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Libri di Goliarda Sapienza

Scrittura dell'anima nuda. Taccuini 1976-1992

di Goliarda Sapienza

editore: Einaudi

pagine: 544

La voce di una donna unica e multiforme
16,00

Appuntamento a Positano

di Goliarda Sapienza

editore: Einaudi

pagine: 232

"Ecco, quella lunga sfilata di quinte rocciose, che chiudono in un abbraccio vertiginoso la piccola baia e il mio corpo, sono
12,50

Lettere e biglietti

di Goliarda Sapienza

editore: La nave di teseo

pagine: 432

"Lettere e biglietti" ci offre una nuova voce di Goliarda Sapienza, dopo quella dei romanzi autobiografici, dell'Arte della gi
20,00

Il filo di mezzogiorno

di Goliarda Sapienza

editore: La nave di teseo

pagine: 200

Pubblicato per la prima volta nel 1969, Il filo di mezzogiorno precorre con straordinaria attitudine al futuro alcuni tratti d
15,00

Io, Jean Gabin

di Goliarda Sapienza

editore: Einaudi

pagine: 168

Può una bambina - lasciata interi pomeriggi nel ventre sicuro di un cinematografo - arrivare a identificarsi totalmente con Je
11,00

Lettera aperta

di Goliarda Sapienza

editore: Einaudi

pagine: 197

Guerresca e pacifica, aggressiva e mite
12,00

Cronistoria di alcuni rifiuti editoriali dell'arte della gioia

di Goliarda Sapienza

editore: Croce Libreria

pagine: 100

Nel 1996, dopo aver regalato alla letteratura italiana uno dei suoi titoli migliori, "L'arte della gioia", che mai poté vedere pubblicato, Goliarda Sapienza moriva nel generale silenzio. Nove anni più tardi quel romanzo enorme, denso e voluttuoso viene notato dalla Viviane Hamy di Parigi nell'edizione quasi clandestina di poche copie curato da Angelo Pellegrino. E questo repêchage quasi miracoloso salva "L'arte della gioia" dall'oblio eterno. Di lì a poco il riconoscimento internazionale dell'opera sancirà il suo valore. Oggi, raccolte in volume, vedono la luce le lettere inedite di Goliarda, che ne ricostruiscono, in modo scrupolosamente filologico, le vicende editoriali, e quindi alcuni rifiuti del romanzo in Italia, riproducendone il materiale originale conservato nell'archivio della scrittrice etnea. Cronistoria è un testo che intreccia in maniera inedita vita e letteratura, e mira a svelare uno dei buchi più clamorosi dell'editoria italiana, contribuendo così alla conoscenza di un'autrice-simbolo della letteratura contemporanea.
15,90

Appuntamento a Positano

di Goliarda Sapienza

editore: Einaudi

pagine: 181

"Ecco, quella lunga sfilata di quinte rocciose, che chiudono in un abbraccio vertiginoso la piccola baia e il mio corpo, sono per me una delle infinite forme magnifiche che il diavolo, trasformista per antonomasia, sa prendere". Negli anni Cinquanta il lavoro cinematografico porta Goliarda Sapienza a Positano, rivelandole un angolo di mondo quasi intatto, popolato da un'umanità con una dolcezza sconosciuta. È la scoperta di una felicità senza aggettivi. La conca protetta dalle montagne e dai silenzi del mare diventa il suo rifugio e risveglia le emozioni del corpo, a lungo inaridite dagli orrori della guerra e dalla frenesia della città. E li, tra l'oro e l'azzurro del mare, in un'atmosfera fuori dal tempo, una figura di donna si muove a passo di danza sulle scalinate del paese. La gente del posto la chiama principessa, ha una bellezza antica, gli occhi che cambiano colore. Quello tra Erica e Goliarda è un incontro felice, immerso in una pace che si avvicina all'ebbrezza: l'inizio di un rapporto che nel corso degli anni si fa sempre più intenso, tra i fantasmi del passato e le ombre imminenti. Conoscersi, svelarsi, cambiare, sono i pilastri di quella vicinanza. Una storia che la memoria non riesce a scolorire e anzi trasforma in romanzo: la rievocazione di un'amicizia perduta e l'affresco di un luogo che non esiste più, ma che rivive grazie a una scrittura sensoriale, vibrante di suggestioni.
19,00

Il filo di mezzogiorno

di Sapienza Goliarda

editore: Baldini & Castoldi

pagine: 186

Il filo di mezzogiorno è il primo romanzo pubblicato in Italia che spiega il rapporto che si costruisce tra medico e paziente
12,00

L'arte della gioia

di Goliarda Sapienza

editore: Einaudi

pagine: 540

"L'arte della gioia" è un libro postumo: giaceva da vent'anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato da molti editori, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando uscì in Francia ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana in cui si fondono carnalità e intelletto. Modesta nasce in una casa povera ma fin dall'inizio è consapevole di essere destinata a una vita che va oltre i confini del suo villaggio. Ancora ragazzina è mandata in un convento e successivamente in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, riesce a convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale: Modesta è una donna capace di scombinare ogni regola del gioco pur di godere del vero piacere, sfidando la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e oppressiva in cui vive. "L'arte della gioia" è l'opera scandalo di una scrittrice. È un'autobiografia immaginaria. È un romanzo d'avventura. È un romanzo di formazione. Ed è anche un romanzo erotico, e politico, e psicologico. Insomma, è un romanzo indefinibile, che conquista e sconvolge.
16,00

Elogio del bar

di Goliarda Sapienza

editore: Elliot

pagine: 64

Il bar è un luogo incantato, dove ogni giorno entrano e sostano decine di persone e in cui è il caso a dominare: qualcuno comincia a chiacchierare, un cliente si siede davanti al barista e confida i suoi dolori, a volte gli avventori litigano, e accade persino che nasca una storia d'amore passeggera. Per Goliarda Sapienza il bar è un rito quotidiano irrinunciabile, che racchiude un momento di ristoro e di pacificazione dei sensi; è un'occasione di studio degli individui e dei caratteri, da trasportare poi nelle sue pagine; ma soprattutto è un luogo di comunicazione e di contatto tra vite diverse. Come accade in questo racconto, in cui un incontro casuale al bar si prolunga in un viaggio in treno, e in poche ore trasforma uno sconosciuto uscito da poco dal carcere in un intimo conoscente con cui aprirsi e a cui porre domande che non si ha mai avuto il coraggio di fare. Elogio del bar, seguito da alcuni appunti sulle mattinate intorno a un caffè, ci rivela lo sguardo prezioso, lieve e allo stesso tempo profondo con cui Goliarda indaga se stessa e i rapporti umani.
7,50

Tre pièces e soggetti cinematografici

di Goliarda Sapienza

editore: La vita felice

pagine: 329

La vocazione teatrale di Goliarda origina tutta dal padre, avvocato socialista catanese amico di Angelo Musco e di tutto il vivace mondo teatrale in dialetto e in lingua della città etnea. Fu agevole al padre cominciare a far recitare Goliarda quando in famiglia si dovette pensare al futuro di una figlia che era stata già ritirata dalle scuole fasciste e conduceva in casa una formazione libera. Lo stesso Angelo Musco aveva decretato dall'alto della sua fama: "'sta carusa può recitare". Ma a convincere l'avvocato Sapienza era già stato qualche anno prima quell'"hanno ammazzato compare Turiddu", gridato fuori scena da Goliarda non ancora adolescente per provare se aveva temperamento. Il volume raccoglie il teatro completo di Goliarda Sapienza, tre pièces e quattro soggetti cinematografici.
14,50

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