Libri di Livio Zerbini
Le vie delle città romane
di Livio Zerbini
editore: Il Mulino
pagine: 256
La cortina di ferro ci ha disabituati a pensare che dal Mare del Nord al Mar Nero moltissime città sono state fondate dai Roma
Commodo. L'imperatore gladiatore che diede inizio al declino di Roma
di Livio Zerbini
editore: Salerno Editrice
pagine: 224
La storiografia antica ha dato dell'imperatore Commodo un giudizio decisamente negativo, come è avvenuto per Caligola e Nerone
Caligola
di Livio Zerbini
editore: Salerno Editrice
pagine: 252
Il giovane Gaio Giulio Cesare Germanico, meglio conosciuto come Caligola, ha avuto un breve regno come imperatore di Roma, poc
Traiano. Il principe ideale. Costruttore e conquistatore cambiò il volto di Roma
di Livio Zerbini
editore: Salerno Editrice
pagine: 291
L'avvento di Traiano al potere (98-117 d
Storia romana. Dalle origini al 476 d.C. Ediz. MyLab
di Livio Zerbini
editore: Pearson
pagine: 336
Il manuale, scientificamente aggiornato e scritto con linguaggio chiaro e intelligibile, è corredato da un ricco apparato di f
Il segreto di Annibale. 218 a.C. Il viaggio che cambiò la storia
editore: Rai Libri
pagine: 255
È un'impresa mai tentata prima, quella del generale cartaginese Annibale: scavalcare le Alpi con l'intento di invadere l'Itali
Gli imperatori romani
di Livio Zerbini
editore: Odoya
pagine: 250
La data di nascita "ufficiale" dell'età imperiale è il 27 a
La Sindone. Storia e misteri
editore: Odoya
pagine: 233
Il Vangelo narra che il corpo di Gesù, deposto dalla croce, fu composto in un lenzuolo - in greco sindon - che fu poi trovato
Le grandi battaglie dell'esercito romano
di Livio Zerbini
editore: Odoya
pagine: 208
Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale "macchina" bellica. L'esercito romano fu l'efficace strumento dell'espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d'Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso. Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un'organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l'Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano. Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Alba, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte. La grandezza dell'Impero fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici insuccessi militari.
Le guerre daciche
di Livio Zerbini
editore: Il mulino
pagine: 150
All'alba del II secolo d.C. con due successive campagne militari l'imperatore Traiano vinse e conquistò la Dacia (un dipresso il territorio dell'attuale Romania). Fu l'ultima conquista duratura dell'impero; una conquista importante per il radicamento romano nell'area danubiana e anche per il rafforzamento politico del suo artefice, Traiano. Il ricordo dell'impresa è eternato nei bassorilievi della Colonna Traiana, che costituisce la fonte maggiore per la sua conoscenza. Il volume racconta lo svolgimento delle guerre daciche collocandole nel più ampio contesto della storia sia dell'area danubiana, sia dell'impero romano, seguendo le vicende della Dacia sino a quando essa venne abbandonata dai romani alla fine del III secolo.
Pecunia sua. Munificenza privata ed utlità pubblica nelle città romane delle regiones IX ed XI
di Livio Zerbini
editore: Rubbettino
pagine: 118
Nel tessuto economico e sociale di una comunità antica la liberalitas, vale a dire la generosità da parte di privati verso la collettività, rappresentò un fenomeno di vasta portata, che ebbe una notevole incidenza sulla vita municipale. In tutte le città romane, dalle più grandi alle più piccole, sono documentate, soprattutto in età imperiale, numerose donazioni di ricchi benefattori, desiderosi di rendersi benemeriti presso i concittadini. Il libro si propone di esaminare l'incidenza dell'evergetismo privato a beneficio delle comunità delle regiones IX ed XI, delineando un quadro completo del ruolo da esso esercitato in una delle aree geografiche del mondo romano in cui le evergesie, sia per importanza sia per quantità, risultano più densamente diffuse e socialmente stratificate.
La Dacia romana
editore: Rubbettino
pagine: 270
Conquistata dall'imperatore Traiano nell'anno 106 d.C, nonostante abbia fatto parte dell'Impero romano per un periodo relativamente breve, in questo arco di tempo, poco più di un secolo e mezzo, la Dacia fu intensamente romanizzata, con la diffusione della lingua latina e l'adozione di modelli di comportamento italici, e tale processo contribuì a determinare l'identità culturale di quello che sarebbe divenuto il popolo romeno. Il libro si popone di arricchire gli studi su questa provincia dell'Impero romano, fornendo un'esaustiva presentazione della storia della Dacia e della sua civiltà, dall'età preromana agli albori del Medioevo.