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Libri di M. De Rosa

Addio Anatolia

di Dido Sotiriu

editore: Crocetti

pagine: 312

"Addio Anatolia" è la storia, epica e drammatica, della scomparsa dell'ellenismo dalle terre in cui era insediato da tremila a
18,00

Zig zag. Conversazioni con Carlos Gumpert e Anteos Chrysostomidis

di Antonio Tabucchi

editore: Feltrinelli

pagine: 352

Grazie alla presenza di due lunghe e fondamentali interviste apparse finora soltanto in Spagna e in Grecia, e finalmente trado
22,00

Il miracolo di respirare

di Dimitris Sotakis

editore: Del Vecchio Editore

pagine: 170

Un giovane disoccupato cerca un lavoro tra gli annunci più strani
16,00

Breve diario di frontiera

di Gazmend Kapllani

editore: Del vecchio editore

pagine: 186

In questo "diario minimo" Gazmend Kapllani ci restituisce tutta la sofferenza degli albanesi che hanno attraversato il confine con la Grecia negli anni Novanta. Con mano leggera lascia che ci scorra sotto gli occhi la surreale volontà di dare un senso all'abbandono della terra natia, che in questo specifico caso è la fuga, il passaggio attraverso la cortina di ferro. In ogni capitolo, il doppio punto di vista - di chi è in Albania e di chi, esule, se ne allontana - mette in evidenza con sarcasmo, e senza fare sconti, la kafkiana condizione dell'Albania sotto il regime comunista: spie che controllano i programmi televisivi dei vicini, statue monumentali di Enver Hoxha, un dittatore troppo dittatore anche per i dittatori, e i bunker sulla spiaggia pronti per resistere a nemici che però non si presentano mai. Accurate, asciutte, intrise di humour nero, le descrizioni dell'assurdità e della rivolta alla tirannia compongono un quadro ironico e partecipe della condizione dell'esule, in cui il particolare dialoga con l'insieme e si fa narrazione universale, come in un dipinto di Bruegel. La "sindrome delle frontiere" inizia con l'abbandono del Paese e si sviluppa nella "nevrosi del successo", un successo che conferisce il diritto a restare nella nuova terra, per giungere a un'amara riflessione sui migranti di seconda generazione, condannati ad amare e odiare contemporaneamente il loro Paese.
15,00

La sorella segreta

di Fotini Zalikoglu

editore: E/O

pagine: 109

Nel luglio del 1940 Menèlaos Arghirìu e la giovanissima moglie Erasmìa si imbarcano sul piroscafo "Nuova Ellade" alla volta di New York, dove cominceranno una nuova vita. Quarant'anni dopo Froso, la figlia di Menèlaos e di Erasmìa, mette al mondo due bambini di padre ignoto: Jonathan e Amalìa. La vita scorre in maniera (quasi) normale quando a un certo punto Froso comincia a bere, si rifiuta di pronunciare la parola "Grecia" per il resto della vita e si sceglie un nuovo nome: Lale Andersen. Nel gennaio del 2013, nel cuore della crisi finanziaria che ha colpito il Vecchio Continente, della quale la Grecia è diventata il simbolo, Jonathan decide di intraprendere un viaggio nella terra degli avi alla scoperta del passato della propria famiglia che si intreccia con la Storia della Grecia stessa: dalla catastrofe in Asia Minore nel 1922 fino alla crisi di oggi passando per la Seconda guerra mondiale, la guerra civile, la dittatura dei Colonnelli e il ritorno alle libertà democratiche negli anni Settanta. La turbolenta storia greca del Ventesimo secolo fa da contrappunto ai segreti e alle menzogne della famiglia Arghirìu, che ritornano a poco a poco a galla.
14,00

D.C.

