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Libri di L. Giudici

Lettere (1887-1890)

editore: Abscondita

pagine: 304

Vincent van Gogh e Paul Gauguin vissero un'avventura umana esteticamente, spiritualmente ed emotivamente intensissima
29,00

Lettere

di Giorgio Morandi

editore: Abscondita

pagine: 192

Giorgio Morandi inizia a dipingere negli anni della Prima guerra mondiale e da subito i suoi temi più cari sono le nature mort
22,50

Ernesto Treccani. Nel centenario della nascita. Arte e vita

editore: Silvana

pagine: 256

In occasione del centenario della nascita, viene pubblicato questo volume dedicato a Ernesto Treccani (Milano, 1920- 2009), un
34,00

Remo Bianco. Impronte della memoria. Catalogo della mostra (Milano, 5 luglio-6 ottobre 2019). Ediz. italiana e inglese

di L. Giudici

editore: Silvana

pagine: 223

Fin dall'incontro giovanile con Filippo de Pisis, che lo aiuta a muovere i primi passi nell'arte, il percorso di Remo Bianco s
28,00

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

di Claude Monet

editore: Abscondita

pagine: 134

"Non dormo più per colpa delle Ninfee
14,00

Lettere e scritti sull'arte

di Giovanni Segantini

editore: Abscondita

pagine: 119

"'Più m'addentro nell'arte e vivo di essa e per essa, e più sento il bisogno di esprimermi non solo colle opere, ma collo scritto, per determinare il significato di questa parola Arte almeno nella parte che più mi tocca, la pittura'. Così inizia uno dei primi tentativi di Giovanni Segantini di raccogliere compiutamente e ordinatamente le idee e le intuizioni sull'arte. Sono scritti che non vogliono avere alcun carattere scientifico, anzi, fin dal titolo, 'Così penso e sento la pittura' o 'Sentimento e natura', testimoniano la loro assoluta, empirica soggettività. E se è vero, come aveva scritto, che 'artista si nasce e non si diventa' perché non c'è scuola che possa inoculare il germe dell'arte, nel caso della scrittura, invece, la faccenda si faceva assai più complessa. Almeno lo era per lui". (Dallo scritto di Lorella Giudici)
13,00

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

di Claude Monet

editore: Abscondita

pagine: 136

"Non dormo più per colpa delle Ninfee
14,00

Gastone Cecconello. Alle origini del mito. Catalogo della mostra

editore: Silvana

pagine: 159

Gastone Cecconello (Vercelli, 1942) è artista di inesauribile vena creativa e si esprime con tutti i mezzi a sua disposizione: dall'incisione alla pittura, dalla scultura alla polimatericità. Tutto il suo lavoro manifesta un'incessante lotta tra la concretezza della materia e il desiderio di risalire alla schiettezza e alla semplicità delle origini; tra la seducente bellezza del ferro, del legno, della pietra e la vivacità delle paste colorate, che generose affollano e rianimano le superfici su cui si posano. Ricercatore solitario e fuori dal coro, lavoratore instancabile e tenace, ma anche insofferente per natura ai massimi sistemi dell'arte e delle apparenze sociali, Cecconello ha ormai alle spalle un lungo cammino che lo ha visto protagonista nel panorama dell'arte piemontese e non solo. Il volume raccoglie e celebra i suoi cinquant'anni di carriera artistica: dai paesaggi, materici e magmatici, ai caratteristici ominidi, presenze enigmatiche e misteriose, numi tutelari del mondo e del pensiero. Tutto il suo universo creativo è il tentativo di risalire all'origine del mito, là dove siedono gli dei.
20,00

Stadio Italia. I conflitti del calcio moderno

editore: La Casa Usher

pagine: 263

"Questo non è un libro sugli ultras, un testo sugli animali. Un libro sugli ultras è inevitabilmente destinato a fallire come qualsiasi fiction che pretenda di rappresentare la realtà. Qui cerchiamo di fare esattamente l'opposto, invertendo soggetto e oggetto. Questo è un libro sul calcio moderno: al centro dell'interesse sono i poteri e le istituzioni che governano il gioco, l'economia che lo ristruttura completamente, i conflitti che lo attraversano. E così una controinchiesta, una prima descrizione dei meccanismi di potere che, trasformando il calcio, trasformano ben più delle regole di un gioco. A scriverlo è innanzitutto chi negli ultimi anni ha vissuto sul campo queste grandi mutazioni, osteggiandole, e cogliendole nella loro complessità. La convinzione che accomuna gli autori è che lo stadio, nell'epoca del calcio moderno, sia lo specchio delle nostre città e dell'Italia intera: lo stadio non è solo un luogo di passione e intrattenimento, ma un luogo di comprensione del mondo. Vi si dispiega in forme rivelatrici la costruzione di un laboratorio sociale ed economico inedito, capace di spingersi al di fuori dei propri confini. Potremmo considerarlo un'officina del potere."
15,50

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