Libri di G. Zaccaria
Messale Romano. Tradizione, traduzione, teologia
editore: Edusc
pagine: 138
Il volume raccoglie i contributi di sette autori, che si confrontano con le domande attuali relative al Messale romano e alla
Dello spirito. Heidegger e la questione
di Jacques Derrida
editore: SE
pagine: 144
«Parlerò dello spettro, della fiamma e delle ceneri
La legge che non c'è. Proposta per una legge sulla libertà religiosa in Italia
editore: Il Mulino
pagine: 380
La Costituzione dell'Italia repubblicana offre, a livello europeo, una delle più complete protezioni della libertà religiosa,
Dello spirito: Heidegger e la questione
di Jacques Derrida
editore: Se
pagine: 142
"Parlerò dello spettro, della fiamma e delle ceneri. E di ciò che evitare significa per Heidegger". Sono le prime parole del libro: ora, lo "spettro" (che in francese suona "revenant", ovvero "spirito", anima di un morto che si suppone ritorni dall'altro mondo) è proprio lo spirito, e Derrida mostra come questa parola, evitata in "Essere e tempo", ritorni nel pensiero del filosofo tedesco a un preciso punto del suo cammino, nel 1933, anno della celebre prolusione accademica intitolata L'autoaffermazione dell'università tedesca. Che cosa vuol dire la parola "spirito" nell'opera di Heidegger? E che cosa significano le sue dichiarazioni sulla "crisi dello spirito" e sulla "libertà dello spirito"? Per rispondere, Derrida ripercorre il sentiero seguito dal filosofo tedesco a partire da "Essere e tempo" e fino al testo dedicato alla poesia di Trakl, con una analisi ricca di riferimenti alle letture di Hòlderlin, Schelling e Nietzsche. "Dello spirito" è il resoconto del tormentato dialogo di Derrida con Heidegger; dialogo impietoso e a tratti aporetico, ma decisivo.
Tutte le novelle
di Giovanni Verga
editore: Einaudi
pagine: 842
A partire dalla novella "Nedda" (1874) Verga introduce un nuovo modo di fare racconto, ricorrendo ai criteri di un realismo as
Poesie e satire
di Alda Merini
editore: Einaudi
pagine: 101
Un'edizione privata fatta col ciclostile per gli amici nel 1981. Si intitola semplicemente "Poesie" e ha tanto di copertina disegnata, prefazione, premessa, notizie bio-bibliografiche, indice finale, colophon. Insomma, quasi un vero libro. Sicuramente un libro d'autore, messo insieme e fortemente voluto dalla stessa Merini alternando poesie già pubblicate in precedenza con altre nuove. Una seconda raccolta del 1986, intitolata "Le satire", meno curata ma ugualmente confezionata e cucita per lo stesso tipo di udienza, proponeva invece poesie tutte inedite, non più riprese in altri volumi. Giuseppe Zaccaria ha recuperato questi due libri "fai-da-te" dal Fondo manoscritti dell'Università di Pavia. La loro pubblicazione in forma non clandestina amplia il corpus poetico della Merini (in una sua fase creativa, tra l'altro, molto proficua) e mostra la poetessa editor di se stessa, quando invece i suoi libri coevi o di poco successivi erano generalmente affidati a curatori esterni come Spagnoletti, Maria Corti, Raboni o Borsani. In appendice, sempre tratte da carte del Fondo manoscritti di Pavia, vengono pubblicate delle brevi prose tematicamente molto affini alle "Satire". Bozzetti di vita di quartiere dove la Merini disegna i personaggi che popolavano il variegato mondo intorno alla Ripa di Porta Ticinese, che era il suo mondo, a cui è voluta rimanere fedele fino alla fine dei suoi giorni.
Dello spirito: Heidegger e la questione
di Jacques Derrida
editore: Se
pagine: 142
"Parlerò dello spettro, della fiamma e delle ceneri. E di ciò che evitare significa per Heidegger". Sono le prime parole del libro: ora, lo "spettro" (che in francese suona "revenant", ovvero "spirito", anima di un morto che si suppone ritorni dall'altro mondo) è proprio lo spirito, e Derrida mostra come questa parola, evitata in Essere e tempo, ritorni nel pensiero del filosofo tedesco a un preciso punto del suo cammino, nel 1933, anno della celebre prolusione accademica intitolata L'autoaffermazione dell'università tedesca. Che cosa vuol dire la parola "spirito" nell'opera di Heidegger? E che cosa significano le sue dichiarazioni sulla "crisi dello spirito" e sulla "libertà dello spirito"? Per rispondere, Derrida ripercorre il sentiero seguito dal filosofo tedesco a partire da Essere e tempo e fino al testo dedicato alla poesia di Trakl, con una analisi ricca di riferimenti alle letture di Hòlderlin, Schelling e Nietzsche. "Dello spirito" è il resoconto del tormentato dialogo di Derrida con Heidegger; dialogo impietoso e a tratti aporetico, ma decisivo.
La crisi rivoluzionaria (1789 - 1815)
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 484
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.