Libri di Hans Jonas
Sulle cause e gli usi della filosofia e altri scritti inediti
di Hans Jonas
editore: Edizioni ETS
pagine: 116
Qual è il valore pratico della filosofia? La tradizione tramanda un verdetto duplice
La domanda senza risposta. Alcune riflessioni su scienza ateismo e la nozione di Dio
di Hans Jonas
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 80
Il concetto di Dio dopo Auschwitz. Una voce ebraica
di Hans Jonas
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 49
"Per l'ebreo che vede nell'al di qua il luogo della creazione, della giustizia e della salvezza divina, Dio è in modo eminente il signore della storia e quindi "Auschwitz", per il credente, rimette in questione il concetto stesso di Dio che la tradizione ha tramandato. Auschwitz rappresenta quindi per l'esperienza ebraica della storia una realtà assolutamente nuova e inedita, che non può essere compresa e pensata con le categorie teologiche tradizionali. Quindi chi non intende rinunciare sic et simpliciter al concetto di Dio (e il filosofo può legittimamente rivendicare il diritto a non rinunciarvi), deve pensare questo concetto in modo del tutto nuovo e cercare una nuova risposta all'antico interrogativo di Giobbe. Ove decidesse di farlo, dovrebbe anche lasciar cadere l'antica concezione di Dio signore della storia: perciò, quale Dio ha permesso che ciò accadesse?"
Dio è un matematico? Sul senso del metabolismo
di Hans Jonas
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 88
"Stando alla testimonianza immanente della sua creazione, il grande architetto dell'universo oggi comincia ad apparire come un
Evoluzione e libertà. Immanenza e trascendenza della vita organica
di Hans Jonas
editore: Edb
pagine: 64
Evoluzione e libertà sono le due parole chiave del pensiero di Hans Jonas, espresso mirabilmente nel saggio, una sorta di concentrato della sua biologia filosofica e forse la migliore testimonianza della sostanziale continuità della sua riflessione sulla filosofia della vita, al di là del prevalere, nelle diverse fasi del suo pensiero, di interessi storico-filosofici o di interessi più propriamente etici. Tesi principale è che la libertà tradizionalmente considerata appannaggio degli ambiti prettamente umani dello spirito e della volontà - sia viceversa già presente a livello del metabolismo cellulare, il fenomeno più basilare che caratterizza l'organismo vivente. Essa non connota, cioè, esclusivamente l'agire conscio e intenzionale dell'essere umano, ma è piuttosto il denominatore comune di tutti gli appartenenti alla categoria dell'"organico" e segna la linea di confine con quanti non vi rientrano, dunque con l'inorganico, la macchina e l'artefatto. La libertà si squaderna per Jonas in una gradazione ascendente di complessità delle funzioni e dei movimenti, i cui vari livelli costituiscono configurazioni sempre più articolate, approfondite ed "evolute" della dialettica precaria che le è intrinseca.
Potere o impotenza della soggettività? Il problema anima-corpo quale preambolo al «Principio responsabilità»
di Hans Jonas
editore: Medusa Edizioni
pagine: 141
Questo saggio, pubblicato nel 1976 da Jonas in lingua inglese, doveva essere il punto nodale del celebre "Il principio responsabilità", capace di fare da raccordo nella riflessione fra le ragioni della realtà naturale dell'uomo e quelle della sua interiorità e libertà. Punto di partenza, la condizione che Cartesio aveva delineato di un dualismo irrisolvibile fra corpo e anima, secondo Jonas ancora operante nelle concezioni etiche e scientifiche contemporanee. Sviluppando questo discorso, Jonas si rese conto che "Il principio responsabilità" avrebbe toccato soltanto marginalmente le questioni etiche del rapporto fra mente e corpo, che invece meritavano una trattazione più estesa e specifica. Decise, così, di far vivere questa parte in piena autonomia: la tesi di fondo è che la scienza moderna ha ridotto lo "spirito" (o l'anima) a una sorta di ornamento della realtà esteriore, una manifestazione superficiale del dualismo cartesiano che per Jonas non ha ragione di essere. Fra "spirituale" e "corporeo" vi è un'interazione che mantenendo la loro distinzione non li pone tuttavia in opposizione. E questo apre il campo alle successive riflessioni di Jonas sulla società biotecnologica.
Conoscere Dio. Una sfida al pensiero
di Hans Jonas
editore: Alboversorio
È possibile conoscere Dio? Per lo gnosticismo, di cui Hans Jonas è stato uno dei massimi esperti, questa era l'unica via per la salvezza. Ma come si colloca il filosofo di fronte a questa esperienza-limite? Si può semplicemente negarla considerandola illusione oppure il rapporto tra uomo e Dio determina la stessa essenza umana nella sua natura più propria? Quali sono dunque i limiti della conoscenza quando il sapere si interroga su tali tematiche? Sono queste le domande che animano gli inediti jonasiani qui per la prima volta presentati e tradotti: il pensiero è condotto ai confini del conoscibile e deve riconoscere la propria insufficienza ad andare oltre. Lo gnosticismo, il cristianesimo di Paolo, la fenomenologia ermeneutica di Heidegger tematizzano per Jonas un medesimo atteggiamento esistenziale, una radicale auto-interrogazione che spinge l'esistenza a svelarsi nella sua più autentica natura.
Memorie
di Hans Jonas
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 500
In questa autobiografia, frutto di lunghe interviste e conversazioni registrate a Monaco di Baviera nel 1989 e integrate con a