di Vassilis Alexakis

editore: Crocetti

pagine: 260

16,00

Delitti greci

editore: Crocetti

pagine: 350

16,00

Le catene del mare

di Ioanna Karistiani

editore: E/O

pagine: 265

Con "Le catene del mare" Ioanna Karistiani ha vinto il Premio nazionale per il miglior romanzo greco del 2007, confermandosi come una delle massime autrici elleniche contemporanee. Per il comandante Mitsos Avgustìs, statuario come un Poseidone, burbero e tenero nello stesso tempo, eroico nella sua infallibile capacità di guidare la sua nave e i suoi uomini benché sia cieco, dopo dodici anni di navigazione ininterrotta negli oceani è arrivata la resa dei conti. Le burrasche della terraferma (la moglie Flora, due figlie, un figlio, una nipotina e Litsa, amante di molti anni prima) reclamano il suo coraggio e la sua forza d'animo molto più delle tempeste oceaniche. Ma è difficile per il comandante liberarsi dalle catene del mare e abbandonare la sua unica, vera casa, il cargo Athos III, il luogo in cui Mitsos si confronta con i suoi ricordi, il rifugio in cui egli conserva gelosamente i suoi segreti.
18,00

Il vestito in terra

di Ioanna Karistiani

editore: Crocetti

pagine: 276

13,50

Le relazioni culinarie

di Andreas Staïkos

editore: Ponte alle Grazie

pagine: 110

Damocle e Dimitris abitano nello stesso palazzo. Le porte dei loro appartamenti si affacciano sullo stesso pianerottolo. I balconi delle loro cucine sono divisi da un semplice vetro smerigliato. Troppo poco, per fermare gli effluvi dei piatti prelibati che nascono sui loro fornelli. Un incontro in ascensore e la confessione della comune passione per la gastronomia fa nascere tra i due vicini un'amicizia adombrata dal cupo sospetto di una rivalità amorosa. Dimitris a Damocle si studiano in cagnesco, si eludono, si imbrogliano, stringono patti che nessuno rispetterà, si giocano tiri mancini, si combattono a suon di ricette della più saporita cucina greca per conquistare l'esclusiva del cuore di Nanà. Insalata di ricci di mare, involtini di foglie di vite, polpo al vino bianco, verdure ripiene, moussaka... quale piatto sarà in grado di far perdere la testa all'amante?
12,00

Ritorno a Delfi

di Ioanna Karistiani

editore: E/O

pagine: 334

La storia narrata in "Ritorno a Delfi" è molto semplice: protagonisti quasi esclusivi sono la cinquantaduenne Vivi Cholevas e il figlio Linos, trentenne, condannato all'ergastolo. Approfittando di una licenza premio di cinque giorni che il tribunale ha accordato al giovane (condannato nel 1997, la storia del romanzo si svolge nel 2007), Vivi decide di concedere a se stessa e al figlio una breve vacanza nella zona archeologica di Delfi, l'ombelico del mondo antico, nella speranza di recuperare il rapporto con Linos, nel contempo vittima e carnefice, e di rivelargli che dieci anni prima è stata proprio lei a denunciarlo alla polizia e a farlo incarcerare. Nel corso della narrazione emergono tutti i dettagli relativi all'infanzia e all'adolescenza di Linos, al disadattamento del ragazzo, alla storia personale di Vivi, al modo in cui quest'ultima scopre che il figlio è uno stupratore seriale e un assassino, fino all'elegiaca conclusione, altamente simbolica.
19,50

Io, il divo Nerone

di Stèfanos Dàndolos

editore: E/O

pagine: 437

In questo romanzo, Dàndolos allestisce un affresco storicamente documentato su uno dei periodi più tormentati e affascinanti della storia del potere europeo, nella tradizione antica degli "specula principis" e sulla scia più moderna di Marguerite Ypurcenar, di Gore Vidal e di Robert Graves. A scrivere è lo stesso imperatore, noto ai posteri come la quintessenza della forza che si trasforma in arbitrio e in crudeltà, ma amatissimo dal popolo romano. Dàndolos, ricostruendo la figura controversa di Nerone, facendo parlare in prima persona il chiacchierato sovrano-artista, ne svela la natura sensibile, gli ideali supremi dispersi nella marea della storia, i lati oscuri e demagogici, l'amore per l'Ellade. E parla di noi, della concezione moderna del potere, delle sue figurazioni, delle sue aberrazioni, dei mutamenti che ha subito e delle caratteristiche che lo contraddistinguono.
17,50

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