Libri di Gioacchino Volpe
Lettere dall'Italia perduta 1944-1945
di Gioacchino Volpe
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 110
Nelle lettere che Gioacchino Volpe, uno dei massimi storici italiani del Novecento, scrisse tra il 1944 e il 1945 alla moglie e al figlio maggiore ritorna di continuo la percezione di una finis Italiae come conseguenza della sconfitta nella seconda guerra mondiale, e con essa la sensazione di un disorientamento personale fortissimo, come di chi non riesca più a riconoscersi nel proprio Paese. Per vent'anni Volpe non aveva fatto mancare il suo consenso al regime fascista, del quale era stato anzi uno degli intellettuali di maggior spicco. Ma dopo l'8 settembre 1943 non aderì alla Repubblica sociale e neppure riuscì a identificarsi, benché avesse sentimenti monarchici, con il Regno del Sud.
Movimenti religiosi e sette ereticali nella società medievale italiana (sec. XI-XIV)
di Gioacchino Volpe
editore: Donzelli
pagine: 320
Il libro raccoglie i saggi di Gioacchino Volpe pubblicati tra il 1907 e il 1912, e poi raccolti dall'autore in volume nel 1922. Attraverso l'analisi dell'eresia dei Patari, delle esperienze dei Valdesi, del grande movimento francescano e di altri fenomeni religiosi presenti in Italia tra l'inizio del secondo millennio e il Trecento, l'autore mette sotto osservazione quello che a suo modo di vedere fu soprattutto un cambiamento radicale di indirizzi sociali e politici, uno straordinario scontro di poteri tra coloro che attraverso l'innovazione religiosa forzarono i termini dei vecchi assetti e dei vecchi rapporti di forza, e coloro che rappresentarono, attorno all'istituzione cattolica e al potere papale, le istanze di ordine di quella società.