Libri di Girard Rene`
Menzogna romantica e verità romanzesca. La mediazione del desiderio nella letteratura e nella vita
di René Girard
editore: Bompiani
pagine: 760
L'uomo è incapace di desiderare prescindendo da un modello, consapevole o inconscio, l'oggetto o lo scopo del suo desiderio gl
Il capro espiatorio
di Renè Girard
editore: Adelphi
pagine: 325
Dice Heidegger che ogni vero pensatore pensa un solo pensiero: nel caso di René Girard è quello del «capro espiatorio»
Edipo liberato
di René Girard
editore: Transeuropa
In questa raccolta di saggi il celebre pensatore francese René Girard si confronta col mito fondatore della coscienza occident
Mimesi e pensiero. Saggi su filosofia e letteratura
di René Girard
editore: Transeuropa
pagine: 224
Questo libro raccoglie una serie di saggi di René Girard che coprono un arco cronologico corrispondente all'intera parabola de
Il caso Nietzsche. La ribellione fallita dell'Anticristo
editore: Marietti
pagine: 256
Questo libro nasce dalla constatazione che Friedrich Nietzsche, uno dei più fieri nemici del cristianesimo, ne è, a ben guarda
Miti d'origine. Persecuzioni e ordine culturale
di René Girard
editore: Feltrinelli
pagine: 185
Al contrario dell'antropologia moderna, che va il più lontano possibile, verso le "culture altre", il discorso antropologico di Girard si concentra su ciò che è più vicino e a portata di mano. Girard difatti non pone distinzioni fra le diverse culture, in quanto le ritiene parte di una stessa umanità fatta della medesima stoffa antropologica. Anche per questo non c'è bisogno di nessun "lavoro sul campo", visto che i testi di riferimento si trovano anzitutto all'interno della nostra tradizione culturale: i tragici greci, la Bibbia, Shakespeare, il romanzo moderno. I miti d'origine raccolti in questo volume, una serie di saggi apparsi nel tempo in diverse antologie, approfondiscono e chiariscono l'analisi condotta nelle sue opere maggiori. Il mito ha un ruolo centrale nella teoria girardiana del "capro espiatorio". È il momento finale, di sistematizzazione narrativa del dramma appena compiutosi all'interno della comunità: un processo di trasformazione del presunto colpevole in eroe o dio (sacro in quanto purificato). Insomma, l'ordine culturale umano scaturisce dalla ritualizzazione del sacrificio iniziale, e il mito quindi non è altro che il resoconto di quell'evento fondativo.
Verità o fede debole? Dialogo su cristianesimo e relativismo
editore: Feltrinelli
pagine: 121
Il ruolo della religione cristiana nel mondo globalizzato e multiculturale, il suo rapporto con la morale, il complesso e deli
Il tragico e la pietà
editore: Edb
pagine: 88
Per "comprendere l'incomprensibile del XX secolo" - i milioni di morti delle due guerre mondiali e lo sterminio del popolo ebraico nei campi nazisti serve, a giudizio di Michel Serres, un modello "antropologico e tragico" come quello elaborato da René Girard. Esso è incentrato sul carattere mimetico, cioè imitativo, del desiderio - un processo da cui derivano sia la trasmissione del sapere sia la violenza - e sul nesso che lega in modo inscindibile il sacro alla logica arcaica del sacrificio e al ruolo del "capro espiatorio". Sul filo che interseca il tragico e la pietà si svolge il discorso con il quale Serres accoglie l'amico Girard tra gli eletti dell'Accademia di Francia. Girard, a sua volta, secondo la tradizione della storica istituzione, fa il suo esordio ricordando il suo immediato predecessore defunto. È il domenicano Ambroise-Marie Carré, celebre predicatore che negli anni della guerra aveva svolto un ruolo importante nella resistenza ai nazisti. Girard si sofferma sul dramma spirituale che ha accompagnato la sua vita: una profonda e intensa esperienza mistica, avvenuta alla precoce età di quattordici anni, orienta tutte le sue scelte ma, nonostante le attese, non si ripeterà più generando un irrequieto senso di fallimento personale. A padre Carré serve tempo per comprendere che l'ambizione e l'orgoglio rischiano di travolgere la grazia e per convertire il suo progetto di santità in una resa alla misericordia divina.
Geometrie del desiderio
di Girard René
editore: Cortina raffaello
pagine: 144
Il percorso del desiderio non è affatto rettilineo: imbocca tangenti, disegna triangoli, si avvita in circoli viziosi
Violenza e religione
Causa o effetto?
di Girard René
editore: Cortina raffaello
pagine: 85
Sullo sfondo di questioni di grande rilevanza - terrorismo religioso, stigmatizzazione del diverso - René Girard indaga alle r
Anoressia e desiderio mimetico
di René Girard
editore: Lindau
pagine: 89
"Perché l'anoressia colpisce alcune donne piuttosto che altre? Gli individui sono più o meno rivalitari, e il caso della magre
Portando Clausewitz all'estremo
di Renè Girard
editore: Adelphi
pagine: 313
I rovinosi contagi dei terrorismi e dei fondamentalismi del nostro tempo epoca di ostilità totale e imprevedibile, in cui gli avversari mirano al reciproco annientamento - testimoniano in modo definitivo, afferma René Girard, che la violenza "mimetica" è la legge dei rapporti umani. Una legge che trovò inopinatamente la sua più radicale formulazione, poco tempo dopo la caduta di Napoleone, in un ufficio della Scuola Militare di Berlino, dove Carl von Clausewitz lavorava alla stesura di un trattato sulla guerra destinato a vedere la luce dopo la sua morte. Nel desiderio di affrontare l'argomento in modo più razionale rispetto agli strateghi che l'avevano preceduto, il generale prussiano arrivò in realtà a toccare il nucleo di un fenomeno assolutamente irrazionale: quello di uno scontro fatalmente portato all'estremo. Ma indietreggiò di fronte alla sua folgorante intuizione. "Che cosa succede quando si arriva alle estreme conseguenze, di cui Clausewitz intravede la possibilità prima di dissimularla dietro considerazioni strategiche?". Questa è la domanda che bisogna porsi oggi. "Dobbiamo dunque" dice René Girard "portare Clausewitz all'estremo, andando fino alla fine del tragitto che lui stesso ha interrotto". Girard lo fa nella forma dinamica di un lungo colloquio con Benoît Chantre, volgendosi anzitutto "a testi che nessuno sembra più leggere, in primo luogo quello di Clausewitz, quindi gli scritti apocalittici".