Libri di G. Manacorda

Il volume propone il frutto di quaranta anni di ricerche, che affrontano problemi sia di carattere storico generale sia mirati

"I miei giovani amici deprivati dei consigli dei giochi dei giardini, deprivati dei miei ragionamenti mentre crescono attenti

Le tesi di Gramsci sull'organizzazione della scuola e della cultura e sulla ricerca del principio educativo hanno introdotto u

Tardivamente, dopo anni dalla prima edizione di questo libro, uscito nel 1997 presso gli Editori Riuniti col titolo al plurale

In un mondo invaso da rettili mutanti, gli esseri umani sopravvivono aspettando la fine

"È possibile che scrivere abbia un senso senza ricadere nell'atto di fede, e così in una sorta di nuova metafisica, magari est

Mi spieghi la Bibbia e la sua fortuna storica? chiede a Mario, suo amico italiano, la giapponese Yùkiko

Un invito rivolto a chi ne vuole fare un mestiere o a chi è semplicemente curioso di sapere che cosa bolle nella pentola dell'

L'archeologia è una disciplina ma anche una forma mentale, un modo di guardare la realtà che assegna forma materiale alla nost

Nelle lettere di due protagonisti della storiografia moderna e contemporanea, Cantimori e Manacorda, sono discusse molte vicen

Essere uomo o donna fa molta differenza, anche quando si tratta di salute

A Villa Ada viene ritrovato il cadavere di un famoso poeta che viveva nel parco romano come un barbone. Conduce le indagini un commissario giovane e colto, poeta egli stesso, che non riesce però a venire a capo dell'ingarbugliata faccenda e rinuncia all'incarico consegnando la pratica nelle mani del Questore di Roma. Fra i tanti misteri che affiorano dagli interrogatori dei personaggi che frequentano la villa, uno campeggia insoluto e decisivo: la macchina da scrivere d'oro appartenuta al poeta ucciso. Un oggetto magico che, come la lampada di Aladino, farebbe scrivere a chi la usa grandi poesie. Si tratta di un movente plausibile? Forse, ma che fine ha fatto?... Una fiaba noir sulla poesia, sui poeti, sui tormenti della creatività, sulle invidie che possono portare a gesti estremi anche esseri tra i più distanti dalla realtà, i più astratti e sognanti, persi dietro i propri desideri di gloria.