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Libri di Jacques Attali

Disinformati. Giornalismo e libertà nell'epoca dei social

di Jacques Attali

editore: Ponte alle Grazie

pagine: 176

Mai come in quest'epoca è stato facile per chiunque accedere a una mole smisurata di informazione
14,50

Cibo. Una storia globale dalle origini al futuro

di Jacques Attali

editore: Ponte alle Grazie

pagine: 336

Dagli albori dell'umanità ai giorni nostri, Cibo è in primo luogo un'affascinante storia dell'alimentazione: che cosa e come s
20,00

L'essenziale. Cosa non ti puoi perdere se vuoi una vita bella, buona e felice

di Jacques Attali

editore: Piemme

pagine: 253

Non abbiamo bisogno di molte cose per sopravvivere
18,50

Finalmente dopodomani! Breve storia dei prossimi vent'anni

di Jacques Attali

editore: Ponte alle Grazie

pagine: 224

Dopo "Breve storia del futuro" e "Scegli la tua vita!", Jacques Attali rinnova del tutto il suo sguardo sui prossimi vent'anni
14,50

Breve storia del futuro

di Jacques Attali

editore: Fazi

pagine: 238

La crisi finanziaria iniziata nel 2008 finirà con un ritorno dell'onnipotenza di Wall Street? I disordini finanziari potranno essere gestiti? I fondamentalisti islamici faranno marcia indietro? Il cuore dell'economia mondiale resterà negli Stati Uniti? Il degrado del clima sarà contrastato? Le nuove tecnologie renderanno possibili altre forme di dittatura? Ecco alcuni interrogativi che Attali si pone in questa nuova edizione di "Breve storia del futuro", totalmente riscritta alla luce delle crisi finanziarie del 2007-2008 e dei nuovi scenari che hanno prodotto a livello mondiale. E, iniziando dall'analisi dell'attuale situazione geopolitica globale, delinea quelle che definisce le cinque "ondate del futuro", la prima delle quali riguarda il decennio a venire (2015-2025). Sconvolgimenti demografici, terrorismo, cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse, ascesa di nuove potenze e declino dello stile di vita occidentale: ecco i temi analizzati nelle prime quattro "ondate" a partire dalla caduta dell'Impero Americano ("prima ondata") fino alla formazione di un mondo policentrico ("seconda ondata"), sul quale dominerà un "iperimpero" ("terza ondata") percorso da un "iperconflitto" ("quarta ondata") dalle conseguenze inimmaginabili. L'umanità sembra andare verso il proprio annientamento, ma non è questa la conclusione a cui giunge Attali.
17,50

Scegli la tua vita!

di Jacques Attali

editore: Ponte alle Grazie

pagine: 155

In un periodo storico in cui la politica è il dominio degli avventurieri, l'economia è il regno dei tecnocrati, il mondo del lavoro è una lunga parentesi tra la disoccupazione e la rottamazione; in cui, in definitiva, alle persone comuni rimane solo la scelta fra rassegnarsi e lamentarsi, occorre imprimere una svolta alla propria esistenza, scegliere ciò che si vuole essere, agire senza attendere l'intervento dello Stato, delle banche, dei padroni, delle famiglie e di tutti coloro che pretendono di sapere quale sia il nostro bene e quello della società. Smettere di essere, nella definizione dell'autore di questo libro, dei "rassegnati reclamanti", persone che non scelgono la loro vita e per questa loro condizione di servitù invocano un risarcimento. Jacques Attali, oltre a ripercorrere le esperienze, in questo senso, di tanti personaggi noti (da Abramo a Kurt Cobain, da Maometto a Steve Jobs) e di molti personaggi meno noti (gli imprenditori e i militanti politici che si oppongono all'"i rresistibile ascesa del Male"), ci indica un cammino semplice, diviso in cinque tappe, per acquisire ciò che è già alla nostra portata, malgrado appaia irraggiungibile: "diventare sé stessi".
13,00

Domani, chi governerà il mondo?

di Jacques Attali

editore: Fazi

pagine: 401

Domani, chi governerà il mondo? Gli Stati Uniti, la Cina, l'India, l'Europa, il G20, l'ONU, le multinazionali, le mafie? Quale
16,00

