Libri di Losurdo Domenico
La questione comunista. Storia e futuro di un'idea
di Domenico Losurdo
editore: Carocci
pagine: 208
Dopo la dissoluzione dell'URSS, il marxismo, in particolare in Occidente, è entrato in una crisi che appare irreversibile
Imperialismo e questione europea
di Domenico Losurdo
editore: La scuola di Pitagora
pagine: 552
Quali caratteristiche deve possedere oggi un movimento di emancipazione per essere considerato tale? Quale l'antagonista contr
Il marxismo occidentale. Come nacque, come morì, come può rinascere
di Domenico Losurdo
editore: Laterza
pagine: 210
Nato nel cuore dell'Occidente, con la Rivoluzione d'Ottobre il marxismo si è diffuso in ogni angolo del mondo, sviluppandosi i
Un mondo senza guerre. L'idea di pace dalle promesse del passato alle tragedie del presente
di Domenico Losurdo
editore: Carocci
pagine: 382
Nel 1989, la realizzazione di un mondo senza guerre sembrava a portata di mano; oggi, oltre al terrorismo e ai conflitti locali, torna a incombere il pericolo di una terza guerra mondiale. Come spiegare tale parabola? Losurdo traccia una storia inedita e coinvolgente dell'idea di pace dalla rivoluzione francese ai giorni nostri. Da questo racconto, di cui sono protagonisti i grandi intellettuali (Kant, Fichte, Hegel, Constant, Comte, Spencer, Marx, Popper ecc.) e importanti uomini di Stato (Washington, Robespierre, Napoleone, Wilson, Lenin, Bush Sr. ecc.), emergono i problemi drammatici del nostro tempo: è possibile edificare un mondo senza guerre? Occorre affidarsi alla non violenza? Qual è il ruolo delle donne? La democrazia è una reale garanzia di pace o può essa stessa trasformarsi in ideologia della guerra? Riflettere sulle promesse, le delusioni, i colpi di scena della storia dell'idea di pace perpetua è essenziale non solo per comprendere il passato ma anche per ridare slancio alla lotta contro i crescenti pericoli di guerra.
Stalin. Storia e critica di una leggenda nera
di Domenico Losurdo
editore: Carocci
pagine: 382
C'è stato un tempo in cui statisti illustri - quali Churchill e De Gasperi - e intellettuali di primissimo piano - quali Croce, Arendt, Bobbio, Thomas Mann, Kojève, Laski - hanno guardato con rispetto, simpatia e persino con ammirazione a Stalin e al paese da lui guidato. Con lo scoppio della Guerra fredda prima e soprattutto col Rapporto Chruscev poi, Stalin diviene invece un "mostro", paragonabile forse solo a Hitler. Darebbe prova di sprovvedutezza chi volesse individuare in questa svolta il momento della rivelazione definitiva e ultima dell'identità del leader sovietico, sorvolando disinvoltamente sui conflitti e gli interessi alle origini della svolta. Il contrasto radicale tra le diverse immagini di Stalin dovrebbe spingere lo storico non già ad assolutizzarne una, bensì a problematizzarle tutte. Ed è quanto fa Losurdo in questo volume, analizzando le tragedie del Novecento con una comparatistica a tutto campo e decostruendo e contestualizzando molte delle accuse mosse a Stalin. Con un saggio di Luciano Canfora.
La lotta di classe. Una storia politica e filosofica
di Domenico Losurdo
editore: Laterza
pagine: 387
La crisi economica infuria e si discute sempre più del ritorno della lotta di classe. Ma siamo davvero sicuri che fosse scomparsa? La lotta di classe non è soltanto il conflitto tra classi proprietarie e lavoro dipendente. È anche "sfruttamento di una nazione da parte di un'altra", come denunciava Marx, e l'oppressione "del sesso femminile da parte di quello maschile", come scriveva Engels. Siamo dunque in presenza di tre diverse forme di lotta di classe, chiamate a modificare radicalmente la divisione del lavoro e i rapporti di sfruttamento e di oppressione che sussistono a livello internazionale, in un singolo paese e nell'ambito della famiglia. A fronte dei colossali sconvolgimenti che hanno contrassegnato il passaggio dal XX al XXI secolo, la teoria della lotta di classe si rivela oggi più vitale che mai a condizione che non diventi facile populismo che tutto riduce allo scontro tra umili e potenti, ignorando proprio la molteplicità delle forme del conflitto sociale. Domenico Losurdo procede a una originale rilettura della teoria di Marx ed Engels e della storia mondiale che prende le mosse dal Manifesto del partito comunista.
