Libri di Gianni Flamini
E Joe prese il fucile. Cronache dell'Impero USA in via di liquefazione
di Gianni Flamini
editore: Castelvecchi
pagine: 384
Da ormai un anno, uno dei punti più caldi del pianeta è uno spicchio di mondo posto nell'Est europeo alle soglie dell'Asia, ch
Tempesta sull'Occidente. Il declino degli Stati Uniti da Trump a Biden
di Gianni Flamini
editore: Castelvecchi
pagine: 368
Joe Biden è il quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti - ancora l'uomo più potente del mondo, il volto di ciò che chiami
L'ultima guerra di Trump. Dal terrorismo ai dazi: dove va l'impero americano
di Gianni Flamini
editore: Castelvecchi
pagine: 448
Gianni Flamini analizza il primo biennio della presidenza Trump, ripercorrendone in modo accurato e dettagliato le date salien
Maschere e tresche. Il terrorismo da Obama a Trump. Strutture, dinamiche e retroscena globali
di Gianni Flamini
editore: Castelvecchi
pagine: 349
L'8 novembre 2016 Donald Trump è balzato al vertice della più grande potenza economica e militare del pianeta
La guerra permanente. Strutture, dinamiche e retroscena del terrorismo e dell'antiterrorismo globali
di Gianni Flamini
editore: Castelvecchi
pagine: 717
Il terrorismo che dilaga nel Medio Oriente, in Asia centrale, nell'Africa sub-sahariana e fin sul continente europeo è la dimostrazione dell'esistenza di un grande male che l'Occidente, ipocritamente, descrive come uno spettro islamico: prima si chiamava Al Qaeda, adesso Califfato. Tanto l'una quanto l'altro sono farina dello stesso sacco, da cui è uscita la follia della guerra globale al terrorismo. Analizzando la pantomima tragicomica della Storia in cui ciclicamente ci si allea con i vecchi nemici per sconfiggere gli alleati di un tempo, Gianni Flamini richiama lo spropositato bilancio delle vittime, i costi stratosferici, le ragioni reali e le invenzioni propagandistiche dell'Occidente che tende a presentare terroristi come patrioti (Libia, Siria, Ucraina) e patrioti come terroristi (arabi di Palestina, curdi di Turchia). Il rigore della ricostruzione deriva dalla nutrita cronologia e ci aiuta a smascherare la strategia imperiale che è all'origine del terrorismo globale.
La banda della Magliana
Storia di una holding politico-criminale
di Flamini Gianni
editore: Kaos
pagine: 260
Gianni Flamini si occupa di un nodo dei misteri d'Italia: la struttura illegale denominata banda della Magliana", una struttur
Lo scambio. I cinque anni che sconvolsero la Repubblica (1990-1994)
di Gianni Flamini
editore: Nutrimenti
pagine: 320
Quello compreso tra il 1990 e il 1994 è un lustro di presagi, un quinquennium horribile che sconvolge la vita della Repubblica trasformandola nel prologo fatale di ciò che verrà. In cinque anni si butta via tutto senza buttare niente, mentre è in corso una trasmigrazione di Cosa Nostra dai territori della politica democristiana verso altri lidi. La discesa di Silvio Berlusconi nell'agone politico colma il vuoto venutosi a creare per l'azzeramento del sistema che si reggeva sulla Democrazia cristiana e sul Partito socialista, caduti sotto la scure della corruzione e di un'autorità giudiziaria che affronta il momento con una determinazione inedita. Intanto omicidi di personalità, terrorismo e stragi di mafia imperversano prima in Sicilia e poi sul continente. Sono questi, per le cronache giornalistiche, gli anni dello scandalo Gladio, di Tangentopoli e Mani pulite, degli attentati a Falcone e Borsellino, dei delitti della Uno bianca, della bomba all'Accademia dei Georgofili, della tragedia della Moby Prince, della cattura di Totò Riina. In questo marasma generale si muove a proprio agio la loggia P2, in grande attività per piazzare il suo programma di riforma reazionaria dello Stato che ha chiamato Piano di Rinascita Democratica. Licio Gelli confida, per la realizzazione del suo disegno, proprio in Berlusconi, affiliato alla loggia, che diventa capo del governo nel 1994. Prende così il via una tempestosa stagione politica che si arenerà soltanto nel novembre del 2011.
Il sindacato scomodo
di Gianni Flamini
editore: Editrice socialmente
pagine: 360
La tesi di fondo di questo libro è semplice e complessa nello stesso tempo. Infatti si ipotizza che ogni tentativo volto a manomettere e violentare la storia democratica nel nostro Paese abbia sempre cercato di colpire il sindacato. È un sindacato scomodo perché protagonista autonomo, che va oltre le istituzioni ed i partiti, in quanto soggetto politico e di rappresentanza contrattuale; insomma un sindacato che in sé è parte integrante della democrazia sostanziale in Italia.
L'Italia dei colpi di Stato
di Gianni Flamini
editore: Newton compton
pagine: 253
Per più di trent'anni lo spettro di un colpo di Stato ha aleggiato sulla storia della Repubblica
L'amico americano. Presenze e interferenze straniere nel terrorismo in Italia
di Gianni Flamini
editore: Editori Riuniti
pagine: 207
Terrorismo, parola terribile per quel che significa in termini di vite umane stroncate, ma anche parola usata per giustificare opportunismi, strumentalizzazioni e funambolismi politici. Il terrorismo evocato ora in tutti i paesi è quello internazionale, dietro il quale tutto il resto scompare. È invece esistono, e sono esistiti, anche terrorismi nazionali altrettanto efferati, come quello che per decenni ha compiuto i suoi sanguinosi attacchi in Italia. Un'analisi storica per comprendere come il terrorismo internazionale e nazionale sia sempre stato uno strumento nelle mani della politica.
Brennero connection. Alle radici del terrorismo italiano
di Gianni Flamini
editore: Editori Riuniti
pagine: 189
Della questione altoatesina (1946-1992) si conoscono gli aspetti politico-diplomatici e di tutela delle minoranze, mentre è stato quasi completamente trascurato il lato militare clandestino. Con la guerra fredda il confine del Brennero divenne gradualmente un avamposto dell'occidente contro un'ipotetica invasione dall'Est. il governo italiano, con l'appoggio della Nato, finí per promuovere una lunga e segreta campagna di guerra cosiddetta non ortodossa. Le ragioni dell'irredentismo sudtirolese vennero zittite e strumentalizzate e la piccola «Heimat» al di qua del Brennero divenne un laboratorio di sperimentazioni politico-militari che servirono a collaudare un fenomeno mostruoso: il terrorismo italiano.
I pretoriani di Pace e Libertà. Storie di guerra fredda in Italia
di Gianni Flamini
editore: Editori Riuniti
pagine: 128
All'inizio degli anni Cinquanta Edgardo Sogno fondò e diresse un movimento semiclandestino e paramilitare che aveva lo scopo di svolgere attività di guerra psicologica contro le sinistre. Il suo nome era Pace e Libertà, e godette a lungo del patrocinio del governo italiano, prima di cedere il passo a nuove organizzazioni, come Gladio. Avvalendosi della documentazione sequestrata dalla magistratura presso il ministero dell'Interno, Flamini ricostruisce le vicende di Pace e Libertà nel contesto dell'intricata rete di gruppi più o meno segreti costituiti in Italia dal dopoguerra in poi con l'intento di proteggere il paese dall'avvento delle sinistre.