Libri di M. Bertolini
Giocare con le tette
di Anonimo
editore: Compagnia editoriale aliberti
"Questa non è una storia del calcio femminile, questa è una storia al femminile del calcio, e un po' anche del mondo", scrivon
Diderot e il demone dell'arte
editore: Mimesis
pagine: 245
L'orizzonte della riflessione estetica di Diderot, con particolare riferimento alle arti della rappresentazione, al teatro e alla pittura, è stato oggetto nella seconda metà del Novecento di una serie di letture critiche che hanno colto nell'opera del grande enciclopedista uno snodo decisivo per la formazione di uno sguardo estetico della modernità, capace di dialogare con le istanze contemporanee che attraversano gli studi di cultura visuale, le svolte metodologiche della storia e della critica d'arte novecentesche (Fried, Marin. Arasse), la riflessione sulla rappresentazione teatrale e sul ruolo dell'attore (Szondi, Barthes, Ejzenstejn) così come l'interrogazione nei confronti del soggetto e del linguaggio rivolta dal pensiero filosofico contemporaneo (Lyotard, Lacoue-Labarthe). Dall'incontro fra il Novecento e Diderot, qui ricostruito attraverso una selezione di saggi per lo più inediti in italiano, emerge l'immagine di un pensatore al tempo stesso a noi prossimo e distante, capace di parlare alla contemporaneità con forza attraverso la polifonia della sua scrittura, l'apertura alle differenze e alla molteplicità dei saperi e dei discorsi che rendono i suoi testi degli organismi ibridi, dei mostri testuali capaci di dare voce alla "parola degli altri" (Starobinski), come di intercettare e catturare nelle maglie della scrittura le immagini del suo tempo, mettendo in opera un esercizio dello sguardo che lavora negli interstizi fra il visibile e il dicibile.
Neve
di Orhan Pamuk
editore: Einaudi
Investita da una tormenta di neve, la città è un miscuglio di etnie e fazioni politiche. Ci sono turchi, curdi, georgiani, nazionalisti laici e integralisti religiosi. C'è la polizia segreta, c'è l'esercito e ci sono i terroristi islamici. Ka inizia la sua indagine, mentre la neve continua a cadere e le strade vengono chiuse. Kars è isolata. In città, Ka rivede dopo diversi anni Ipek, una compagna di università molto bella. Ka se ne innamora e sogna di portarla con sé in Germania. Per realizzare questo sogno, farà di tutto. La situazione precipita quando una compagnia di teatro mette in scena un dramma degli anni Venti, scritto in sostegno della laicità dello Stato fondato da Atatùrk, dove una donna, coraggiosamente, brucia il chador in pubblico. Durante lo spettacolo alcuni giovani del liceo religioso inscenano una protesta. E la serata finisce nel sangue. Ka viene coinvolto suo malgrado. È uno spettatore imparziale, ma molto confuso. Non sa nemmeno rispondere alla domanda: credi in Dio? Sostiene che a Kars ha ritrovato Allah, ma poi l'unica cosa che gli interessa è la ricerca, molto occidentale, della felicità. Il dilemma di Ka ruota intorno al confronto tra Occidente e Islam.
Tutta la vita davanti a noi. Dedicato a chi vive la terza e quarta età
di Henri Bissonnier
editore: Effatà Editrice
pagine: 144
Come tutte le età della vita, anche la vecchiaia rappresenta una svolta decisiva nell'esistenza di una persona: un periodo cri
La rappresentazione e gli affetti. Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico
editore: Mimesis
pagine: 200
La nuova vita
di Orhan Pamuk
editore: Einaudi
pagine: 257
Osman, un giovane studente universitario, è ossessionato da un magico libro che scava nella pericolosa natura dell'amore e della personalità: trascura la casa e la famiglia, abbandona gli studi. E si innamora della bella Janan, che diventa la sua compagna nella ricerca del significato dei più oscuri segreti di quel libro. Inizia così una straordinaria odissea che trascina la coppia in frenetici viaggi in autubus attraverso il cuore arido della Turchia, in sperdute città di provincia dove il pericolo si annida in ogni strada e dove l'amore non è un rifugio né una garanzia di salvezza.
Del meraviglioso. Scritti di cinema e sul cinema
di Antonin Artaud
editore: Minimum fax
pagine: 145
Artaud pensava che "dal buon senso dei sogni possa nascere una nuova maniera di pensare". Ed è questo principio che il grande teorico francese tenta di applicare al cinema, un'arte allora giovane e capace di suscitare ogni audacia. Non si tratta però di dare realizzazione visuale a qualsivoglia sogno: bensì di scoprirne le leggi e di ricostruirne la meccanica, di far ritrovare al cinema la violenza e l'anarchia del sogno. Da questa idea centrale nascono la gran parte dei soggetti, dei saggi e delle lettere qui raccolti.
Il mio nome è Rosso
di Orhan Pamuk
editore: Einaudi
pagine: 493
Istanbul, 1591. Tra i miniaturisti e illustratori al lavoro nel Palazzo del Sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo Nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella Sekure, non ci sarà l'amore che ha sognato per dodici anni.