Il revisionismo storico. Problemi e miti
di Losurdo Domenico
editore: Laterza
pagine: 345
Più volte ristampata e tradotta in un numero crescente di paesi, quest'opera è una rilettura originale della storia contempora
La sinistra assente. Crisi, società dello spettacolo, guerra
di Domenico Losurdo
editore: Carocci
pagine: 304
Le promesse del 1989 di un mondo all'insegna del benessere e della pace non si sono realizzate. La crisi economica sancisce il ritorno della miseria di massa anche nei paesi più sviluppati e inasprisce la sperequazione sociale sino al punto di consentire alla grande ricchezza di monopolizzare le istituzioni politiche. Sul piano internazionale, a una "piccola guerra" (che però comporta decine di migliaia di morti per il paese di volta involta investito) ne segue un'altra. Per di più, all'orizzonte si profila il pericolo di conflitti su larga scala, che potrebbero persino varcare la soglia del nucleare. Più che mai si avverte l'esigenza di una forza di opposizione: disgraziatamente in Occidente la sinistra è assente. Come spiegarlo? Come leggere il mondo che si è venuto delineando dopo il 1989? Attraverso quali meccanismi la "società dello spettacolo" riesce a legittimare guerra e politica di guerra? Come costruire l'alternativa? A queste domande l'autore risponde con un'analisi originale, spregiudicata e destinata a suscitare polemiche.
Nietzsche, il ribelle aristocratico. Biografia intellettuale e bilancio critico: La critica della rivoluzione dai profeti ebraici al socialismo-La reazione...
di Domenico Losurdo
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 1203
Forse in nessun filosofo come in Nietzsche si intessono e aggrovigliano - con un'eccedenza di pensiero che sfida gli esegeti -
La non-violenza. Una storia fuori dal mito
di Domenico Losurdo
editore: Laterza
pagine: 286
Dopo un secolo tragicamente carico di violenza e di terrore, l'ideale della non-violenza esercita un fascino crescente sulle coscienze di donne e uomini. Ma quali sono stati i primi movimenti ad agitare questo ideale e quali difficoltà essi hanno dovuto affrontare in un periodo storico particolarmente ricco di guerre e rivoluzioni? Dalle organizzazioni cristiane che nei primi decenni dell'Ottocento si propongono negli Usa di combattere congiuntamente e in modo pacifico i flagelli della schiavitù e della guerra, fino ai protagonisti della non-violenza: Thoreau, Tolstoj, Gandhi, Capitini, Dolci, M.L. King, il Dalai Lama o i più recenti ispiratori delle 'rivoluzioni colorate'. Costante è il confronto tra il movimento non-violento e il movimento anticolonialista e antimilitarista di ispirazione socialista e sono prese in considerazione anche le posizioni di illustri teologi cristiani (R. Niebuhr e D. Bonhoeffer) e filosofe di diverso orientamento ma entrambe autrici di importanti contributi sul problema della violenza, come Simone Weil e Hannah Arendt.
La lotta di classe
Una storia politica e filosofica
di Losurdo Domenico
editore: Laterza
pagine: 383
La crisi economica infuria e si discute sempre più del ritorno della lotta di classe
Hegel e la libertà dei moderni
di Losurdo Domenico
editore: La scuola di Pitagora
pagine: 720
Hegel legittima le rivoluzioni che hanno segnato la nascita del mondo moderno e rende omaggio alla rivoluzione francese quale