, partita da un borgo poverissimo della Calabria interna, grazie a una volontà ferrea e a un senso primario e concreto della vita e delle cose che contano, sarà il vero uomo della famiglia, capace di decidere per il bene di tutti e di sottrarsi a un destino di precarietà nei ghetti degli emigranti a New York, sostituendolo con un florido stile di vita borghese. Marguerite, sua nipote, proverà a riallacciare il legame perduto con l'Italia: andrà a vivere dall'altra parte dell'oceano e sposerà uno scrittore italiano, ma la sua sarà un'esperienza ben diversa da quella della nonna, un'esperienza d'amore e di tormento che avrà una tragica conclusione.