Gandhi. Il risveglio degli umiliati

di Jacques Attali

editore: Fazi

pagine: 477

È una delle rare figure che hanno saputo cambiare il mondo con la sola forza dello spirito. Ma com'è riuscito, quest'uomo fragile e dalla voce esitante, questo giovane avvocato fallito, a riunire milioni di uomini? Com'è avvenuto che le sue mille sconfitte si siano mutate in trionfo? La vita di questo "santo laico" mostra che per non essere più umiliati bisogna prima smettere di umiliare, cambiare il proprio rapporto con l'altro. E Gandhi lo fece, dando l'esempio piuttosto che lezioni, insegnando il coraggio di cambiare se stessi prima di pretendere di trasformare l'altro. Oggi è quanto mai attuale, perché mai come ora la violenza nel mondo è tanto minacciosa e multiforme. La sua prodigiosa contemporaneità emerge da molti fattori, tra cui l'idea di economia etica, la condanna della violenza, l'appello all'opinione pubblica, il ripudio della nozione di "potere". Furono i voti di sincerità, castità, nonviolenza e povertà a far si che la sua lotta non deragliasse mai? Gandhi scrisse che in lui la fede "divenne una forza vivente". Tutti conoscono la sua storia, ma lui rimane comunque un enigma.
18,00

Sopravvivere alla crisi. Sette lezioni di vita

di Jacques Attali

editore: Fazi

pagine: 185

"Un giorno o l'altro questa crisi si concluderà, come tutte le altre, lasciando dietro di sé innumerevoli vittime e qualche raro vincitore. Ma ciascuno di noi potrebbe anche uscirne in uno stato di gran lunga migliore di quello con cui ci siamo entrati. Questo a patto di comprenderne la logica e il percorso, di servirsi delle nuove conoscenze accumulate in vari settori, di contare soltanto su se stessi, di prendersi sul serio, di diventare attori del proprio destino e di adottare audaci strategie di sopravvivenza personale. Il mio scopo non è pertanto quello di esporre un programma politico per risolvere questa crisi e tutte quelle che seguiranno, e neppure quello di offrire vaghe generalizzazioni moraleggianti, bensì di suggerire strategie precise e concrete che permettano a ognuno di "cercare uno spiraglio nella sventura" e di sapersi destreggiare tra gli ostacoli che si presenteranno, senza affidarsi ad altri per sopravvivere, per vivere meglio". Dopo aver analizzato il crac del 2008 e le sue cause socioeconomiche nel precedente saggio "La crisi, e poi?", Jacques Attali estende ora la sua riflessione alle fasi cruciali della vita personale e collettiva. In una realtà complessa come quella di oggi, però, diventa sempre più arduo superare le difficoltà che incontriamo nel nostro cammino. Per questo l'autore individua sette principi da applicare, di volta in volta, di fronte alle avversità, siano esse di natura macroeconomica internazionale (la crisi finanziaria) o privata (la fine di un amore).
17,50

Come finirà? L'ultima chance del debito pubblico

di Attali Jacques

editore: Fazi

pagine: 208

Saremo ben presto rovinati? Stiamo portando alla rovina i nostri figli?
17,50

Il senso delle cose

editore: Fazi

pagine: 376

Per sfuggire all'ignoto, l'uomo ha inventato delle cosmogonie, delle teologie, delle mitologie, e poi delle teorie, delle conc
18,50

Breve storia del futuro

di Jacques Attali

editore: Fazi

pagine: 234

Come sarà il mondo nel 2060? E cosa accadrà nei prossimi cinquant'anni? Questi gli interrogativi cui risponde l'ultimo saggio di Jacques Attali, economista e scrittore eclettico, esperto di politica internazionale e di nuove tecnologie. Si sa che nell'immediato futuro l'uomo dovrà affrontare alcuni problemi urgenti: il terrorismo su scala mondiale e il fondamentalismo religioso, il surriscaldamento del pianeta e l'esaurimento delle risorse naturali, l'ascesa di nuove potenze economiche e il declino dello stile di vita occidentale. Ma questo è niente, paragonato a quello che lo aspetta più avanti: la globalizzazione? Sarà sostituita da un "super-impero", che controllerà politicamente un mondo policentrico, non soltanto il mercato. Le guerre locali e nazionali? Inglobate da un "super-conflitto" dalle conseguenze inimmaginabili. E la gente comune? Sarà costretta a spostarsi continuamente in ogni angolo del globo per assecondare i dettami dell'economia, con la conseguenza che si innescherà una catena inesauribile di lotte intestine fra nomadi e sedentari. Dunque è tutto perduto? Forse no, perché - dice Attali la storia non è semplice fatalità: il domani dipende da come gli uomini intendono usare già oggi le innovazioni tecnologiche e da quanto vogliano mettere a disposizione dell'umanità le potenzialità individuali, soprattutto quelle creative.
10,00

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