Libri di L. Grimaldi
L'acquedotto di New York
di Edgar L. Doctorow
editore: Mondadori
pagine: 276
Una mattina piovosa a New York, nel 1871
Il grande mondo laggiù
di Ray Bradbury
editore: Mondadori
pagine: 363
«Il grande mondo laggiù» è una raccolta composta da 34 racconti in cui l'universo fantastico di Ray Bradbury viene sviscerato
Quinta colonna
di Agatha Christie
editore: Mondadori
pagine: 182
Nella primavera del 1940, mentre nel continente le armate alleate stanno subendo duri colpi da parte dell'esercito nazista, l'
Il tema. La rivolta di Atlante
di Ayn Rand
editore: Corbaccio
pagine: 378
Questo romanzo riassume l'etica oggettivista di Ayn Rand, fondata sulla difesa del capitalismo, della ragione e dell'individualismo. La vicenda della compagnia ferroviaria Taggart Transcontinental si incrocia con quella della nazione americana, la cui politica dirigista ne sta provocando il collasso. Hank Rearden, inventore di una speciale lega metallica, e Dagny Taggart, mente direttiva della Taggart, si persuadono dell'impossibilità di redimere un mondo che rifiuta la ragione quale mezzo di sopravvivenza e di progresso e decidono di aderire allo sciopero dei cervelli. Francisco D'Anconia e Ragnar Danneskjöld sposano il progetto di John Galt che vuole impedire lo sfruttamento delle menti produttive riunendole in una località inaccessibile. Ma John dovrà affrontare un'avventura che tenterà di sopraffarlo, alle prese con individui spietati che cercheranno anche di corromperlo.
L'uomo che apparteneva alla terra. La rivolta di Atlante
di Ayn Rand
editore: Corbaccio
pagine: 395
Come può sopravvivere e realizzarsi a pieno l'uomo razionale in un contesto sociale irrazionale? Solo in una società fondata sulla libera circolazione delle idee e sulla massima libertà di agire e commerciare, il potenziale umano - quello spirito creativo che ciascun individuo trasfonde fiducioso al proprio lavoro - è in grado di esplicarsi al massimo livello. L'eroe di Ayn Rand, l'uomo dall'intelligenza vivace, indipendente nello stile e nelle scelte di vita, colui che con tenacia coltiva la propria razionalità alla ricerca della felicità attraverso il lavoro e la vita affettiva, perseguendo un comune obiettivo morale, può soltanto entrare in conflitto con gli uomini gretti, coloro che limitano il fiorire delle menti indipendenti in nome di una rigida difesa del collettivismo. Anche nella progredita America si può correre questo rischio e incappare nelle maglie della degenerazione e della corruzione morale. Come salvarsi? Per reagire alla pressione delle ideologie autoritarie l'uomo non deve sacrificarsi per gli altri né deve sacrificare gli altri a se stesso, né vittima, né carnefice, ma reagire con attività organizzative e di propaganda, in nome della libertà e dell'indipendenza.
L'Atlantide. La rivolta di Atlante
di Ayn Rand
editore: Corbaccio
pagine: 515
L'uomo ha un dovere al quale non può sottrarsi: sfruttare al massimo il suo potenziale, guidarlo seguendo la propria ragione perseguendo il bene dell'umanità tutta. E in una società massificata, che ostacola la piena esplicazione delle menti indipendenti, e in cui l'economia è dominata dal mito del collettivismo e da sprovvedute scelte governative che limitano la libertà individuale, l'unico modo per reagire è organizzarsi e ribellarsi a una politica pubblica dirigista il cui risultato è sotto gli occhi di tutti: la devastante distruzione della nazione e delle sue ricchezze. Per questo Francisco, Ragnar e John hanno messo in atto lo sciopero dei cervelli e hanno riunito gli industriali innovatori, i reali produttori del benessere nazionale, nel Galt's Gulch, l'oasi in cui poter sperimentare in libertà nuove soluzioni alla decadenza generale. Ultimo della trilogia, in questo romanzo i tentativi della mediocre classe dirigente di portare in extremis dalla sua parte i promotori della futura rinascita, avranno solo l'esito di rinsaldare la determinazione dell'eroe che, sempre fedele agli impegni presi, è il protagonista di un'estrema avventura in cui si destreggia abilmente tra torture, catture, tentativi di corruzione, passioni e amori. Da una New York avvolta nelle tenebre, con i treni bloccati e senza più erogazione di energia elettrica, i guizzi della inestinguibile fiamma del petrolio fanno presagire che la ragione e la libertà non saranno mai sconfitte.
Brooklyn senza madre
di Jonathan Lethem
editore: Il saggiatore
pagine: 316
Per Testadipazzo, al secolo Lionel Essrog, perfino un poco di buono come Frank Minna può essere considerato un benefattore
Orchidee nere. Le inchieste di Nero Wolfe
di Rex Stout
editore: Beat
pagine: 216
"Orchidee nere" appare per la prima volta, insieme al racconto "Cordialmente invitati a incontrare la morte", nel 1942. Mentre il mondo è sconvolto dal più grande conflitto armato della storia, Rex Stout decide di dilettare i lettori concedendo al suo detective pigro, grasso ed edonista anche un'altra "nobile" manifestazione oltre al suo inguaribile narcisismo: l'invidia. Una dolorosa, insopprimibile invidia che Nero Wolfe nutre per Lewis Hewitt, il milionario cha ha osato creare, e mostrare all'Esposizione floreale, tre magnifiche orchidee nere: il sogno o, meglio, la chimera di ogni floricoltore che si rispetti. Pur di avere nella sua serra quei fiori preziosi e rari, Wolfe non esita a sfidare l'irruente ispettore Cramer e a mettere nei guai Archie Goodwin, occultando le prove di un delitto, nascondendo testimoni e decidendo persino di rinchiudersi in una camera a gas... In "Cordialmente invitati a incontrare la morte", invece, è una letale tossina - stufata, ahimè, anche con gustose animelle fresche di maiale - a determinare il triste destino di Bess Huddleston, organizzatrice di eventi, caduta in disgrazia presso i suoi facoltosi clienti. Introduzione di Carlo Lucarelli.
Brooklyn senza madre
di Jonathan Lethem
editore: Bompiani
pagine: 314
Lionel Essrog, per tutti Testadipazzo, ha la tendenza a cacciarsi nei guai: la sindrome di Tourette lo rende un ribelle dalle frasi sconnesse, violento e pieno di imprevedibili tic. Senza genitori e senza pace, la sua esistenza è colorata da urla e pugni sferrati all'improvviso. La sua salvezza si chiama Frank Minna, un mafioso di poco conto a Brooklyn, che lo tira fuori dall'orfanotrofio e lo trasforma nel suo tirapiedi. Quando però Minna viene pugnalato e il suo corpo senza vita gettato in un cassonetto, Testadipazzo si mette sulle tracce dell'assassino per difendere il suo fragile mondo, ingabbiato dalla malattia ma assetato di giustizia. Un noir che consegna alla letteratura contemporanea un personaggio esploratore dei bassifondi di New York con la stessa caotica determinazione con cui affronta il labirinto della propria mente.